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Marchio Marchionne

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(26 Ottobre 2010) Enzo Apicella
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Melfi: La polizia carica i blocchi.

La Fiom indice uno sciopero generale di quattro ore per mercoledì 28 aprile

(26 Aprile 2004)

Tensione altissima alla Fiat di Melfi, dove la polizia ha caricato gli operai che bloccavano l'entrata principale dell'area industriale. I feriti sarebbero almeno una decina. La carica degli agenti dei reparti celeri ha consentito il passaggio di due autobus con un centinaio di dipendenti che intendevano entrare in fabbrica, che si sono avviati verso lo stabilimento Fiat seguiti dalla polizia, dai carabineri e dai manifestanti verso i varchi della fabbrica. "Quello che è successo è un fatto vergognoso", ha dichiarato Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, secondo il quale le forze dell'ordine hanno compiuto un "atto di servilismo" nei confronti dell'azienda.

Per tutta risposta i metalmeccanici della Cgil hanno indetto uno sciopero generale di quattro ore dell'intera categoria, a livello nazionale, per mercoledì 28 aprile.

La vertenza, ricordiamo, riguarda gli orari, i salari e le condizioni di lavoro degli operai della Fiat di Melfi. Venerdì notte azienda e sindacati Fim, Uilm e Fismic hanno raggiunto un accordo per l'apertura di una trattativa. L'accordo però non è stato sottoscritto dalla Fiom Cgil e sono proseguiti i blocchi degli operai davanti allo stabilimento, la cui produzione si è fermata da diversi giorni (paralizzando anche gli altri stabilimenti della Fiat in Italia, da Mirafiori a Pomigliano). Fino a questa mattina, quando sono intervenute le forze di polizia.

I passeggeri dei due autobus hanno raggiunto i cancelli della fabbrica mentre si contavano i feriti dopo la carica. Tra le persone colpite dagli agenti - secondo quanto riferito dai dirigenti della Fiom - vi è anche il coordinatore della segreteria nazionale della Fiom settore auto, Lello Raffo, che è stato colpito in testa e a un braccio. E' rimasto contuso negli scontri anche il vice questore Di Ruocco. La polizia, con un cordone di uomini dei reparti mobili, ha poi bloccato la strada principale di accesso allo stabilimento della Fiat, lunga circa 3 chilometri. Manifestanti e poliziotti e carabinieri stanno discutendo tra loro per commentare quanto accaduto. La situazione, nonostante la tensione sia ancora altissima, sembra tranquilla.

Fiom: un atto gravissimo. Sciopero generale mercoledì

Tensione e indignazione in casa Fiom sono altissime. 'La polizia ha fatto un atto di servilismo nei confronti della Fiat ed è stata filo-diretta dall' azienda'. A dirlo è Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom: 'Qui è successo un fatto vergognoso, picchiando lavoratori che protestavano pacificamente le loro ragioni'. Commenta invece Giorgio Cremaschi, della segreteria nazionale Fiom: 'Siamo di fronte a una situazione sudamericana, dove si manganellano i lavoratori in sciopero. E' una vergogna, un attacco ai diritti e alla Costituzione della Repubblica, ma i metalmeccanici non si piegheranno'.

La Fiom ha dunque indetto uno sciopero generale per il 28 aprile. Di seguito riportiamo il comunicato integrale dei metalmeccanici della Cgil:

"La Segreteria nazionale della Fiom, esprime indignazione e condanna per il brutale intervento delle forze dell’ordine contro il presidio dei lavoratori di Melfi in lotta. Le cariche della polizia sono state assolutamente ingiustificate in quanto il presidio è sempre avvenuto nel pieno e totale rispetto di tutto e di tutti. Anche in queste ore i lavoratori hanno reagito semplicemente con forme di resistenza passiva. Ancora più grave il fatto che l’intervento delle forze dell’ordine avviene in una situazione di pressoché totale consenso dei lavoratori di Melfi verso lo sciopero. In questi giorni ai cambi turno non si è mai verificato alcun episodio che giustificasse minimamente l’intervento delle forze dell’ordine.

L’azione repressiva ha in realtà lo scopo opposto a quello di garantire una fantomatica libertà di lavoro. Essa ha lo scopo di intimidire i lavoratori in lotta e di colpire il diritto costituzionale allo sciopero.
Tale scelta è frutto della gravissima decisione della Fiat e del governo di rispondere con la repressione alle rivendicazioni dei lavoratori di Melfi. Questi lavoratori chiedono di migliorare condizioni di lavoro che non hanno paragoni in Europa per la loro pesantezza. Chiedono di perequare le loro paghe agli altri lavoratori del gruppo Fiat e di uscire dal regime delle gabbie salariali. Chiedono la fine di un brutale sistema di governo della organizzazione del lavoro, che in questi anni ha portato a 9.000 provvedimenti disciplinari su 5.000 dipendenti dell’azienda. A queste sacrosante rivendicazioni la Fiat ha risposto con la chiusura più totale, con la richiesta di sconfessione e di condanna della lotta, con minacce e intimidazioni. Il governo, invece che svolgere un ruolo di moderazione e mediazione rispetto al gravissimo comportamento dell’azienda, ha scelto di cavalcarne le spinte più oltranziste.

Quello in atto a Melfi si configura quindi come un gravissimo attacco ai diritti dei lavoratori, allo stesso principio costituzionale che garantisce la libertà sindacale.

La Fiom chiede la cessazione degli interventi repressivi e l’apertura di un negoziato tra le parti, che veda presenti e protagonisti i rappresentanti dei lavoratori di Melfi. Solo un negoziato vero, che registri la disponibilità dell’azienda a trattare sulle richieste dei lavoratori, può permettere di affrontare positivamente la vertenza.

Per affermare questo principio, per solidarietà e sostegno alla lotta dei lavoratori di Melfi, per affermare i diritti fondamentali dei lavoratori, la segreteria nazionale della Fiom proclama per mercoledì 28 aprile, 4 ore di sciopero per tutti i metalmeccanici su tutto il territorio nazionale. Durante lo sciopero le organizzazioni territoriali della Fiom promuoveranno manifestazioni e presidi in ogni provincia. Lo sciopero proclamato per martedì 27 per gli stabilimenti Fiat confluisce nello sciopero generale della categoria. Fermate e assemblee saranno realizzate in questi due giorni per rispondere all’attacco repressivo e per organizzare la mobilitazione del 28.

La Fiom invita le proprie strutture ad organizzare la solidarietà e la presenza nei prossimi giorni, a fianco dei lavoratori di Melfi che continuano la lotta. Verrà lanciata una sottoscrizione di solidarietà.
La Segreteria nazionale delle Fiom chiede a tutta la società civile e ai movimenti democratici di esprimere solidarietà ai lavoratori in lotta. Chiede alle forze politiche e alle istituzioni, iniziative per fermare il brutale tentativo della Fiat di negare le libertà sindacali e affinchè si ricostruiscano le condizioni per un vero negoziato".


(26 aprile 2004)

Rassegna Sindacale

Fonte

  • fonte: http://www.rassegna.it/2004/vertenze/articoli/melfi4.htm

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