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(19 Settembre 2009) Enzo Apicella
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Fermiamo il massacro di Fallujia

470 morti. 1200 feriti, di cui 243 donne e 200 bambini

(11 Aprile 2004)

Dall'inizio dell'escalation della violenza il popolo iracheno, specialmente a Fallujia, sta vivendo un disastro umanitario. Le forze di occupazione hanno messo sotto assedio la citta'. Piu' di 470 morti e 1200 feriti.

Fallujia e' stata bombardata con aerei da combattimento F-16 ed elicotteri armati con bombe a grappolo e mortai.

Ambulanze sono state prese di mira dai cecchini americani. Molti aiuti umanitari, destinati soprattutto agli ospedali, sono stati bloccati dalle truppe di occupazione. Altre macchine cariche di medicinali hanno dovuto aggirare i blocchi passando per strade secondarie. Una volta entrati in Fallujia i volontari si sono trovati sotto il fuoco incrociato.

Nessun corridoio umanitario e' stato concesso.

Un cessate il fuoco e' stato annunciato e la popolazione ha cominciato ad abbandonare la citta', ma improvvisamente il fuoco e' ricominciato e molti sono rimasti allo scoperto intrappolati nella citta'. Gli sfollati ? una colonna di 10 km con molte donne e bambini - si sono visti chiuse le strade per raggiungere i villaggi vicini ed in centinaia hanno passato la notte nel deserto.

Le migliaia di famiglie che sono rimaste intrappolate in Fallujia sono alle prese con la mancanza d'acqua, cibo e medicinali. Gli operatori sanitari continuano a lanciare appelli per avere accesso ad ossigeno, anestetici, antibiotici e sangue.

La comunita' internazionale, le Nazioni Unite, la Comunita' Europea non possono rimanere semplici spettatori del massacro di Fallujia e della repressione che sta terrorizzando la popolazione irachena.

La comunita' internazionale deve prendere una posizione ferma e chiedere con forza e determinazione di fermare il massacro in Fallujia e di rispettare le convenzioni internazionali esigendo l'immediata apertura di un corridoio umanitario che permetta l'entrata dei soccorsi, l'evaquazione dei feriti e la fuoriuscita della popolazione.


10 Aprile 2004, da Baghdad occupata

Un Ponte Per
Consorzio Italiano di Solidarita'
CCIPP Francia
Iraqi Solidarity Project - Canada
Focus on Global South - Filippine

Fonte

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