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Cantiere Italia

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(17 Novembre 2010) Enzo Apicella
Presentato il report Inail: gli omicidi sul lavoro nel 2009 sono stati 1021

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(Di lavoro si muore)

Sicurezza sul lavoro: l'Ue ha messo in mora l'Italia!!!

E il Governo vorrebbe scaricare sui lavoratori i costi delle sanzioni

(29 Ottobre 2011)

Pensioni

L'Italia -dal 20 Settembre- è stata messa in mora dall'Ue sulla sicurezza sul lavoro ma la notizia è passata inosservata. Sei sono i punti contestati e entro due mesi l'Italia dovrà fornire chiarimenti scritti.

Le materie sono di non poco conto e vanno dalla deresponsabilizzazione del datore di lavoro alla violazione dell'obbligo di disporre la valutazione dei rischi durante il lavoro per le aziende sotto 11 lavoratori, dalla sottovalutazione dello stress da lavoro correlato - la cui valutazione è stata prorogata senza alcun motivo- o il fatto (gravissimo) che nelle cooperative sociali e nel volontariato la legislazione in materia di salute e sicurezza non è stata ancora applicata in toto.

Ma la lista sarebbe ancora lunga, citiamo solo l'ulteriore proroga accordata alle strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto per la messa a punto delle normative antincendio

Si tratta di questioni rilevanti che mostrano come la salute dei lavoratori e la loro sicurezza rappresentino per il Governo e le imprese solo un costo, un "fardello" da aggirare con una lunga sequela di proroghe accordate da ministri e parlamentari compiacenti. Il Testo unico del 2008 ha deresponsabilizzato i padroni e i manager , proprio quelli che dovrebbero rispondere in prima persona per gravi infortuni e incidenti.

Violare le normative in alcune aziende private e pubbliche significa violarle anche negli appalti e penalizzare altre migliaia di lavoratori e lavoratrici, rinviare la valutazione del rischio significa non mettere in condizioni datore di lavoro, preposti alla sicurezza e lavoratori stessi di conoscere tutti i pericoli legati alle loro attività quotidiane e di operare per prevenire i rischi.

Ironia della sorte, ai richiami europei il Governo potrebbe anche non rispondere scaricando le sanzioni per le mancate risposte (centinaia di migliaia di euro ) sulle casse dello Stato; a quel punto, subiremmo una doppia beffa perchè al mancato rispetto delle normative di sicurezza (con la lunga sequela di infortuni e morti) seguirebbe anche il pagamento questi inadempienze direttamente dalle tasche dei lavoratori

E da questo Governo c'è da aspettarsi di tutto e di più, infatti all’art 69 del Decreto sviluppo che sta per essere approvato ci sono alcune eloquenti “misure di semplificazione in materia di sicurezza sul lavoro” . E nel linguaggio del Ministro Sacconi, semplificazione è sinonimo di smantellamento di norme che tutelano la salute e la sicurezza dei lavoratori, di mancati controlli e adempimenti, di riduzione o cancellazione degli obblighi dei datori di lavoro pubblici e privati

confederazione cobas Pisa

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