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Sasà Bentivegna, Partigiano

Sasà Bentivegna, Partigiano

(3 Aprile 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri a Roma Rosario Bentivegna, che nel 1944 prese parte all’azione di via Rasella contro il Battaglione delle SS Bozen.

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    Anche in Molise le fogne traboccano…No CasaPound in my town!

    (26 Settembre 2011)

    “A volte ritornano”, recitava un vecchio manifesto elettorale di Rifondazione all’indomani dell’affermazione del primo governo Berlusconi. Bene, sono tornati in grande stile: i “fascisti del terzo millennio” come amano chiamarsi, stanno provando ad aprire sedi in tutta Italia.

    L’8 Ottobre, a Isernia, il gruppo locale di CasaPound ha organizzato una presentazione di un libro pubblicato un annetto fa dalla Rizzoli, “Nessun dolore”, che narra la storia di un giovane e del suo avvicinamento agli “arditi e fieri” dell’associazione nazionale che ruba il nome al poeta Ezra Pound.

    Leader del nascente gruppo locale – unico in regione, tant’è che a supporto dell’iniziativa scenderanno sicuramente i “camerati” abruzzesi – è un tale Pierfrancesco Di Salvo, 36enne venafrano già noto per essersi candidato a sindaco nel 2002 col Fronte Sociale Nazionale, e in precedenza militante del Movimento Sociale (un gran bel curriculum…): chissà se Pierfrancy conosce Giovanni Crudele – crudele è il cognome, non fraintendete – , il 25enne militante di estrema destra che nel 2008 accoltellò, sempre a Isernia, il presidente del circolo ARCI, Celeste Caranci? Ci piacerebbe chiederglielo l’8 Ottobre, sempre che riusciamo ad incontrarci…

    Ma chi sono questi fascisti del terzo millennio? Che cos’è Casa Pound Italia? Il loro leader è Gianluca Iannone, cantante e frontman del gruppo musicale ZetaZeroAlfa: egli è fortissimo come si vede dalle fotografie, una sorta di Babbo Natale più giovane, con tanta pancia e tanti tatuaggi, ma tutti i casapoundini – o casapoundelli, o casapondacci – ci tengono molto a presentarsi duri e puri, arditi e fieri, né rossi né neri (sì, perché sono fascisti del terzo millennio ma “nè di destra né di sinistra”, il loro orientamento politico è “estremo centro alto”, forse vivono sull’ampia fronte di Pierferdinando Casini?); sia i maschietti che le femminucce li potete riconoscere per strada perché sono o muscolosi o con la panza – l’importante è avere il fisico abbondante – prediligono un look total black e hanno tutti uno sguardo cattivissimo, così cattivo che brrrrrrr, abbiamo paura solo a scriverlo.

    Si presentano come antisistema, alternativi, “contro”, sono anche ambientalisti, antinuclearisti…ma se andiamo a vedere chi li paga – chi paga cioè l’affitto delle sedi (o tollera le occupazioni), le magliette, i concerti, i manifesti a colori etc., troviamo legami molto stretti col PdL, che nella persona del sindaco Alemanno, ad esempio, li assume e/o dà soldi e/o tollera occupazioni, oppure nella persona del famoso Ciarrapico dà loro ampio spazio sui giornali locali. Ambientalisti quindi, ma iscritti a libro paga di chi rivuole il nucleare, spinge per la TAV e per il ponte sullo Stretto…

    Proviamo a entrare nel merito della loro “ideologia”: sono fascisti, sì, ma mica come quelli di una volta! Loro sono ggggiovani, hanno i centri sociali, una webradio, le fanzine, le t-shirt con le scritte yeah, non sono contro i gay – ma contro il matrimonio gay sì – né razzisti – ma gli immigrati devono tornare a casa loro. Hanno dei grossissimi problemi rispetto ai riferimenti culturali, cioè, mica puoi pensare di essere figo citando Ezra Pound, D’Annunzio e Marinetti, o Marco Masini come cantante…questo è proprio il ritratto di uno sfigato! Loro lo sanno, e per questo motivo, rubano e copiano a man bassa a sinistra: ascoltano Rino Gaetano, commemorano Che Guevara, mettono Totò sui manifesti, si fingono amici dei Palestinesi e degli Irlandesi…e finiscono sistematicamente querelati da chiunque, dalla figlia di Totò a quella di Ezra Pound, fino agli indipendentisti irlandesi…

    Dicono di essere belli e tosti e aggressivi, ma spesso e volentieri non riescono a fare niente, tant’è che anche quando programmano un’iniziativa dimenticano spesso di pubblicare luogo e orario (non si sa mai signora mia, con tutti questi imbucati che si presentano alle feste…); a Napoli, ad esempio, avevano provato a occupare un posto, l’avevano chiamato H.M.O. (acronimo per Hic manebimus optime, qui staremo benissimo) ma hanno dimenticato di aggiungere U.M. (Uno mense, un solo mese, dato che poi sono stati cacciati…).

    Ora vogliono provare a insediarsi anche in Molise: ci avevano trascurati un po’ finora – non che fossimo dispiaciuti in verità – ma adesso hanno deciso di venire pure da noi a romperci con le loro frescate; beh, cari amici casapoundelli, caro Pierfrancy, crediamo che abbiate sbagliato posto.

    È una regione piccola e misera, piena di storture, ladri e papponi la nostra: ma è anche storicamente terra di anarchici e briganti, che mal digerivano invasioni autoritarie; terra di occupazioni di terre sottratte ai padroni (altro che “occupazioni non conformi”con i soldi di Berlusconi); terra di Sanniti, che già non avevano particolare simpatia per i Romani, figuriamoci per i loro ridicoli emuli del terzo millennio.

    L’8 Ottobre a Isernia non ci sarà nessuna presentazione di nessun libro: non ci sarà perché vi toglieremo lo spazio, l’aria, la luce. Non ci sarà perché non vi vogliamo, perché qui non vi vuole nessuno. Non ci sarà mai spazio per voi perché abbiamo già la regione invasa da discariche abusive e non c’è posto per altri rifiuti della storia.

    Non avrete mai nessuna sede in Molise: non vi permetteremo di avere un buco dove organizzarvi per altri accoltellamenti, altre aggressioni, altre spedizioni punitive, un luogo dove produrre la spazzatura ideologica di cui vi nutrite e con la quale appestate il mondo intero, una spazzatura fatta di razzismo, xenofobia, classismo, odio, sessismo e soprattutto paraculaggine, quel valore per cui abbaiate forte nascondendo la catena che vi lega al padrone.

    Potete ritornare da dove siete venuti, sempre che i topi siano disposti ancora a tollerare un simile imbarazzante vicinato, miseri loro…

    Proponiamo la costruzione di un’assemblea regionale antifascista che abbia la più ampia composizione possibile; facciamo quindi appello innanzitutto alle associazioni degli studenti, dei lavoratori, dei partigiani, delle donne, ai tutti quei collettivi e partiti che condividono l’antifascismo, l’antisessismo e l’antirazzismo come valori fondanti del proprio agire. Sul blog garantiamo il massimo spazio possibile per la comunicazione e come collettivo redazionale parteciperemo a tutte le iniziative che si vorranno costruire.

    CASAPOUND NOT IN MY TOWN!

    tratturi.noblogs.org

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