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Pomigliano d’Arco: braccio di ferro tra operai e Fiat

Ferma da due giorni la produzione della nuova Alfa Gt per scioperi selvaggi contro gli infernali ritmi di lavoro

(7 Aprile 2004)

Continuano gli scioperi alla Fiat – Alfa di Pomigliano contro il TMC 2: la nuova metrica del lavoro in atto in azienda che aumenta del 20% i già insostenibili ritmi di lavoro sulle catene di montaggio.

Dopo le proteste di ieri ( che hanno visto susseguirsi scioperi dei lavoratori e serrate di rappresaglia antisindacale della Fiat che dalle 13 alle 14 prima e dalle 17 alle 22 dopo mandava a casa con la messa in libertà migliaia di lavoratori addetti al montaggio del nuovo modello GT e dell’ Alfa 147), anche questa mattina, dopo appena un quarto d’ora di sciopero effettuato all’inizio turno, dalle ore 06.00 alle ore 06.15, l’azienda ha messo ancora in libertà gli addetti al montaggio GT e 147 per l’intero turno di lavoro (fino alle ore 14), Una pratica illecita ed intollerabile, quella della ‘messa in libertà’, che lo Slai Cobas denuncerà in Tribunale per consentire il recupero economico ai lavoratori.

Alle 06.30 di stamattina i lavoratori, infuriati contro l’ingiustificato provvedimento aziendale, hanno varcato i cancelli della fabbrica ed hanno prima occupato il grosso incrocio stradale al centro di Pomigliano tra via Roma e via Nazionale delle Puglie dalle 6.45 alle 9.15, e successivamente si sono recati in corteo al al palazzo municipale di Somigliano per protestare contro il sindaco e la giunta di centrosinistra responsabili, insieme ai sindacalisti di CGIL-CISL-UIL, della sottoscrizione del Patto Territoriale per la Fiat-Alfa di Pomigliano che tra l’altro prevede l’intensificazione delle sfruttamento del lavoro operaio in fabbrica e l’ulteriore precarizzazione delle condizioni di lavoro già oggi intollerabili e che hanno prodotto circa 700 invalidi per patologie professionali da sforzo prolungato riconosciuti tali dallo stesso servizio sanitario aziendale.

L’iniziativa sindacale, dopo un’ora di assedio del municipio e fortissime tensioni tra operai e forze dell’ordine (dalle 9.30 alle 10.30) si è sciolta dopo un’affollata assemblea che, prendendo atto della ‘fuga’ dal Palazzo di sindaco ed assessori, rilanciava le prossime iniziative di lotta:

- domani a cura dello Slai Cobas sarà distribuito a tutti i lavoratori un questionario sanitario di indagine ‘biostatistica’ che servirà a portare la Fiat in Procura per lesioni volontarie contro centinaia di lavoratori in conseguenza delle macroscopiche violazioni di legge in materia antinfortunistica e di igiene del lavoro
- venerdì prossimo ancora 24 ore di sciopero no-stop indetto dallo Slai Cobas.

Pomigliano d’Arco, 6/4/2004

Slai Cobas Fiat Auto e terziarizzate

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