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(24 Ottobre 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it
foto: www.dirittidistorti.it
Molte regioni italiane hanno già superato i morti sui luoghi di lavoro degli interi anni 2010 e 2009. Il grafico mette in evidenza quanto sia falsa e mistificatrice la propaganda che viene fatta su questo fenomeno e che mette a nudo l'incapacità e la mancanza di misure concrete sulla prevenzione che facciano diminuire il numero di vittime. Se a questi morti si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere si arrivano a superare i mille morti anche quest'anno. Poi è anche molto "elastica" l'interpretazione su cosa s'intende per "morti sul lavoro". Tantissimi agricoltori, soprattutto in tarda età, lavoratori in nero, che non necessariamente hanno un'azienda o un "padrone" che lo tiene in quelle condizioni, ma che svolgono altri lavori o sono pensionati, e i militari morti sul lavoro non sono considerati "morti sul lavoro". L'Osservatorio Indipendente di Bologna li registra tutti non facendo nessuna distinzione, se uno (una) muore mentre lavora è per noi un "MORTO SUL LAVORO"
Carlo Soricelli - http://cadutisullavoro.blogspot.com
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