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(7 Settembre 2011) Enzo Apicella
L'articolo 8 della manovra "anti-crisi" permette al padronato di licenziare anche senza giusta causa

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Sciopero generale del 6 settembre contro la manovra,

Anche Spoleto deve dimostrare che e’ ora di torcere il collo alla stagione del massacro sociale liberista.

(30 Agosto 2011)

La CGIL e tutto il Sindacalismo di Base (USB Slaicobas ORSA Cib-Unicobas Snater SICobas USI ) hanno proclamato lo sciopero generale di 8 ore per il 6 settembre, è una scelta giusta che consente la messa in campo di tutte le forze disponibili ad una forte opposizione sociale alla manovra contro i lavoratori.

L’attacco alla classe lavoratrice è ormai senza limiti. Mai prima d’ora un governo aveva provato a demolire per legge l’esistenza del Contratto Nazionale, a cancellare lo Statuto dei lavoratori, a spalancare le porte alla libertà di licenziamento. Mai prima d’ora si era tentato di cancellare il 25 aprile e il Primo Maggio.

Per impedire che ciò accada bisogna coinvolgere tutti i lavoratori e scendere in piazza uniti, non divisi per sigle. Le scelte sbagliate dei dirigenti sindacali, le loro connivenze politiche non possono essere prese a motivo per non costruire l’unità di lotta, dal basso, del movimento dei lavoratori; la sola capace, se unita alla lotta dura, di far saltare il governo antipopolare di Berlusconi e impedire che lo sostituiscano governi di centrosinistra che nel nome del mercato, della borsa e della finanza, scrivano un’ altra ricetta avvelenata per gli operai e i ceti poveri del paese.

I padroni sono uniti nel voler far pagare la loro crisi ai lavoratori, litigano solo i loro rappresentanti d’affari in parlamento su come dosare i colpi per non perdere credibilità agli occhi delle loro clientele.

Il movimento popolare per vincere deve essere a sua volta unito e varcare i confini nazionali; tutto ciò che contrasta l’unità dei ceti sfruttati della società, la realizzazione dei loro obiettivi fondamentali di giustizia sociale, la radicalità della lotta, è sbagliato.

Senza lotta dura e di massa, se cade il governo del padrone Berlusconi ci sarà un altro governo neocapitalista e ci saranno altri padroni a comandare e nulla cambierà.

I lavoratori non devono pagare nulla! Sono i padroni, i ricchi, i parassiti responsabili della crisi, del debito e della speculazione che devono pagare!

Trent’anni di moderatismo e riformismo hanno fatto paurosamente arretrare i diritti e la capacità di lotta dei ceti poveri e sfruttati della società, ora basta, bisogna invertire la rotta.

Lo sciopero generale contro la manovra del governo del 6 settembre è un’altra occasione per riaccendere la lotta sociale, la sola che può restituire dignità, diritti e un futuro senza sfruttatori e speculatori.

Per preparare la più ampia e significativa partecipazione allo sciopero generale, venerdì 2 settembre, ore 18,30, sala Francesco Spitella, presso l’associazione culturale CASA ROSSA, incontro tra quanti vogliono partecipare allo sciopero con lo scopo di riaprire una nuova fase di lotta anticapitalista.

Associazione Culturale CASA ROSSA

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