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Caporalato?

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Mozione conclusiva del Convegno Nazionale “R/esitenze precarie e Reddito Sociale”

organizzato a Napoli dalla Rete Nazionale per i Diritti ed il Salario

(25 Aprile 2004)

Con l’attiva e partecipata adesione di numerose realtà di lotta dei movimenti dei disoccupati organizzati, del mondo del precariato sociale, del sindacalismo di base, dei centri sociali, di delegazioni provenienti dalla Spagna e dalla Grecia si è svolto, a Napoli, il 24/4, il Convegno Nazionale indetto dalla Rete per i Diritti ed il Salario.

Tutti gli interventi hanno ribadito il carattere permanente e strutturale della disoccupazione e dell’attuale tendenza alla precarizzazione del lavoro e dell’intera vita come il prodotto antisociale dell’attuale fase della globalizzazione e della competizione globale capitalistica.

Non a caso si individua una linea di continuità, un autentico filo nero, tra i vari provvedimenti economici e sociali varati dagli esecutivi finora succedutesi. Dal famigerato Pacchetto Treu all’attuale Legge Biagi – tanto per citare due tra i provvedimenti più noti – si è snodato un attacco, senza precedenti, contro le condizioni di vita e di lavoro dei ceti popolari e proletari e si è puntato alla deregolamentazione selvaggia di ciò che resta delle relazioni e dei diritti politici e sociali.

Da qualche tempo, però, al Nord come al Sud del paese è in atto un processo di autorganizzazione, di vertenzialità e di lotte le quali, seppur con modalità di esemplificazione diverse tra loro, iniziano ad impattare con il quadro politico dominante ed esprimere una volontà di ribellarsi all’insopportabilità di una condizione di vita di un modello societario liberista ed autoritario.

Questo processo, incontratosi per la prima volta in piazza nella Manifestazione Nazionale del 22 Novembre scorso a Roma, è oramai generalizzato nelle principali aree metropolitane dove sta dando vita ad alcune interessanti esperienze di organizzazione, di mobilitazione e di radicamento.

Da questo punto di vista la costruzione di una Rete degli Sportelli nei quartieri, nei luoghi di studio e d’incontro può rappresentare un ulteriore volano per una maggiore incisività e stimoli aggregativi dentro la composizione di classe e le dinamiche del conflitto. La stessa vicenda delle Leggi Regionali sul Reddito (alcune delle quali in via di formalizzazione come in Lombardia) viene assunta come obiettivo da conquistare con un percorso conflittuale e da imporre alle istituzioni rompendo inaccettabili vincoli compatibilistici e di bilancio. E’ forte, quindi, la critica alla Legge Regionale approvata in Campania la quale, nelle forme e nei contenuti, si configura come un mero assegno di povertà allo scopo di normalizzare, cristallizzare e disciplinare i disoccupati, i precari e le fasce d’indigenza e nuova povertà.

Il Convegno di Napoli assume e rilancia la battaglia politica e la lotta contro l’insieme delle politiche di privatizzazione dei servizi pubblici, per la difesa e l’estensione dei diritti sociali in particolare quelli che dovrebbero riguardare le nuove tipologie dello sfruttamento e dell’alienazione. Una battaglia, aperta e dispiegata, per un Reddito/Sociale Garantito vero ed incondizionato, fuori da ogni mistificazione elettoralistica, e rivolto, universalmente, a disoccupati, precari e migranti. Un obiettivo da perseguire, sempre più, in una cornice multinazionale ed europea. Una rinnovata stagione di lotta che deve sapersi incrociare e saldarsi all’enorme platea del precariato per una duratura stabilizzazione normativa e salariale. Una Vertenza Generale in cui i fratelli migranti, da tempo in campo contro la Bossi-Fini ed il complesso delle politiche xenofobe e razziste, siano protagonisti a pieno titolo con i loro problemi ed obiettivi di lotta ed in forme organizzate ed unitarie con l’intero movimento;

Il Convegno di Napoli assume e rilancia le Manifestazioni del Primo Maggio – tra cui l’Euro May Day Parade di Milano, i cortei di Palermo, di Napoli….di Barcellona - dove, a vario titolo ed in forme ricche ed articolate, si rappresenteranno le varie istanze di lotta e di protagonismo sociale;

Il Convegno di Napoli assume e rilancia la lotta per il Ritiro Immediato di tutte le truppe dall’Irak, contro l’aumento delle spese militari ribadendo la parola d’ordine di tante mobilitazioni: Reddito per tutti e guerra per nessuno;

Il Convegno di Napoli saluta, in maniera non formale, la lotta degli operai FIAT di Melfi, denuncia l’ennesimo osceno accordo separato con l’azienda siglato da CISL e UIL e si impegna a rilanciare la propria iniziativa di lotta e di raccordo politico verso l’insieme del mondo del lavoro;

Il Convegno di Napoli denuncia la incalzante campagna di criminalizzazione delle lotte e la repressione scatenata dagli apparati repressivi dello stato contro i movimenti di lotta tra cui l’assurda accusa di Associazione a Delinquere ed Estorsione contro 62 compagni e militanti del movimento dei disoccupati e del movimento no global;

Il Convegno rilancia la battaglia per il Reddito/Salario Garantito a partire dalle vertenze già in atto e costruendo, per il prossimo autunno, una nuova scadenza di mobilitazione nazionale a Roma.

Nel contempo, in ogni territorio, come già sta avvenendo in alcune zone, si propone che nella giornata/simbolo (per chi il salario lo riceve e per chi lo reclama) del 27 di ogni mese si dia vita a forme di propaganda e di lotta sul terreno del caro trasporti, dell’aumento dei prezzi, delle tariffe, della sanità e su ogni altra questione inerente la nostra vita e le nostre relazioni.

NAPOLI, 24/4/04

Rete per il Reddito Sociale ed i Diritti

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