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    Sinistra, Destra, non marciamo più al passo!

    dalla Francia

    (25 Ottobre 2011)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.webalice.it/mario.gangarossa

    Ecco, il PS ha finalmente il suo candidato. Non che François Hollande sia diverso, nella sostanza o nella forma, dalla sua rivale Martine Aubry, entrambi sono d’accordo sul mantenimento delle 41,5 annualità per le pensioni, una riforma contro cui tanti lavoratori s’erano mobilitati un anno fa.

    Hollande, come Sarkozy, dice che non sarà « il presidente che aumenterà il debito », sottintendendo che bisognerà prepararsi all’austerità. E’ vero che vuole, dice, che le banche passino « sotto il controllo parziale dello stato ». Ma che resta di un controllo che già si vuole solo parziale ? E soprattutto di questo stesso stato che ha protetto la truffa in grande delle banche e incoraggiato la spirale della speculazione finanziaria!

    In poche parole, Hollande (come Aubry… come Sarkozy !) promette il recupero delle perdite a richiesta delle banche, a spese dei contribuenti salariati, dei servizi pubblici e sociali. Ecco il programma del PS. E quando si tratta di recitare la parte del salvatore delle banche a colpi di miliardi, come per Dexia in questi ultimi giorni, il debito non è un problema né per l’UMP, né per il PS. Niente in tutto questo che possa spaventare il padronato, anzi, proprio il contrario.

    A che serve l’alternanza al governo

    In realtà, il padronato conosce ormai il nome del suo candidato dell’« alternanza », Hollande dunque, una volta che il presidente in carica, Sarkozy, si è troppo screditato per poter imporre ai lavoratori l’inaccettabile. A questo serve l’alternanza di governo: sperare di far marciare i lavoratori al passo ritmato: « sinistra, destra, sinistra, destra… ».

    A che serve questa sinistra di governo, alla fin fine, se non a fornire di tanto in tanto il candidato di ricambio di cui il padronato ha bisogno per far pagare la sua crisi ai lavoratori? E se per giunta il PS può avere il sostegno più o meno palese delle direzioni sindacali, più preoccupate di negoziare dietro le quinte le misure bidone di Hollande (stile « contratto di generazione»), piuttosto che di preparare la risposta necessaria del mondo del lavoro, perché i padroni se ne dovrebbero preoccupare ?

    Il padronato non ha atteso le elezioni, e, a fortiori, le primarie sedicenti « socialiste », per annunciare e condurre i suoi attacchi. Come ha già mostrato, tra gli altri, l’amministratore delegato della PSA, che fa pagare le fluttuazioni delle vendite ai salariati del suo gruppo, e a quelli della componentistica e del subappalto, che licenziano a tutta forza. E questo, nel momento in cui i profitti dei fabbricanti sono esplosi: 1,2 miliardi per Renault, 800 milioni per PSA.

    Gli Indignati e i ribelli del mondo intero non aspettano le elezioni !

    In questa guerra di classe che conduce il padronato (e il governo) contro di noi, bisogna cercare di rovesciare il rapporto di forza. I candidati sedicenti « di sinistra » vogliono salvare il capitalismo che marcisce, nel momento in cui lavoratori nel mondo intero lottano contro i piani di austerità, in Spagna contro un governo di sinistra, in Grecia, dove le occupazioni dei ministeri non meno « di sinistra» si moltiplicano, a Mayotte (dipartimento francese) dove la popolazione sciopera contro la disoccupazione e l’aumento del 60% del costo della vita in 4 anni, e anche negli Stati Uniti, dove gli indignati occupano la Borsa di Wall Street in barba al governo Obama, che manda la polizia contro i manifestanti.

    Circa 200 000 persone hanno espresso la loro rabbia la settimana passata in differenti manifestazioni che hanno avuto luogo martedì 11 ottobre, nonostante l’atteggiamento dei sindacati che vi hanno aderito con riluttanza. Ma per far ceder il padronato, occorrerà ben altro che questo genere di giornate di lotta. Occorrerà una risposta generale e far convergere le lotte che si moltiplicano sul territorio e ben oltre. In modo che mai più un lavoratore, in Francia, in Europa o nel mondo, si trovi isolato di fronte alla crisi e agli attacchi padronali sostenuti dai governi di destra e di sinistra.

    Editoriale del bollettino di fabbrica "l’Etincelle" pubblicato dalla frazione di minoranza di Lutte Ouvrière - 17 ottobre 2011
    http://www.convergencesrevolutionnaires.org
    traduzione di Michele Basso

    Convergences Révolutionnaires

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