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Prima le donne e i bambini

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(22 Febbraio 2009) Enzo Apicella

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(Lotte operaie nella crisi)

Pisa. Diamo il nostro benvenuto al ministro Sacconi

Venerdì 11 novembre, ore 17.15, Piazza Garibaldi

(11 Novembre 2011)

Sacconi Fez

I dati diffusi dall'Istat sulla situazione economica in Italia dimostrano che l'ultima cosa di cui ha bisogno il mercato del lavoro italiano è una legge che faciliti i licenziamenti, i quali del resto sono già talmente facili da aumentare in modo inarrestabile l'esercito dei disoccupati.

Il Ministro del Lavoro Sacconi è un grande sostenitore degli interessi dell’imprenditoria, meglio se di assalto, e del capitalismo finanziario, quello che è responsabile Numero Uno della crisi devastante in cui ci troviamo e a favore del quale il governo e l’Unione Europea ci stanno imponendo manovre economiche “lacrime e sangue”.

È il ministro Sacconi che vuole cancellare il diritto di sciopero (prima nei trasporti, poi negli altri settori) e lo Statuto dei lavoratori, per favorire la licenziabilità dei lavoratori, mettendoli così in completa balìa dei padroni e della loro prepotenza.

È il ministro Sacconi che ha prodotto l’art. 8 della manovra di agosto di quest’anno, quello che permette agli accordi aziendali e territoriali di cancellare i contratti nazionali e le stesse leggi del lavoro, compresa la norma dello Statuto dei lavoratori che tutela dai licenziamenti senza “giusta causa”.

È il ministro Sacconi che ha voluto nell’emendamento alla legge di stabilità l’introduzione della mobilità forzata, della messa in disponibilità, della cassa integrazione e della licenziabilità dei dipendenti pubblici in esubero.

È il ministro Sacconi che nel 2010 s’è inventato la legge del cosiddetto “collegato lavoro”, per permettere alle aziende di costringere i lavoratori a subire contratti individuali con la rinuncia ad avvalersi del ricorso al giudice per chiedere il rispetto dei loro diritti.

È il ministro Sacconi che va in giro a inventarsi menzogne e montature sulle proteste dei lavoratori, insinuando che esse sarebbero piene di terroristi pronti ad attaccare la democrazia e criminalizzando così chi non si arrende alle politiche economiche e sociali di un governo allo sfascio, ma pur sempre intenzionato ad assaltare il presente e il futuro di occupati, disoccupati, precari, studenti, pensionati!

Il tutto avviene con il sostegno dei sindacati amici, Cisl-Uil-Ugl, che in questi anni hanno sostenuto tutte le iniziative del governo e in particolare del ministro Sacconi, un politicante di lungo corso, ex-socialista, ex-craxiano, berlusconiano di ferro. E … domani con chi?

Non ci resta che dargli il benvenuto: in fin dei conti continuano a chiamarlo…
“Ministro del Lavoro”!

CONFEDERAZIONE COBAS PISA

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