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(31 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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CON I MIGRANTI, CONTRO LA LEGGE RAZZISTA BOSSI FINI

manifestazione a Venezia

(10 Giugno 2002)

CON I MIGRANTI, CONTRO LA LEGGE RAZZISTA BOSSI FINI, CONTRO IL CLIMA DI INTOLLERANZA XENOFOBA CHE SI É CREATO IN CITTÀ PER LA REGOLARIZZAZIONE DI TUTTI I SANS PAPIERS, PER I DIRITTI UNIVERSALI DI CITTADINANZA MANIFESTAZIONE SABATO 15 GIUGNO, ORE 16.00, PIAZZALE ROMA VENEZIA

In tempi assai brevi il Parlamento voterà un disegno di legge che, in nome della lotta alla clandestinità, condizione comunque subita e non voluta dai migranti, si caratterizza apertamente come una legge contro gli immigrati, regolari e no, andando a comprimere ulteriormente i già pochi e precari diritti che ai migranti stessi la legge precedente riconosceva.

Restringendo i canali di ingresso legale in Italia, legando indissolubilmente la presenza dei lavoratori stranieri ad un contratto di lavoro e rendendoli quindi manodopera ricattabile da un qualsiasi padrone, moltiplicando i centri di detenzione amministrativa e prolungando i tempi di segregazione, la nuova possibile legge andrà a creare ulteriore clandestinità, a precarizzare la vita di tutti i migranti negando il futuro dei loro progetti migratori, avrà ripercussioni generalizzate nell?intero mondo del lavoro e sul versante dei diritti sociali e politici che appartengono a ciascuno di noi. Lo hanno ben capito i migranti che da mesi si mobilitano con generosità e intelligenza sia contro la Bossi Fini che contro l?abolizione dell?art.18, al fianco dei lavoratori italiani, lo hanno ben capito coloro che hanno costruito il coraggioso sciopero del lavoro migrante della provincia di Vicenza che, sospettato di creare parzialità d?intervento, ha invece visto lavoratori italiani e migranti scendere in piazza insieme per la difesa degli stessi diritti.

Che questa legge, prima ancora di essere approvata, stia già producendo effetti devastanti e pericolosi per la filosofia che sottende appare evidente: le cacce all?uomo che a fini elettorali si ripetono con insistenza su tutto il territorio nazionale; arbitrio con cui le questure rigettano o accolgono le pratiche dei migranti, senza attenersi a regole certe dettate dalla normativa ancora in vigore (la questura di Venezia è particolarmente attiva in questo senso); la protervia con cui, a Venezia, i commercianti del "made in Taiwan" praticano crociate dai toni violenti contro i "venditori abusivi e clandestini", in nome della purezza veneziana, sostenuti in questo dalla faciloneria della stampa locale (rammentiamo che l'ultima campagna veneziana ha comportato una trentina di persone recluse nei centri di detenzione, un arresto per resistenza alla reclusione, perquisizioni "pesanti" nelle case dei migranti, denunce per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per i coinquilini dei clandestini, vere e proprie retate nel il centro storico, circa 200 migranti allontanati dalla città); la difficoltà sempre più frequente per i migranti di accedere ai servizi sanitari, anche quelli essenziali, al servizio scolastico, ne sono prova concreta.

Diciamo un NO secco a tale barbarie continuando a combattere una battaglia di civiltà al fianco dei migranti, siano regolari o ancora privi di documenti, rifiutando che una legge autoritaria ed aggressiva possa costituire il banco di prova del governo delle destre nel cancellare ciò che rimane del patrimonio di conquiste democratiche.

Sentiamoci personalmente e collettivamente parte di un popolo del rifiuto che scende in piazza per rigettare la xenofobia e sostenere il diritto alla cittadinanza, chiedendo a ciascuna delle componenti del sociale che si impegni perché non di clandestini si parli, di espulsioni e segregazione ma di regolarizzazione di tutti i migranti, buona parte dei quali comunque già occupata "in nero" a sostenere con il lavoro schiavo la crescita e il reddito di ampie zone del nostro paese. Necessaria è la consapevolezza di tutti che sulla testa dei migranti si sta giocando una partita truccata e che la questione immigrazione è certamente paradigmatica dell'erosione globale dei diritti e della democrazia.

Hanno finora aderito alla manifestazione:FIOM-CGIL, FILCAMS-CGIL, CAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA DI VENEZIA, VENEZIA SOCIAL FORUM, COOP. IL VILLAGGIO GLOBALE, RIFONDAZIONE COMUNISTA DI VENEZIA, PADOVA E TREVISO, COBAS SCUOLA, COBAS TELECOM, ASSOPACE, COLLETTIVO SOCIALE ZONA BANDITA, GIOVANI COMUNISTI, HASTA LA LISTA-LAVORATORI IUAV, ANOLF, CACEV, INSOL, COMITATO DI QUARTIERE CITA, ASSOCIAZIONE IL VILLAGGIO - LIDO, GRUPPO STILI DI VITA, MANI TESE, COORDINAMENTO LAICO ANTIRAZZISTA CESAR K.-VERONA, ASSOCIAZIONE LAVORATORI E LAVORATRICI MAROCCHINI-BASSA PADOVANA, COORDINAMENTO LAVORATORI MIGRANTI ALTA PADOVANA, COOPERATIVA CORALLO-PADOVA, COMUNITA' BENGALESE - VENEZIA, ASSOCIAZIONE IMMIGRATI - PORDENONE, COLLETTIVO EMILIANO ZAPATA - PORDENONE, TAVOLO MIGRANTI DEI FORUM VICENTINI

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