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(16 Settembre 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it
foto: www.comunistiuniti.it
Non siamo noi lavoratori dipendenti e pensionati, precari e disoccupati, licenziati e esternalizzati a dover risanare il debito! La crisi la paghi chi l’ha provocata
Diciamo NO al governo unico delle banche e delle grandi imprese che sacrifica tutto per difendere i ricchi e la speculazione sia in Italia che in Europa.
Dobbiamo costruire un’alternativa a una politica che è la stessa, sia per i governi di centrodestra, sia per i governi di centrosinistra.
1. Non pagare il debito. Colpire a fondo la speculazione finanziaria e il potere bancario.
2. Drastico taglio alle spese militari e cessazione di ogni missione di guerra.
3. Giustizia e diritti per tutto il mondo del lavoro. Basta con la precarietà.
4. I beni comuni per un nuovo modello di sviluppo.
5. Una rivoluzione per la democrazia.
Su questi punti e per discutere come fermare la distruzione dei nostri diritti e del nostro futuro già più di 1.500 delegat* sindacal*, precar* e attivist* dei movimenti sociali hanno firmato l’appello “Dobbiamo Fermarli!” e si sono dati appuntamento il 1° ottobre per un’assemblea nazionale a Roma e il 15 ottobre con altri movimenti per una grande manifestazione contro le politiche di austerity della UE lanciata dagli Indignados spagnoli
PARLIAMONE IN UN INCONTRO PUBBLICO CON LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI AUTOCONVOCATI
venerdì 23 settembre · 18.30 - 21.00
Casa del Popolo Torpignattara via Benedetto Bordoni 50
Rome, Italy
Comunisti Uniti
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