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Pisa. Assunzioni negli enti pubblici?

Introduciamo nei bandi requisiti di salvaguardia dei precari

(29 Ottobre 2011)

Prendiamo la esperienza del Comune di Pisa, dove stanno per essere emessi i bandi per le assunzioni a tempo indeterminato di categorie protette e di autisti per fare un discorso più generale riguardante i precari, le categorie protette e le assunzioni negli Enti pubblici , almeno di quelle poche assunzioni che i patti di stabilità renderanno possibili

L’art 3 della legge 68\99 prevede che negli enti \ aziende con più di 50 dipendenti , il 7% debba essere costituito dalle categorie protette, da una recente indagine di alcune associazione risulta che gran parte degli enti pubblici sono inadempienti, non assumono da anni attingendo da queste categorie o lo fanno con il contagocce. Non è possibile un impegno scritto dell'Anci e delle Regioni per garantire l'assunzione , tramite selezione , di disabili? Noi pensiamo di sì, è solo una questione di volontà politica

Il Sindacato non viene mai coinvolto prima della emissione dei bandi e questo proprio per impedire quel ruolo propositivo e di controllo che il sindacato dovrebbe esercitare su materie rilevanti come quelle delle assunzioni

Troppi Enti pubblici, siano essi governati dal centro destra o dal centro sinistra, si esimono dall’inserire alcuni requisiti salva precari, requisiti che attribuiscano ai\lle dipendenti che hanno già prestato servizio negli enti pubblici (e non mancano gli stagionali) un punteggio in più.

Anzi sono molti gli enti che dicono di non avere più precari ma ricostruendo lo stato di servizio dei contratti a tempo determinato si capisce bene che il precariato esiste eccome, senza poi menzionare il ricorso ai contratti e alle prestazioni \ collaborazioni che rappresentano una costante in tutto il pubblico impiego

Le opzioni possono essere due

1) istituire bandi che permettano di partecipare alle selezioni concorsuali solo lavoratori e lavoratrici che hanno prestato servizio presso La PA per almeno un anno

2) attribuire in sede di valutazione un punteggio per ogni mese di servizio prestato presso l'ente, in modo da favorire la stabilizzazione del personale con maggiore anzianità di servizio previo superamento delle prove selettive

Tutto ciò non significa escludere dei precaria vantaggio di altri creando divisioni al loro interno, ma far valere il principio che lavoratori impiegati più volte in un Ente con contratti a tempo determinato reiterati nel tempo (per tamponare una emergenza occupazionale che avremmo dovuto gestire con selezioni e concorsi per nuove assunzioni, con norme di stabilizzazioni più ampie che non furono introdotte su pressione dalla Unione europea sull'allora Governo Prodi) abbiano diritto ad un punteggio in più.E forse proprio dai dettami della Be e della Ue bisogna ripartire perché

Il precariato sarà alimentato proprio dal rispetto di quei dettami che vogliono scaricarci addosso il pagamento del debito

Cobas Pisa

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