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Sabra e Chatila

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(15 Settembre 2013) Enzo Apicella

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(Palestina occupata)

Intifada: bilancio dal 28 settembre 2000 al 23 agosto 2003

(21 Aprile 2004)

Palestinesi uccisi (1)

2.589 morti, dei quali 254 assassinii extragiudiziali (infrazione grave alla 4^ Convenzione di Ginevra, considerata come crimine di guerra); tra queste vittime 119 erano dei passanti, di cui:
- 29 bambini e 23 donne.
- 475, cioé il 19% aveva meno di 18 anni.
- 85 % civili.
- 538 uccisi da armi pesanti.
- 1.575 uccisi da pallottole.

Queste uccisioni non sono state oggetto di nessuna inchiesta. (2)

Palestinesi feriti: più di 43.000 (3)

Cisgiordania (4) : 35,7% di bambini, 32,4% da pallottole, nel 64,9% dei casi è stata colpita la parte superiore del corpo, il 39% sono ferite da moderate a gravi (sulla base di 16.673 casi, al 28 febbraio 2002).

Striscia di Gaza (5) : circa il 20% di bambini, 37% da pallottole, nel 60% dei casi è stata colpita la parte superiore del corpo (sulla base di 6.000 casi, al 6 marzo 2002).

L'UNICEF stima che 7.000 bambini siano stati feriti. (6)

Invalidità permanenti

Stimati in 2.500. (7) Stima di 500 bambini invalidati. (8)

Attacchi diretti contro personale sanitario (9)

15 (tra cui 1 tedesco) medici, infermieri, conducenti d'ambulanza uccisi in missione (a causa di spari sulle ambulanze o bombardamenti di quartieri residenziali). (10)

180 infermieri del servizio d'urgenza della Croce Rossa feriti.

95 soccorritori dell'Union of Palestinian Medical Relief Committees (UPMRC) feriti (tra i quali 2 medici).

25 ambulanze della Croce Rossa distrutte.

197 ambulanze dell'UPRCS colpite da pallottole, pallottole rivestite o pietre lanciate da coloni.

432 casi rilevati di rifiuto di lasciar passare un'ambulanza a un posto di blocco.

81 persone sono morte per non aver potuto accedere a trattamento medico.

Attacchi diretti contro gli ospedali

Bombardamento dell'Hôpital Français a Betlemme (danni stimati in 25.000$). (12)

Colpito l'ospedale Al Hussein a Betlemme. (13)

Pallottole sparate a Beit Jala, A-Dibs, Hôpital Français a Betlemme. (14)

Colpito l'ospedale Al Alia (Hébron) in 3 riprese. (15)

Colpiti Al Yamama (Betlemme), PRCS Maternity Hospital (Ramallah) e Ramallah General Hospital bombardés. (16)

Accesso rifiutato all'ospedale Khalid de Ramallah per diversi giorni. (17)

Dei coloni hanno attaccato l'Augusta Victoria Hospital (Gerusalemme). (18)

Durante l'invasione di marzo-aprile 2002, un gran numero di ospedali e di cliniche sono state attaccate in tutta la Cisgiordania.

Giornalisti

12 reporters palestinesi uccisi, di cui 1 giornalista italiano e 1 giornalista britannico.

295 giornalisti feriti, almeno 167 giornalisti attaccati dai soldati israeliani (picchiati, detenuti, materiali confiscati o distrutti).

Al meno 94 centri stampa bombardati, saccheggiati o danneggiati. (19)

Tipi di munizioni utilizzate (20)

Pallottole: 5.56 mm (calibro 223), 7.02 mm, 9 mm, calibro 50, .500 mm, .800 mm, acciaio ricoperto di caucciù, plastica.

Missili. Obici da carro. Caccia F-16.

Rioccupazioni e incursioni

Rioccupazione delle zone ‘A’ (prima delle importanti operazioni militari del marzo-aprile e del giugno 2002):casi peggiori: Betlemme (10 giorni), Jénine (40 giorni), Ramallah e El Bireh (20 giorni), Tulkarem, Qalqilya. Invasioni nelle zone ‘A’: Beit Rima, Deir Ghassana, Beit Lahia.

Febbraio-marzo 2002:
Sharon scatena degli attacchi contro i campi profughi palestinesi della Cisgiordania. Il campo di Balata (Nablus) è oggetto di un attacco particolarmente violento. 180 palestinesi, in gran parte rifugiati, sono uccisi in due settimane (dal 28 febbraio al 12 marzo).

29 marzo - 1 maggio 2002:
I carri israeliani invadono le città più importanti della Cisgiordania, salvo Hébron e Gerico. Le città sono poste sotto un coprifuoco di 24 ore. Il personale medico e le ambulanze sono sistematicamente attaccate. Atti vandalici e grossi danni alle infrastrutture civili. Circa 260 palestinesi sono uccisi. L'inviato speciale dell'Onu dichiara che gli atti commessi a Jénine sono "incredibilmente orribili" e "moralemente ripugnanti". (21)

19 giugno:
Il governo israeliano scatena la seconda invasione a grande scala di tutte le città e villaggi della Cisgiordania (salvo Gerico). Rioccupazione totale della Cisgiordania. Negli ultimi due mesi, 2 milioni di palestinesi sono sottoposti al coprifuoco di 24 ore .

Blocchi, assedi e coprifuoco (22)

Blocchi e assedi: 120 check-points israeliani in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Combinati agli sbarramenti stradali, essi dividono la Cisgiordania in 300 entità separate, e la Striscia di Gaza in 3 entità. La Cisgiordania e la Striscia di Gaza sono tagliate fuori dal resto del mondo. L'aeroporto internazionale di Gaza è chiuso dal febbraio 2001. Chiusura del "passaggio protetto" tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania. Frequenti e lunghi blocchi del passaggio verso la Giordania, della frontiera con l'Egitto (Rafah), e con Israele (Al-Mintar e Beit Hanoun).

Maggio 2002:
Il governo israeliano instaura un nuovo regime di permessi personali e rende impossibile ogni spostamento tra le città della Cisgiordania.

Palestinesi arrestati e detenuti dalle autorità isreliane

Stima: dal 29 marzo 2002, 15.000 palestinesi sono stati detenuti, di cui 6.000 sono tuttora in prigione.

Di questi, 1.700 palestinesi sono in detenzione amministrativa (24), cioé senza processo.

350 bambini palestinesi sono attualmente detenuti nelle carceri israeliane (di cui 30 in detenzione ammnistrativa) (25)

Danni a beni pubblici e privati

Nel corso dei primi 15 mesi di Intifada, i danni materiali sono ammontati a 305 milioni di dollari. (26)

Nel corso dell'invasione di marzo-aprile 2002, l'esercito israeliano ha distrutto per 361 milioni di dollari. (27)

Dall'inizio dell'Intifada sino al febbraio 2002: Bombardamenti e demolizioni hanno distrutto completamente 720 case, e danneggiato altre 11.553.

73.600 persone sono state coinvolte. (28)

30 moschee, 12 chiese (29), 134 pozzi (30), sono stati distrutti.

34.606 ulivi e alberi da frutta sono stati sradicati (31) e 116 ettari di terra sono stati confiscati (32), 1.434 ettari di terra sono stati passati dai bulldozer o incendiati. (33)

Durante l'invasione di marzo-aprile 2002: 881 case sono state distrutte, 2.883 case sono state danneggiate nei campi profughi, coinvolgendo 22.500 persone che abitavano quelle case. (34)

Striscia di Gaza : più di 601 case sono state demolite completamente, circa 1.600 ettari di terra, in gran parte agricola, è stata rasa dall'esercito israeliano. (35)

Scuola

Il Ministero dell'Istruzione ha fatto chiudere temporaneamente 850 scuole

8 scuole sono state trasformate in campi militari.

185 scuole sono state bombardate o sono state bersaglio di spari dei soldati israeliani;

11 scuole sono state completamente distrutte,

9 sono state saccheggiate.

15 scuole sono state trasformate in centri di detenzione militare.

132 studenti palestinesi sono stati uccisi e 2.500 sono stati feriti andando a scuola.

1.135 giorni di scuola sono stati perduti a causa degli attacchi israeliani. (36)

Condizioni economiche

Stima delle perdite di reddito per l'economia palestinese: tra i 3,2 e i 10 miliardi di dollari (senza contare i danni alle proprietà pubbliche e private).

PIL : perdita quotidiana dai 6,0 agli 8,6 milioni di dollari.

Disoccupazione: Gaza 67%, Cisgiordania 48%.

75% dei palestinesi vivono sotto la soglia di povertà (meno di due dollari al giorno): 84,6% aGaza e 57,8% in Cisgiordania. (37)

Le perdite economiche obbligano il 69% delle imprese palestinesi o a chiudere le loro attività o a ridurre la loro produzione. (38)

Caduta del 51% del PIL .(39)

Israele impedisce a 125.000 palestinesi di dedicarsi al loro lavoro. (40)

La Banca Mondiale stima che in caso di soluzione del conflitto saranno necessari due anni all'economia palestinese per tornare al livello precedente l'Intifada.(41)

NOTE

1 Health, Development, Information, and Policy Institute (HDIP) Statistiche stabilite sulla base delle informazioni disponibili al momento del loro calcolo
2 Rapporto di B’Tselem Illusions of restraint: Human Rights Violations During the Events in the Occupied Territories 29th September – 2nd December, 2000
3 Queste statistiche tengono conto solo delle persone che si sono fatte curare in una struttura sanitaria
4 Ministero della Sanità
5 Palestinian Center for Human Rights
6 UN Special Rapporteur of Commission on Human Rights, rapporto marzo 2002, citato in un comunicato stampa del DCI-PAL del 19 marzo 2002
7 General Union of Disabled Palestinians
8 UN Special Rapporteur of Commission on Human Rights, rapporto marzo 2002, citato in un comunicato stampa del DCI-PAL del 19 marzo 2002
9 Palestinian Red Crescent Society 27 ottobre 2001 Union of Palestinian Medical Relief Committees
10 Palestinian Center for Human Rights 28 giugno 2002
11 Palestinian Red Crescent Society 10 luglio 2002
12 Direttore del Holy Family Hospital a Betlemme
13 Durante l'occupazione israeliana di Betlemme dal 19 al 29 ottobre 2001
14 Quotidiano Al-Ayyam, 19 ottobre 2000
15 LAW Society 4 e 8 novembre 2000
16 Durante i 3 giorni dell'invasione e dell'occupazione di Ramallah, dal 12 al 15 marzo 2002
17 Durante l'occupazione israeliana di Ramallah nell’ottobre 2001
18 LAW Society 29 ottobre 2000
19 Informazione proveniente dal Sindacato dei Giornalisti Palestinesi (Ramallah)
20 Al-Haq
21 Terje Rød Larsen in un’intervista alla BBC, 19 aprile 2002
22 Rapporto dell’ufficio di Gaza dell'inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente, Terje Rød-Larsen, febbraio 2001
23 UNSCO. The Impact on the Palestinian economy of confrontation, border closures and mobility restrictions, octobre 2000 - 30 septembre 2001
24 LAW Society Comunicato stampa, 17 luglio 2002
25 DCI Information comunicati agosto 2002
26 UNSCO
27 Non tiene conto delle perdite di redditi, né dei costi umanitari e sociali. Valutazione fatta dai donatori internazionali
28 Palestinian Humanitarian Disaster, U.S. Agency for International Development, 10 luglio 2002
29 Palestinian Council for Justice and Peace
30 Al-Mezan 2001
31 LAW Society 29 novembre 2001 (cifre dopo l’inizio del 2000)
32 LAW Society 29 novembre 2001 (cifre dopo l’inizio del 2000)
33 LAW Society 29 novembre 2001 (cifre dopo l’inizio del 2000)
34 Palestinian Center for Human Rights 3 giugno 2002
35 Ibid
36 Ministero dell'Educazione, 17 gennaio 2002, informazione relativa solo alle scuole dipendenti dal Ministero dell'Educazione (dopo il 28 settembre 2000)
37 PCBS, aprile 2002
38 Tutte le statistiche da qui in avanti : UNSCO. The Impact on the Palestinian Economy of Confrontation, Border Closures and Mobility Restrictions, octobre 2000 - 30 septembre 2001
39 Rapporto del Ministero del Piano e della Cooperazione Internazionale
40 Associated Press, 29 ottobre 2000
41 Rapporto della Banca Mondiale, marzo 2002

a cura del Health Development Information and Policy Institute : http://www.hdip.org/

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