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Berlusconi bombarda

Berlusconi bombarda

(26 Aprile 2011) Enzo Apicella
Dopo aver escluso l'impiego di aerei italiani bombardare la Libia, Berlusconi promette ad Obama l'esatto contrario

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FUORI LA NATO DALLA LIBIA! NEGOZIATI DI PACE FRA LE PARTI!
ACCOGLIAMO I MIGRANTI AFRICANI IN FUGA DALLA "NUOVA" LIBIA!

(8 Settembre 2011)

Sit-In a Roma, piazza Montecitorio, giovedì 8 settembre, ore 17-20
contro i massacri NATO in Libia e la disinformazione mediatica




Giovedi 8 SETTEMBRE a Piazza Montecitorio dalle ore 17 alle ore 20 i gruppi pacifisti "Rete No War-Roma" e "U.S. Citizens for Peace & Justice - Rome" invitano gruppi e cittadinanza a un sit-in per ri­badire la condanna della partecipazione italiana e degli altri paesi Nato alla guerra in Libia.

I due gruppi ricordano che i bombardamenti della Nato continuano dal 19 marzo e non sono cessati. Questa aggressione viola plateal­mente il dispositivo della risoluzione ONU no. 1973 per la "prote­zione dei civili in Libia", una risoluzione oltretutto fondata su notizie false.


Sotto i bombardamenti sono morti o sono stati mutilati o feriti migliaia di civili residenti in Libia, quasi un milione di migran­ti sono stati costretti a lasciare il paese, infrastrutture civili sono state distrutte, sono decine di migliaia gli sfollati, e si sono verificate e si stanno verificando violenze inaudite ai danni di migranti africani e vendette sui cittadini libici. Nell'ultima fase i bombardamenti della Nato a sostegno di una fazione libica sono stati violentissimi, sia a Tripoli che nelle città assediate di Sirte, Ben Walid, Sebha.

I due gruppi, attivi contro la guerra in Libia fin dallo scorso marzo, chiedono alle istituzioni italiane e ai governi dei paesi della Nato:


-- che la Nato finalmente cessi di condurre bombardamenti e appoggiare assedi in Libia e si ritiri dal paese che di fatto occupa;


-- che l'Italia si impegni per il ritiro di qualunque tipo di presenza Nato dalla Libia;


-- che siano sostenute iniziative negoziali per una vera pace, portate avanti da attori quali l'Unione Africana;


-- che l'Italia accolga i migranti africani in fuga dalla "nuova Libia";


-- che si contrasti in ogni sede ogni futuro tentativo di guerra Nato contro altri paesi.

I convocanti chiedono ai media di cessare l'opera di propaganda a favore di una sola parte e della Nato.

Promettono di continuare a impegnarsi per far conoscere la verità sulla guerra, sulle sue cause e sulle sue criminali conseguenze, anche con azioni legali internazionali.

Rete No War Roma
U.S. Citizens for Peace and Justice

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