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Sabato 17/09> "Bisogna sognare!" - un nuovo autunno caldo... Dibattito pubblico su crisi, organizzazione e rivolte

(14 Settembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Sabato 17/09> "Bisogna sognare!" - un nuovo autunno caldo... Dibattito pubblico su crisi, organizzazione e rivolte

foto: www.caunapoli.org

intervengono
Emilio Quadrelli – scrittore, Associazione marxista “Politica e classe”
Francesco Piccioni – giornalista de “Il Manifesto”

Durante l’incontro presenteremo il libro "Lenin. Il pensiero strategico. Il partito, il combattimento, la rivoluzione", un’antologia dei suoi scritti appena uscita per la casa editrice Usher.

l'iniziativa si terrà Sabato 17 Settembre, ore 17:30, nell'ambito della 2 giorni di Iskra al Parco Robinson, Fuorigrotta (viale Kennedy, vicino Cumana Edenlandia)

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la locandina


Ricomincia il progetto politico-culturale “Bisogna sognare!”: un ciclo di seminari e di iniziative, un laboratorio di formazione, uno spazio di incontro per chiunque sia insoddisfatto di questo mondo e voglia provare a cambiarlo.

Un progetto che vuole attraversare le appartenenze di collettivo e struttura politica e mettere sul tappeto alcuni problemi che ci troviamo davanti ogni giorno come militanti: quello di avere una visione completa ed approfondita delle cose, quella di essere uniti, quella di essere preparati ed organizzati perché solo in questo modo si possono vincere le lotte in cui ci impegniamo come studenti, lavoratori, disoccupati o precari.
Stiamo andando verso un autunno caldo, in cui per resistere e contrattaccare non basteranno più le manifestazioni sfilata, le processioni per chiedere la grazia a qualche istituzione, le illusioni elettorali… Anche per questo abbiamo deciso di ricominciare presentando un’antologia appena uscita di scritti su Lenin: perché nel pensiero e nell’opera del rivoluzionario sovietico, nella sua tensione verso il combattimento e nella sua azione instancabile per la creazione di un’organizzazione che possa rompere con il capitalismo, si leggono ancora i nostri limiti e forse qualche possibile soluzione.

Per noi, “Lenin” non è il nome nostalgico di una vecchia certezza dogmatica, ma è l’esempio e l’applicazione di un metodo. Il Lenin che vogliamo recuperare è un Lenin in divenire, il Lenin la cui esperienza fondamentale è stata quella di essere gettato in una dinamica catastrofica in cui i vecchi punti di riferimento socialdemocratici si erano dimostrati inutili; un Lenin che si sentiva quindi costretto a reinventare il marxismo. Ma non per “diluirlo” e renderlo compatibile: per applicarlo fino in fondo, fino a esplorare una via di uscita rivoluzionaria alla crisi del capitale. Per questo non basta ritornare a Lenin come si visitasse una tomba: dobbiamo ripeterlo o ricaricarlo: vale a dire dobbiamo recuperare il suo stesso impulso nella costellazione, altrettanto catastrofica, di oggi.

Non ci interessa il leader trionfante, o il santino, ma la linea che si fa. Lenin per noi è il nome di uno scandalo, di una risposta all'impasse della sinistra che non devia a destra, ma rilancia; della messa in questione delle tante ipocrisie dei regimi liberali e dello schifo che proviamo verso questo simulacro che si ostinano a chiamare democrazia; “Lenin” sta qui per l'irresistibile libertà di sospendere lo stallo delle coordinate ideologiche esistenti. Significa semplicemente avere il permesso di iniziare a pensare ed agire di nuovo. Per non disperdere un’altra volta il nostro potenziale. Perché dentro a quest’autunno si formi una generazione che abbia obbiettivi chiari, collegamenti, e determinazione.

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per chi fosse interessato l'iniziativa sarà anticipata da un seminario/discussione collettiva di preparazione che si terrà mercoledì 7 settembre, ore 16:30, presso l'aula autogestita R5 di Palazzo Giusso (Università l'Orientale - largo san giovanni maggiore pignatelli).

i testi che abbiamo selezionato per la discussione, e per la loro straordinaria attualità sono qui sotto, liberamente scaricabili in pdf.
- Lenin V.I., Tre fonti e tre parti integranti del marxismo
- Lenin V.I., L'estremismo malattia infantile del comunismo (capp. 6, 7, 8)

more info: bisognasognare.org

Dalla quarta di copertina di Lenin. Il pensiero strategico. Il partito, il combattimento, la rivoluzione:

Qual è oggi il senso di un’antologia di Lenin? Che attualità possono avere i suoi testi? Nell’introduzione di Emilio Quadrelli troviamo subito risposta a queste domande. Lo scenario internazionale è caratterizzato dalla crisi economica, dalla continua esplosione di guerre e di insurrezioni popolari. Non si è verificata quella fine della storia che in molti avevano sentenziato dopo il crollo del muro di Berlino. La storia non è finita e il libero mercato non ha trasformato la politica e il sogno di una cosa in inutili retaggi del passato.

Occorre allora ritrovare i grandi testi del pensiero rivoluzionario, nei quali l’opera di Lenin occupa un posto privilegiato. Nell’era del capitalismo e della guerra globali appare indispensabile tornare a leggere chi più di tutti ha compreso il carattere internazionale del conflitto, le ricadute politiche dello sviluppo del mercato e la relazione indissolubile che la politica ha sempre con la guerra. Il «pensiero strategico» evocato è allora un ripensamento della teoria marxista in cui il pensiero politico e il pensiero militare non possono venire disgiunti.

Rileggere Lenin appare così un antidoto alle retoriche che vogliono la definitiva messa in mora delle categorie del politico e il nostro mondo il migliore dei mondi possibili, minacciato al suo interno non da oppositori politici ma da devianti e, sulla scena internazionale, non da nemici ma da canaglie e banditi.

Il volume offre una selezione cronologica delle opere di Lenin, dall’organizzazione del partito alla preparazione della rivoluzione, dal combattimento alla conquista del potere, introdotta da chiare schede storico-politiche, utili per la precisa contestualizzazione e l’approfondimento dei testi.

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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