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    Violenti e razzisti: condannati i vigili picchiatori di Parma

    (4 Ottobre 2011)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

    Violenti e razzisti: condannati i vigili picchiatori di Parma

    foto: www.radiocittaperta.it

    Claudia Cucco per Radio Città Aperta

    04-10-2011/14:22 --- Sono stati condannati ieri in primo grado otto vigili urbani di Parma ritenuti colpevoli del pestaggio di Emmanuel Bonsu, il giovane ghanese di 25 anni che nel settembre 2008 venne scambiato per il palo di un pusher mentre, in realtà, stava uscendo da una scuola.
    Tre anni fa il caso di Emmanuel fece molto rumore e fu il primo ad incrinare l'immagine di Parma, la città “del vivere (e del mangiar) bene”, all’apparenza privilegiato e benestante paradiso dell’Emilia, e dell'Amministrazione comunale che l’ha governata per anni, caduta la scorsa settimana dopo tre indagini per tangenti e abuso d'ufficio, con arresti e 11 assessori indagati.
    Il ragazzo, allora 22enne, venne placcato da 8 vigili urbani, arrestato illegalmente e trascinato in caserma dove, tra minacce e insulti razzisti, fu pestato a sangue.
    La testimonianza di tre donne che hanno assistito al fermo è stata decisiva per contraddire la versione sostenuta dalle Forze dell’Ordine. I dettagli della vicenda li raccontò lo stesso Emmanuel già all’epoca dei fatti: buttato e a terra e immobilizzato con un piede sulla testa, gli fu puntata una pistola contro e fracassata l’orbita oculare sinistra. Fu picchiato durante il trasporto al comando di polizia e, durante l’interrogatorio, insultato ripetutamente con epiteti razzisti. Dopodiché venne costretto a firmare un verbale falso e nei giorni successivi gli fu recapitata una busta contenente le notifiche degli atti relativi al suo fermo su cui c'era scritto "Emmanuel negro".
    Ad avvalorare la denuncia da parte di Bonsu i referti del pronto soccorso che parlavano di trauma cranico e toracico.
    In un primo momento il comando della polizia municipale sostenne che nessuna violenza era stata perpetrata. Anzi, secondo i responsabili tra i Vigili presenti ci sarebbero stati addirittura dei contusi. Ma nel giro di pochissimo tempo furono aperte ben tre inchieste: una della magistratura e due delle istituzioni.
    Contro i vigili coinvolti nel pestaggio il tribunale di Parma ha deciso di convalidare le imputazioni di percosse aggravate, calunnia, ingiuria, insulti razzisti e minacce, perquisizione arbitraria, abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale.
    Al termine del procedimento agli otto agenti sono state comminate pene per oltre 39 anni complessivi. La condanna più consistente, sette anni e nove mesi con interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, è stata pronunciata nei confronti di Pasquale Fratantuono, l'agente che conservava sul suo computer di servizio una fotografia 'trofeo’ in cui si era fatto ritrarre assieme all’arrestato, indicato con l’epiteto di “scimmia”.
    Gli uomini della polizia municipale dovranno anche versare in saldo 135 mila euro alla vittima come risarcimento per i danni fisici e morali. Respinta invece la richiesta di considerare il Comune di Parma responsabile civile per quanto accaduto al ragazzo.
    Conclusa, con la sentenza di primo grado, la vicenda di Bonsu, sono altri gli episodi di abusi da parte delle forze dell’ordine a Parma, anche in questi casi a sfondo razzista.
    Ad esempio il processo per resistenza a pubblico ufficiale contro il giornalista della Costa d'Avorio Lucie Aka Kouame, rifugiato politico di 38 anni, fermato dai vigili nel 2008 in modo violento e immotivato: portato nella sede centrale del corpo fu interrogato e poi pestato. Dalla sua denuncia nacque un'inchiesta della procura in cui sono finiti dieci vigili, otto agenti, un commissario capo e un ispettore. Tre dei vigili accusati in questa vicenda sono implicati anche nel caso Bonsu.
    Per non parlare della giovane prostituta nigeriana che nel 2008 fu fotografata riversa sul pavimento di una cella, mezza nuda e sporca di polvere.
    Per ironia della sorte, pochi giorni fa è arrivato nei cinema Baciato dalla fortuna, film girato con l’intento di riabilitare la figura della polizia municipale a Parma e pagato con i soldi pubblici da una amministrazione comunale che è appena sprofondata nel fango.

    Radio Città Aperta - Roma

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