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Vittorio Arrigoni

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    Vittorio: si allungano tempi processo

    Aggiornato al 17 ottobre il processo a rapitori e assassini di Vittorio. Michele Giorgio e Meri Calvelli raccontano, con due servizi, le prospettive per il procedimento in corso e il testo del dibattimento durante la terza udienza.

    (5 Ottobre 2011)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

    Vittorio: si allungano tempi processo

    foto: www.nena-news.com

    MICHELE GIORGIO

    Gaza, 04 ottobre 2011, Nena News - E’ durata meno di un’ora e non ha fatto registrare novità di rilievo la terza udienza, ieri a Gaza city, del processo per il rapimento e l’assassinio, lo scorso 15 aprile, di Vittorio Arrigoni, che vede alla sbarra quattro giovani palestinesi, membri di una presunta cellula salafita (i due «capi» del gruppo sono rimasti uccisi in un conflitto con le forze di sicurezza di Hamas). Il processo, davanti alla corte militare, è stato aggiornato al 17 ottobre. Per la sentenza si annunciano tempi più lunghi rispetto a quelli «ragionevolmente brevi» assicurati dal capo della procura militare di Hamas.

    Eppure anche ieri non sono mancati alcuni colpi di scena. In apertura di udienza abbiamo appreso che uno degli imputati non è più detenuto. Si tratta di Amer Abu Ghoula, che aveva dato rifugio ai due «capi» in fuga. Viene processato ma è a piede libero. Inoltre è venuto fuori un dato errato verbalizzato durante le indagini. Le carte riportano che una fotoreporter italiana, Simona Ghizzoni, sarebbe stata una delle prime persone ad arrivare, assieme ad un collega palestinese, all’appartamento dove è trovato il corpo senza vita di Vittorio quando si è diffusa la notizia dell’assassinio. Circostanza smentita categoricamente da Ghizzoni che attraverso alcuni cooperanti italiani che lavorano a Gaza, ha precisato di non essere mai entrata in quella casa e di aver visto la salma di Vik soltanto all’ospedale “Shifa”, dove era stata trasportata dalle autorità per il riconoscimento. Un errore compiuto probabilmente durante la verbalizzazione delle deposizioni rese da amici e conoscenti di Vittorio, che si aggiunge alla discrepanza emersa il 22 settembre tra il verbale dell’interrogatorio e quanto dichiarato dagli imputati nel filmato delle loro confessioni girato dagli inquirenti. Ieri la difesa inoltre ha notato che non tutti gli oggetti rilevanti registrati nell’appartamento dalla polizia scientifica sono stati poi consegnati al medico legale per ulteriori riscontri. Il pubblico ministero ha smentito e ha annunciato che alla prossima udienza porterà all’attenzione della corte ulteriori prove della colpevolezza degli imputati e chiederà di ascoltare altri testimoni.

    Ieri il dibattimento si è concentrato sui dati raccolti dalla polizia sulla scena dell’assassinio. Sono stati ascoltati due testimoni, tra i quali il dottor Alaa al Astal, l’anatomo patologo di Gaza che ha esaminato il cadavere di Vittorio e ha effettuato l’autopsia. Astal ha confermato la morte avvenuta per strangolamento e che la vittima aveva subito percosse e un violento colpo alla testa mentre era con le mani e i piedi legati. Continuiamo perciò ad aspettare il momento in cui gli imputati saranno chiamati a spiegare le ragioni che li hanno portati a sequestrare Vik che alla gente di Gaza aveva dedicato il suo impegno politico e di vita.

    MERI CALVELLI

    Testo Terza Udienza

    Ci viene comunicato che uno dei 4 imputati, fino a quel momento in arresto, e' stato scarcerato e seguira' il processo a piede libero. Si tratta di Amer Al Ghoula che, dopo l’assassinio, aveva trovato un rifugio per Abdel Rahman Breizat e Bilal Omari, i due membri del gruppo di rapitori rimasti uccisi in uno blitz delle forze speciali di Hamas.

    Nelle udienze precedenti Al Ghoula, si e' sempre presentato insieme agli altri imputati, quindi anche lui detenuto. Nessuna informazione e' stata resa nota per la sua scarcerazione, tranne l'udienza precedente, nella quale ha dichiarato di aver affittato la casa a persone che non conosceva, e tale testimonianza, a differenza degli altri, e' stata da lui confermata e non estorta con la forza.

    Arrivano i prigionieri, trasportati da un pulmino blu, entrano in gabbia, con loro si siede nella gabbia anche Al Ghoul, l'imputato diventato a piede libero. La corte tarda ad arrivare, nel frattempo entrano in aula i familiari degli imputati, che questa volta sono autorizzati a parlare con gli imputati. Si avvicinano alla gabbia, si stringono, si baciano ridono e scherzano. Sono tutti uomini, tra loro due giovani, ma non si avvicinano alla gabbia per salutare. I militari intanto ci sequestrano tutte le macchine fotografiche, hanno paura che si possa scattare una foto sugli imputati e sui familiari. Ce le consegneranno alla fine dell'udienza. Poi arrivano gli avvocati e quindi la corte. Viene battuto il colpo di inizio, in piedi, seduti, si parte. Vengono fatti i nomi degli imputti, poi degli avvocati, tra i quali ne risulta uno nuovo.

    Chiamano il primo testimone, un medico.

    Si tratta del Dr. Mohammed Hassan ( Dr. M.H.), nato nel 1969, medico militare, tenente della polizia, una laurea come tecnico. Giura di dire la verita'. Il giudice chiede se conosce qualcuno tra gli imputati. Ne conosce uno, Hasasnah ma non ha rapporti di parentela. Gli viene chiesto se ha mai avuto problemi con qualcuno di loro, odio o altro. Dice di no. La Pubblica Accusa ( P.A. ) inizia una serie di domande sulla scena dell'omicidio.

    P.A. - Come hai trovato la casa e il morto, quando sei entrato? come si e' presentata la situazione sotto i tuoi occhi, quando sei entrato dentro la casa. Chi ti ha detto di andare li?

    Dr. M.H. - Siamo arrivati sul posto alle 3.30 della mattina, ci hanno chiamato con un certo allarme, dicendoci che nella casa c'erano cose irregolari. Quando sono arrivato li, c'erano gia' altri corpi di polizia, la Sicurezza Interna, il Capo del Ministero degli Interni, e altri militari. Quando sono entrato nella casa, l'appartamento mi e' sembrato normale, un appartamento abitato da qualcuno. Ho scritto tutto quello che ho trovato nell'appartamento nel rapporto. Ho fatto l'esame del corpo, c'erano dei giornalisti presenti Simona e Sami che hanno fatto il riconoscimento del corpo. (Questo racconto e' stato poi chiarito in seguito che non si riferiva al riconoscimento dentro la casa ma all'ospedale molte ore dopo). Continua la testimonianza riferendosi ancora alla casa.

    Dr. M.H - Il corpo era legato ai piedi, e c'erano due lacci di plastica bianchi sul collo. Intorno alla testa, sugli occhi lo skoch, era bendato cosi. Ho visionato il corpo, e tutti i dettagli delle analisi sono sul mio rapporto. La casa era in un palazzo di Nasser, all'altezza di karame. Quando mi hanno chiamato ci hanno detto che avevano trovato molti oggetti da analizzare, anche la Sicurezza Interna era presente e abbiamo fatto il sopralluogo che e' stato registrato. Dentro la casa c'erano cartoni, vestiti usati e penso che questi oggetti appartenessero a chi abitava li dentro; il padrone di casa ha poi chiarito che aveva affittato questa casa a 2 persone che sono Salfiti e Hasasnah (due degli imputati in aula). Dopo questo sopralluogo siamo andati in ospedale e li hanno fatto l'autopsia del cadavere. Dopo siamo ritornati sul posto e abbiamo redatto il nostro rapporto.

    P.A. - Tu che hai visionato la casa che cosa hai relazionato di specifico nel rapporto?

    Dr. M.H. - L'appartamento era ben messo, una bella casa ma non so e non posso dire esattamente quante persone abitavano li dentro. Posso solo dire che era abitata, c'era roba da mangiare, coca cola, vestiti di diverse taglie.

    P.A. - Quante persone esattamente potevano viverci secondo te?

    Dr. M.H.- Non so, credo piu' di una, a meno che non la usavano in tanti e solo una era l'inquilino.

    P.A. - Come hai visto il corpo di Vittorio? Quante persone ci sono volute per tenerlo immobilizzato? descrivi

    Dr. M.H. - Sicuramente piu' di due persone, il suo fisico era molto grosso e forte. Il giudice chiede di mettere agli atti il rapporto del medico e chiede conferma al testimone se il rapporto e' stato scritto da lui. Il Dr. Mohammed Hassan conferma. La parola passa all'avvocato della difesa dei due imputati Salfiti e Hasasnah che si rivolge al Dr. M.H.

    Avv. - Tu sei la prima persona che e' arrivata sul posto?

    Dr.M.H. - No, non sono stata la prima persona, quando sono arrivato c'erano gia' altre persone tante.

    Avv. - Quali persone hanno visto il posto prima di voi? e i dettagli dell'autopsia?

    Dr. M.H. - La P.A. e i poliziotti sono arrivati per primi, poi c'erano le forze speciali, che seguivano il rapimento.

    Avv. - Nel rapporto e' scritto che erano presenti altri ufficiali di polizia che tenevano sotto controllo anche un altro appartamento possono aver spostato qualcosa?

    Dr. M.H. - C'era la sicurezza interna, noi siamo andati solo per fare il rapporto. Se le cose vengono spostate, vengono messe in una busta.

    Avv. - Pensi che le cose che hai trovato siano state messe li da qualche specialista? ti hanno fatto vedere quelle cose?

    Dr. M.H. - No, non so

    Avv. - Secondo il rapporto risultano due appartamenti uno dove e' stato portato Vittorio dopo il rapimento e uno dove e' stato ucciso.

    Dr. M.H. - Non ho nessun riscontro nel rapporto tra dove e' stato rapito e dove e' morto ma nelle 4 pagine di rapporto ci sono i dettagli.

    Avv. - Come scritto nel rapporto la causa della morte e' avvenuta pe le botte sulla testa e poi strangolato, cosa hai pensato quando lo hai visto?

    Dr. M.H. - Non posso dichiararlo con certezza, in ogni caso c'e' l'autopsia ufficale; a prima vista comunque si vedevano segni delle botte e poi lo strangolamento.

    Avv. - Come hai trovato il corpo della vittima nei dettagli, era grande, muscoloso?

    Dr. M.H. - Un fisico sportivo, oltre 30 anni, 1 metro e 80 circa, una persona sana senza handicap.

    Avv. - Per una persona cosi' quante persone occorrono per rapirlo, quante persone per tenerlo fermo?

    Dr. M.H. - Dipende da come sono forti e dalla loro struttura fisica.

    Avv. - Lo stato psicologico della persona rapita puo' influire su come tenerlo fermo?

    Dr. M.H. - Sono esperto in fatti legali e scientifici, non psicologici ma sicuramente e' piu' difficile tenerlo fermo.

    P.A. - Chiedo che si ascolti il rapporto del medico legale

    Avv. - Una richiesta, come e' scritto nel 2° rapporto medico, alla 4° pagina, il corpo della Sicurezza Interna ha trovato che non tutti i dettagli dell'accusa sono stati portati a conoscenza del medico legale. Chiediamo che la P.A. faccia un rapporto sulla mancata consegna di questi elementi.

    P.A. - Noi abbiamo depositato tutti i dettagli e messo a disposizione del medico legale Dr. Astal, il quale ha fatto un rapporto con tutti gli elementi trovati e registrati. Se lo guardate c'e' tutto.

    G.M. - La richiesta dell'avvocato non viene accettata, perche' tutti gli elementi sono gia' presenti nel rapporto.

    Avv. - questi elementi devono essere meglio articolati. Viene quindi chiamato l'altro medico, quello legale che ha fatto l'autopsia, il Dr. Alaa Astal ( Dr. ASH)

    G.M. - il testimone Ashtar, medico legale nato nel 1972 abitante a Gaza, Jalal Street, laureato in medicina legale. Il testimone giura e gli viene chiesto se conosce le persone imputate e se ci sono rapporti di amicizia o di parentela con loro.

    Dr. AST. - No nessuna parentela ne vicina ne lontana, confermo quanto dichiarato nel mio rapporto da me firmato.

    P.A. - Puoi spiegare come e' arrivato il cadavere in ospedale?

    Dr. AST. - Questo rapporto e' stato prodotto dal Dipartimento di medicina legale, secondo i risultati, il corpo presentava tante ferite, lividi sul viso e sulla schiena; 2 fili di plastica sul collo e sotto la bendatura di skoch c'erano ferite sul sopraciglio. C'erano segni di legatura anche sulla pancia, nei piedi e nei polsi.

    P.A. - Come era la corporatura? quante persono ci sono volute pe tenerlo secondo la tua esperienza?

    Dr. AST. - Una corporatura muscolosa e sportiva; non posso dire esattamente quante persone.

    A questo punto si chiede la testimonianza di altri, quindi la seduta viene aggiornata.

    Nena News

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