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'Noi la crisi non la paghiamo!' Corteo spontaneo di Sindacati di base e Roma Bene Comune, tafferugli

(8 Settembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

'Noi la crisi non la paghiamo!' Corteo spontaneo di Sindacati di base e Roma Bene Comune, tafferugli

foto: www.radiocittaperta.it

07-09-2011/22:21 --- Lanci di uova e di petardi a Piazza Navona contro la facciata di Palazzo Madama, poi un corteo non autorizzato fino a Montecitorio. Una contestazione è andata in scena nel tardo pomeriggio di oggi davanti a Palazzo Madama mentre dentro al Senato i parlamentari procedevano al voto di fiducia imposto dall'esecutivo sulla manovra.

Alcune centinaia di manifestanti, appena terminata un'assemblea iniziata intorno alle 17 in Piazza Navona, hanno provato a forzare il blocco della forze dell'ordine davanti al Senato. Spintoni, lancio di petardi e fumogeni, poi i manifestanti, molti dei quali avevano dormito nelle tende montate ieri mattina subito dopo l'arrivo in piazza del corteo dei sindacati di base, si sono diretti verso piazza Montecitorio, sfilando in corteo dietro lo striscione "Basta macelleria sociale, Basta diktat dell'Unione Europea", con l'intenzione di bloccare il centro della città e di estendere quindi la protesta contro le inique politiche economiche del governo.

Un corteo formato da militanti dell'USB e di altri sindacati di base, da precari e aderenti a Roma Bene Comune, da attivisti di alcuni collettivi studenteschi e dei centri sociali, al grido di 'noi la crisi non la paghiamo' e 'se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città', ha messo a dura prova le forze di Polizia che tentavano di impedire la manifestazione - anche lanciando alcuni lacrimogeni nei pressi di Piazza del Gesù - e alla fine è approdato a Palazzo Grazioli. Qui ne è seguito un nuovo fronteggiamento con i cordoni di Polizia e Carabinieri piazzati a sbarrare il passo ai manifestanti e a proteggere la residenza ufficiale di Silvio Berlusconi. Verso le 20 il corteo ha ripreso a sfilare verso Piazza Montecitorio. Qui, senza ulteriori tensioni, il presidio si è sciolto dando appuntamento a tutti per venerdì mattina, sempre a Montecitorio, in occasione dell'inizio della discussione della Manovra da parte della Camera. ''Il governo ha avuto la maggioranza al Senato ma la nostra protesta non si fermera' e seguira' tutto l'iter di questa manovra-massacro - spiega Pierpaolo Leonardi, dell'esecutivo nazionale Usb - Dopo una nuova assemblea abbiamo deciso di non montare una nuova tendopoli ma di darci appuntamento a venerdì mattina, quando il provvedimento sarà già in discussione alla Camera. Noi non molliamo. Loro sono chiusi dentro al Palazzo ma fuori c'è un popolo di lavoratori, disoccupati, precari, donne e senza casa che li marca stretti e pretende di non pagare il prezzo della crisi. Noi non siamo debitori - conclude - ma creditori di giustizia''

Redazione Radio Città Aperta

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