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Esperti militari italiani in Libia

Esperti militari italiani in Libia

(21 Aprile 2011) Enzo Apicella
Il governo italiano ha deciso di inviare esperti militari a Bengasi, roccaforte dei ribelli libici

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    Libia: i ribelli a tripoli, gheddafi nel bunker

    La «Rivoluzione Verde» è finita. La capitale, stando alle ultime notizie, è in gran parte in mano gli insorti che hanno catturato tre figli del colonnello libico che si nasconde nel suo bunker e che presto potrebbe salire su di un aereo che lo portera' in esilio

    (22 Agosto 2011)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

    Libia: i ribelli a tripoli, gheddafi nel bunker

    foto: www.nena-news.com

    Roma, 21 agosto 2011, Nena News – Grazie alle migliaia di raid aerei della Nato - compiuti ufficialmente per proteggere la popolazione civile - i ribelli libici che fanno capo al Consiglio nazionale transitorio di Bengasi hanno raggiunto Tripoli e ieri sera controllavano gran parte della città. Dopo 40 anni termina la Rivoluzione Verde di Muammar Gheddafi, a pochi giorni dal primo settembre 42mo anniversario della sollevazione che porto' al potere questo ufficiale sino ad allora sconosciuto e che sarebbe divenuto uno dei personaggi piu' importanti del mondo arabo.

    Stando alle ultime notizie che giungono da Tripoli, il colonnello libico si nasconde nel suo bunker nel tentativo di sottrarsi alla cattura e la consegna al Tribunale penale internazione. Due aerei dal Sud Africa sono atterrati all'aeroporto di Tripoli, riporta la tv satellitare al Jazira, e potrebbero portare Gheddafi in esilio. Ieri invece si sono arresi ai ribelli tre figli del raìs, uno dei quali Saif al Islam, per anni ritenuto il successore di Gheddafi.

    Dopo una guerra di logoramento durata mesi, le migliaia di bombe e missili sganciati dall’aviazione della Nato alla fine hanno spezzato la resistenza del regime di Gheddafi. L’avanzata degli insorti verso la capitale era iniziata domenica pomeriggio, proveniente in buona parte dalla citta' di Misurata, e in alcune ore ha fatto crollare il regime. Ieri la folla è scesa nelle strade di Tripoli per festeggiare la «liberazione» ma nella capitale erano numerose le sacche di resistenza di truppe fedeli a Gheddafi. Il portavoce del governo, Ibrahim Moussa ha detto che Gheddafi è pronto a trattare offrendo un «immediato cessate il fuoco se anche gli insorti si fermeranno», e ha chiesto alla Nato «di fare pressione sui ribelli». In risposta il capo del Cnt, Mustafa Abdel Jalil, si è detto pronto a ordinare la fine dei combattimenti a Tripoli e nel resto della Libia se Gheddafi accetterà di lasciare il potere e il Paese. Nena News

    Nena News

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