">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Fiatscismo

Fiatscismo

(24 Novembre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Irisbus chiude. A casa oltre 1000 operai

(14 Settembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Irisbus chiude. Tutti a casa i 700 operai, cui si aggiungono i circa 300 dell’indotto. Questa è l’ultima notizia, dopo promesse e rassicurazioni, dopo le parole di Marchionne che si dice soddisfatto di tutto quello che gli è stato concesso, è giunta la notizia che il gruppo dell’imprenditore Di Risio non è interessato all’offerta e rinuncia al progetto di acquisizione dello stabilimento Irisbus. A seguito di tale decisione Fiat ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Valle Ufita, l’unico che produce autobus in Italia. «Di fronte all'impossibilità di portare a termine l'unica soluzione individuata, che consentiva l'avvio di una nuova iniziativa imprenditoriale ed industriale per assicurare continuità al sito - spiega Irisbus Italia, società dell'Iveco - l'azienda sarà costretta, suo malgrado, ad avviare le procedure consentite dalla legge per cessare le attività dello stabilimento». Nella nota la società ricorda di avere subito «molto duramente gli effetti della grave crisi che ha colpito il mercato degli autobus urbani in Italia, le cui immatricolazioni si sono drammaticamente ridotte. Ciò ha determinato una progressiva e costante contrazione dei volumi produttivi dello stabilimento, che sono passati dai 717 veicoli del 2006 ai soli 145 autobus, di cui meno di 100 urbani, dei primi sei mesi del 2011».

La Cgil chiede un intervento tempestivo del Governo: «Come previsto – dichiara Vincenzo Scudiere - la Fiat non attende un secondo per creare ulteriore tensione nello stabilimento Irisbus della Valle Ufita annunciando la cessazione dell'attività e le procedure conseguenti». Per il dirigente della Cgil «adesso in questa situazione c'è bisogno che il governo si assuma tutte le responsabilità: palazzo Chigi convochi l'incontro nel più breve tempo possibile e rifletta sul favore che fa con l'articolo 8 alla Fiat che ripaga il paese con la chiusura di uno stabilimento importante, l'unico che produce autobus in Italia». Per Susanna Camusso «Irisbus non è solo un'azienda che chiude e questo è di per sè un problema, è un'azienda che chiude nel Sud che lo è ancora di più. Ma è anche la scelta di non avere più una produzione italiana di mezzi pubblici di trasporto. Diciamo ai lavoratori Irisbus che siamo con loro».

Reazione anche da parte delle forze politiche, Sel Campania parla di scelta «gravissima». Lo dichiarano il coordinatore regionale Sel Campania, Arturo Scotto, e il coordinatore di Sel Avellino, Giancarlo Giordano, che sottolineano come «1500 lavoratori della Valle Ufita perderanno l'occupazione ed un'intera area precipiterà ancora di più in una crisi drammatica».

14-9-11

DirittiDistorti

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Crisi e lotte alla Fiat»

Ultime notizie dell'autore «DirittiDistorti»

5928