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(19 Settembre 2011)
Dalla Newsletter di N+1, numero 177, 13 settembre 2011
Dei 68.000 chilometri quadrati di superficie originaria del Mare d'Aral ne rimangono circa 10.000, il 15%. Il dato più impresssionante, fornito dalle foto satellitari, è quello del calo di supeficie dell'ultimo anno rispetto a quello precedente: quasi il 50%. Un progetto degli anni '50 prevedeva l'uso integrale dell'acqua degli affluenti per irrigare colture industriali (specie cotone), ma anche lo scavo, mai realizzato, di un gigantesco canale che doveva portare acqua sostitutiva dal siberiano Jenissei che si butta nell'Artico. L'estinzione del mare quindi non è dovuta a difetto di modello scientifico ma a risparmio sul capitale fisso. Ammesso e non concesso che in una società veramente umana sia "scientifico" sconvolgere a quel punto gli equilibri naturali.
1952: Politica e costruzione - I grandi canali nell'Asia
n+1
Rivista sul "movimento reale che abolisce lo stato di cose presente"
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