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(4 Ottobre 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it
Oggi ancora una tappa dell’incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta sulla strage ferroviaria di Viareggio, che, lo ricordiamo, costò la vita a 32 persone. Questa mattina è in corso un nuovo sopralluogo dei periti alla stazione di Viareggio, dove è custodita la cisterna da cui, la notte del 29 giugno 2009, fuoriuscì il gpl.
Già nel giugno scorso ci fu un sopralluogo analogo dei periti del gip, delle parti civili e degli indagati. In quell'occasione, familiari delle vittime, superstiti e cittadini contestarono i consulenti delle Ferrovie. Gli indagati sono 38. Fra loro, i vertici del Gruppo Fs - anche l'ad Mauro Moretti - e i responsabili delle ditte proprietarie del convoglio o che eseguirono manutenzioni o montaggi del carro che deragliò.
Anche oggi, come per le precedenti date, sono presenti i familiari della vittime dell’incidente e le associazioni che si sono costituite parte civile. “La nostra presenza – spiegano i rappresentanti dell’Associazione Il mondo che vorrei e Assemblea 29 giugno - dà forza ai consulenti e agli avvocati che partecipano all’incidente probatorio dalla nostra parte; fa capire a consulenti ed avvocati delle interessate controparti che ci siamo sempre e condurremo questa battaglia fino in fondo anche in ambito processuale; invita le parti terze (giudici e periti) a fare fino in fondo il loro dovere nell’accertamento della verità e nell’affermazione della giustizia”. Una presenza che dà anche sostegno anche a Riccardo Antonini, ferroviere e consulente dei familiari delle vittime, colpito da un provvedimento disciplinare da parte delle Ferrovie.
Oltre all'Assemblea 29 giugno e all'Associazione Il mondo che vorrei, è presente anche una delegazione di Ancora In Marcia, storica rivista e associazione di ferrovieri, sempre in prima linea sul tema della sicurezza.
«Le nostre manifestazioni - ha commentato Daniela Rombi, mamma di una delle vittime e rappresentante dell'Associazione Il Mondo che vorrei - sono civili, serene e doverose. Dobbiamo tenere alta l'attenzione, far capire che noi ci siamo, vigiliamo, seguiamo passo passo le indagini. Tutti devono lavorare per la ricerca della verità e devono farlo in maniera serena».
E mentre si cercano le responsabilità e la verità su Viareggio, Trenitalia in queste ore è stata travolta da un'indagine su appalti truccati che ha portato all'arresto di 16 persone.
A.V.
4-10-11
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