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Palestina: giovedì nuovo incontro al Cairo tra Fatah e Hamas, tra pressioni politiche e controllo dell’informazione

(20 Novembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Palestina: giovedì nuovo incontro al Cairo tra Fatah e Hamas, tra pressioni politiche e controllo dell’informazione

foto: www.radiocittaperta.it

20/11/2011 - Si terrà giovedì prossimo al Cairo l' incontro di riconciliazione fra il presidente dell' Anp e dirigente di al-Fatah Abu Mazen e il leader politico di Hamas, Khaled Meshaal. In una intervista alla emittente Voce della Palestina, l’esponente di al-Fatah Azzam al-Ahmad, ha detto che “l'agenda dell'incontro include i seguenti punti: la riforma dell'Olp; il mantenimento a Gaza di una tacita tregua con Israele; la lotta popolare contro l’ occupazione; le ripercussioni della attuale assenza di una prospettiva politica per la soluzione del conflitto con Israele, le modalità di nuove elezioni presidenziali e politiche nei Territori, fissate per il maggio 2012”. Sulla formazione di un nuovo esecutivo palestinese, in sostituzione del governo presieduto attualmente da Salam Fayyad, fra al-Fatah e Hamas restano a quanto pare alcune divergenze: in principio si tratterà di un governo di esperti ma, secondo al-Ahmad, ancora non è stata affrontata la questione di chi lo presiederà. Hamas da già per scontato che sarà presieduto da una personalità residente a Gaza: cosa che invece non trova conferma fra i collaboratori di Abu Mazen. Il quotidiano israeliano Maariv sostiene intanto che Israele e Stati Uniti stanno esercitando pressioni su Abu Mazen per aver assicurazione che il nuovo esecutivo resterà vincolato alle richieste formulate dal Quartetto: fra queste, il riconoscimento di Israele e degli accordi di Oslo e il “ripudio della violenza”.

La polizia israeliana ha intanto chiuso oggi a Gerusalemme gli studi di una piccola emittente israelo-palestinese, 'Kol ha-Shalom'. Lo ha reso noto il suo direttore, Ran Adelist. La emittente, che trasmette sia sulla modulazione di frequenza (107.2) sia via internet, è nata alcuni anni fa su iniziativa di una organizzazione di Ramallah (Biladi) e di un kibbutz israeliano (Ghivat Haviva). La sua chiusura era stata invocata mesi fa da un deputato del Likud, Dany Danon, secondo cui la radio diffonde contenuti «anti-israeliani». Secondo la polizia, riferisce l’Ansa, l'emittente non dispone dei permessi necessari, cosa che viene recisamente contestata dai suoi responsabili. «La nostra chiusura è solo un tassello di una tendenza crescente da parte del governo israeliano di mettere a tacere le voci indipendenti» ha sostenuto Adelist. Oggi intanto a Tel Aviv si terrà una «Riunione di emergenza per salvare i mass media» indetta da giornalisti dei principali mezzi di comunicazione, che denunciano crescenti ingerenze del governo nelle loro attività.

Radio Città Aperta - Roma

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