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25 aprile 2004: la memoria perde la Costituzione

Appello a tutte le persone democratiche e alla sinistra

(3 Aprile 2004)

Stiamo vivendo in uno dei periodi più bui per la Democrazia del nostro paese dal dopoguerra ad oggi.

Assistiamo increduli,allibiti, anestetizzati dalla rabbia davanti alla meccanica, precisa, calcolata distruzione della nostra Costituzione per opera di un governo eversivo che benedice la guerra, legittima i condoni, attacca la magistratura, dispensa impunità, stravolge l’informazione, privatizza e mette in ginocchio il servizio pubblico.

Il Senato ha da poco approvato la revisione della Costituzione nella direzione della ‘devolution’ regionalizzando la scuola, i servizi sociali e la polizia, aumentando i poteri del Presidente del Consiglio senza freni e contrappesi, minando il ruolo della Corte Costituzionale e , tutto questo, senza un dibattito nel paese, nelle istituzioni, nei partiti, nei movimenti.

Questo 25 Aprile deve essere per noi uno spartiacque, una linea di separazione e di definizione tra chi sta con la Costituzione e la Memoria antifascista e chi tenta di affossarla.

Il 25 Aprile ha segnato la fine di una guerra atroce ma soprattutto la fine di un disegno meccanico, preciso, calcolato di distruzione, la fine del nazifascismo.

Da quelle terribili pagine di storia sono partiti i padri costituenti per scrivere la Costituzione ed offrirci un punto di riferimento per costruire un mondo migliore fondato sulla Memoria e sul rispetto dei Diritti Umani e di Cittadinanza e sul principio che tutti i cittadini e tutte le cittadine hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza alcuna distinzione.

Oggi noi che crediamo in un mondo migliore possibile abbiamo il dovere di difendere la Costituzione Italiana che garantisce a chiunque il diritto di accedere all’istruzione, alla sanità, all’acqua, alla casa, al lavoro indipendentemente dal fatto che viva al nord o al sud, che sia ricco o povero, straniero o italiano, donna o uomo, gay, lesbica, transessuale o eterosessuale, anarchico o comunista,, ateo o di qualsiasi religione , stanziale o di passaggio, portatore di handicap fisico o mentale.

Roberto Aere,
omosessuale di sinistra
cons. rif. com. prima circ. Verona

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