">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Movimento    (Visualizza la Mappa del sito )

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

APPUNTAMENTI

Archivio notizie:: Altre notizie

Vittorio Agnoletto aggredito da "Giovani Ebrei" a Roma

(11 Giugno 2002)

I fatti, come sempre, sono più eloquenti di qualsiasi commento: domenica 9 giugno una folla di "giovani ebrei" ha aggredito Vittorio Agnoletto, reo di essersi recato a pranzo in un noto ristorante nel cuore del Ghetto, il quartiere ebraico di Roma. Scortato dalla polizia, Agnoletto ha raggiunto la vicina sede del centro sociale Rialto occupato, dove era in corso un'assemblea, che è stato a sua volta preso d'assedio dai "giovani ebrei". Sotto una pioggia di pietre, bottiglie ed altri oggetti, tutti i partecipanti all'assemblea hanno dovuto abbandonare il centro sociale, protetti dalle forze dell'ordine, intervenute numerose e in assetto antisommossa. Una compagna è stata ferita alla testa da una pietra e anche un compagno, colpito da un pugno, ha perso i sensi ed è stato portato in ospedale.
Naturalmente, si è scatenata la sarabanda dei commenti: il più velenoso è stato quello di alcuni funzionari di polizia, che hanno fatto notare ad Agnoletto come, dopo tante accuse nei loro confronti, abbia dovuto ricorrere alla loro protezione; il più ipocrita è stato quello di Riccardo Pacifici e di Victor Magiar, esponenti della comunità ebraica romana, che hanno detto che quanto avvenuto "E' una sconfitta per tutti". Contro l'aggressione si sono pronunciati il Forum Palestina, Paolo Cento, Adriana Spera, Rossana Rossanda, Piero Bernocchi ed altri, fra i quali il Segretario romano dei DS, Zingaretti, il quale però ha tenuto a precisare che non condivide "nemmeno una virgola" delle posizioni di Agnoletto, in particolare sul Medio Oriente.
Fra i giornali che riportano la notizia dell'aggressione, solo l'Unità ricorda che non si tratta del primo episodio di violenza di cui si sono resi responsabili esponenti della comunità ebraica romana. Ricapitoliamo questi episodi:
il 9 marzo, alcune centinaia di "giovani ebrei" tentano di assaltare la manifestazione nazionale in solidarietà con il popolo palestinese; respinti dal servizio d'ordine, aggrediscono e feriscono due compagni ai margini del corteo. Il Sindaco Veltroni si guarda bene dal condannare l'episodio.
nel periodo di Pasqua, i soliti "giovani ebrei" assaltano il presidio di Piazza S. Marco e la sede nazionale di Rifondazione Comunista, dove danneggiano le auto di alcuni lavoratori di Liberazione.
pochi giorni dopo, all'uscita della trasmissione di Michele santoro Sciuscià, "giovani ebrei" aggrediscono a calci e pugni l'auto a bordo della quale si trovavano i parlamentari Luisa Morgantini e Mauro Bulgarelli.
nel corso del "Israele day", viene tentato un nuovo assalto al presidio di Piazza S. Marco.
Il resto è storia di questi giorni, comprese le minacce ricevute dal parlamentare Paolo Cento e dal Forum Palestina, fino alla gravissima vicenda che ha coinvolto Vittorio Agnoletto. Tutto questo avviene mentre i dirigenti delle comunità ebraiche continuano a lanciare accuse contro chiunque si opponga alla politica criminale di Sharon e Peres, accusando di antisemitismo ogni espressione di solidarietà con il popolo palestinese.
Sarebbe auspicabile che l'ultimo episodio del Ghetto scuotesse le coscienze di tutti quelli che, fino ad ora, si sono piegati a subire l'arroganza delle lobby filoisraeliane, ma è bene non farsi illusioni; l'ignavia della classe dirigente "di sinistra" si manifesterà anche in questa occasione. Vogliamo scommettere che, anziché condannare esplicitamente la protervia dei "giovani ebrei", organizzeranno un nuovo incontro con i loro dirigenti?
Una nota a margine: gli ebrei in Italia sono circa 20.000, di cui oltre la metà residenti a Roma. Le recenti elezioni degli organismi dirigenti delle comunità ebraiche, vinte di misura dalla destra di Fiamma Nirenstein (che a Roma ha comunque stravinto), hanno visto la partecipazione di un 25% scarso degli aventi diritto. Non sarebbe il caso di smetterla di considerare questi organismi come legittimi rappresentanti del popolo ebraico e, dunque, interlocutori privilegiati?   

Roma, 10.6.2002

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie dell'autore «Arcipelago (Roma)»

5210