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(8 Novembre 2011)
L’Associazione Legami d’Acciaio onlus, che raccoglie ex operai e familiari delle 7 vittime della ThyssenKrupp di Torino uccise in nome del profitto il 6 dicembre 2007, esprimono la loro solidarietà e vicinanza a Riccardo Antonini, dipendente delle Ferrovie licenziato per aver prestato attività di consulenza a favore dei familiari coinvolti nella strage ferroviaria di Viareggio.
Ennesimo caso di come la repressione colpisce chi si batte ogni giorno per la sicurezza nei luoghi di lavoro, per i diritti dei lavoratori e dei cittadini di questo Paese.
Imputato numero uno è il sistema capitalistico, basato sui profitti di pochi a discapito della vita e della salute di molti, ottenuti tramite migliaia di morti sul lavoro (ThyssenKrupp, Molino Cordero, Truck Center, Saras, Umbria Olii, ecc.), malattie professionali, infortuni, conseguenze mortali per i dipendenti ma anche per i cittadini delle vicinanze dei luoghi di produzione di materie nocive (Ilva di Taranto, Eternit di Casale Monferrato, Porto Marghera), devastazione ambientale in seguito ad eventi atmosferici dovuti all’incuria del territorio e alle speculazioni edilizie (i morti in Liguria e Toscana nelle alluvioni dei giorni scorsi: non sarebbe stato meglio creare posti di lavoro facendo pulire alle migliaia di cassintegrati gli alvei di fiumi e torrenti in estate, anziché elargire un’elemosina umiliante per chi vorrebbe invece sentirsi utile per se e per gli altri?) sono imputabili a questo sistema economico distruttivo, nocivo e che non tiene minimamente conto di aspirazioni, desideri e sogni di ognuno di noi ma crea solo frustrazioni, dolore, emarginazione, esuberi e discriminazioni promuovendo la guerra fra poveri.
Occorre promuovere il maggior coordinamento possibile tra chi già oggi si batte in tutti gli ambiti della lotta (sindacale, ambientale, per i diritti, ecc.) e unire tutte le lotte, promuoverle ed estenderle per abbattere questo sistema produttivo e sociale ingiusto e dare inizio ad un nuovo sistema economico e sociale che vada incontro alle aspirazioni di tutti: a tutte le persone come Riccardo, che non solo sognano un mondo migliore ma provano a realizzarlo, va tutto il nostro apprezzamento come uomini, come cittadini e come lavoratori.
Torino, 7 novembre 2011
Ass. Legami d’Acciaio onlus
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