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Padova. Il “risorgimento” di israele? Pulizia etnica e occupazione militare della palestina!

Denunciamo quest’ennesima, sporca operazione di mistificazione e revisionismo storico.

(19 Novembre 2011)

Lunedì 21 novembre, alle ore 17, presso la Sala del Consiglio della Provincia di Padova, si tiene la presentazione del libro: “Theodor Herzl: il Mazzini di Israele”.
Gli organizzatori di questo evento, la comunità ebraica di Padova, l’Associazione Italia-Israele, i Cristiani per Israele, con il patrocinio della Provincia di Padova, stanno approfittando delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia per dare lustro al “patriottismo” di coloro che hanno pianificato l’edificazione dello “stato ebraico”: l’obiettivo è dimostrare che la fondazione di Israele è un processo paragonabile al Risorgimento italiano.

Il problema è che, al di là di improbabili affinità tra i due personaggi, G. Mazzini e T. Herzl hanno rappresentato due processi storici e ideologici lontanissimi tra loro.

Il primo è stato uno dei più importanti ispiratori del movimento risorgimentale dell’800, che ha visto le classi dirigenti piemontesi e le popolazioni autoctone della penisola, pur nelle loro profonde differenze sociali e culturali e tra mille contraddizioni, lottare per l’unità nazionale e l’indipendenza dal dominio straniero, feudale e clericale.
Il secondo è stato il padre fondatore del sionismo, un movimento politico internazionale, nato alla fine del XIX secolo in Europa con l’obiettivo di istituire uno stato ebraico attraverso ondate di emigranti ebrei nella terra di Palestina. Israele è sorto formalmente nel 1948, ma di fatto è nato nell’ambito del neocolonialismo americano ed europeo, con la Dichiarazione di Balfour del 1917: l´impero britannico si impegnava a sostenere il "focolare nazionale ebraico" in Palestina, a danno dei suoi abitanti storici, gli arabi-palestinesi.

Fra il 1948 e il 1949 il presunto “risorgimento israeliano” si è espresso con il trasferimento forzato di quasi 800 mila palestinesi cacciati dalla loro patria, con 531 villaggi distrutti, 11 quartieri urbani svuotati dai propri abitanti ed è stato coronato da terribili massacri, come quello di Deir Yassin o di Tantura con migliaia di civili uccisi, spesso fra sevizie di ogni genere. La fondazione di Israele è corrisposta, per i palestinesi, alla “catasfrofe”, al Nakba. I sionisti hanno praticato scientificamente una vera e propria pulizia etnica per cancellare un popolo dalla sua terra e insediare altre genti, perlopiù europee, di religione e cultura ebraica, come confermato dalle stesse parole di Herzl, nel suo saggio-manifesto “lo stato degli ebrei”, 1896:

La popolazione araba sarebbe giusto adatta per servire ai bisogni coloniali degli ebrei (...) Dovremo sforzarci di espellere le popolazioni povere (palestinesi, n.d.a), cercando per loro un lavoro nei paesi di transito e negando loro lavoro nel nostro paese. Il processo di espropriazione e trasferimento dei poveri deve essere realizzato con discrezione e circospezione...

Mazzini si rivolterebbe nella tomba sapendo che il suo nome viene affiancato a chi ha la paternità ideologica di una politica che, da allora, punta a cancellare il popolo palestinese, la sua storia e la sua cultura a suon di massacri, omicidi mirati, prigionia, muro dell’apartheid, nuovi insediamenti di coloni.

Denunciamo quest’ennesima, sporca operazione di mistificazione e revisionismo storico, soprattutto nell’attuale fase storica: oggi i sostenitori di questo stato razzista vogliono non solo che Israele continui nella sua politica di espulsione e occupazione militare nei confronti dei palestinesi, al fine di creare lo “stato ebraico puro”, ma che rimanga l’unica potenza nucleare in Medioriente in grado di scatenare una nuova, devastante guerra, questa volta contro l’Iran.

BASTA CON LE MENZOGNE DI ISRAELE!
IL SIONISMO E’ UN’IDEOLOGIA COLONIALISTA E RAZZISTA!

Solidali con la Palestina

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