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(2 Aprile 2004)
In merito agli arresti, effettuati stamattina in diversi Paesi dell'Unione Europea (UE) ed in Turchia nell'ambito di una operazione impropriamente definita "antiterrorismo", il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia:
- denuncia con la massima fermezza la repressione ai danni di una delle organizzazioni storiche piu' note della sinistra turca, il Partito e Fronte Rivoluzionario di Liberazione del Popolo (DHKP-C);
- ricorda che il DHKP-C e' stato protagonista in questi anni di legittime lotte per la liberta' del proprio paese e di tutti i popoli oppressi, contro i regimi fascisti e militari succedutisi in Turchia, contro i poteri occulti e le strutture di repressione della NATO su quel territorio, contro l'attuale regime islamista-filooccidentale, nonche' contro la Alleanza Atlantica e le sue politiche terroristiche, ivi inclusa la piu' recente aggressione all'Iraq e la conseguente occupazione coloniale di quel paese;
- sottolinea che negli ultimi anni il DHKP-C e le strutture ad esso collegate si sono concentrati soprattutto sulle campagne in sostegno ai prigionieri politici in Turchia (vittime, tra l´altro, di torture, maltrattamenti ed assassinii in carcere) e ai loro famigliari: campagne condotte anche con azioni clamorose, quali gli scioperi della fame, e pagate spesso con la vita;
- rileva che l'ondata di arresti segue di due anni la gia' vergognosa "messa al bando" di questa organizzazione da parte della UE: un atto illegittimo, che gia' da solo getta chiara luce sulla natura reazionaria della Europa che si va costruendo;
Nello specifico delle implicazioni italiane, il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia:
- condanna la campagna di stampa scatenata contestualmente agli arresti e mirata - come sempre succede nel caso di simili ingiustificate operazioni repressive - a creare allarme nella pubblica opinione e difficolta' a tutte le realta' impegnate sui versanti della solidarieta' internazionalista e della lotta contro l'imperialismo, il colonialismo e la guerra;
- rileva che il coinvolgimento, e con tanto risalto, del Campo Antimperialista in questa vicenda segue mesi di campagne giornalistiche disinformative per metodo e contenuto. Si vuole intimidire e dividere il movimento di opposizione alla guerra discreditando quelle componenti che hanno espresso sostegno alla legittima resistenza irachena o che - semplicemente ma coerentemente - si mobilitano per il ritiro delle truppe italiane dall´Iraq. Distorcere e strumentalizzare, come è stato fatto da alcuni, le polemiche sorte all´interno del movimento antimperialista (anche in merito ad alcune scelte del Campo Antimperialista) fa parte dei metodi della disinformazione strategica.
Il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia chiede a tutti coloro che vogliono esprimere la loro contrarietà alla guerra di mobilitarsi per:
- la liberazione, subito, di tutti gli arrestati;
- la revoca di tutti i provvedimenti liberticidi ed antidemocratici presi in seno di UE ai danni della sinistra turca;
- la cessazione immediata di ogni partecipazione italiana alla occupazione militare e alla spoliazione dell'Iraq.
1/4/2004
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia
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