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(4 Febbraio 2011) Enzo Apicella
La rivolta in Egitto infiamma il mondo arabo

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    Comunicato internazionale libertario di solidarietà con la lotta popolare egiziana

    (29 Novembre 2011)

    Il fine settimana del 19-20 novembre ha visto una nuova ondata di protesta di massa in tutto Egitto a causa della violenza sistematica del Consiglio Supremo delle forze armate (CSFA) contro le masse egiziane. La gente è stanca del comportamento dittatoriale del CSFA, dell'uso della forza estrema contro i manifestanti, dei tribunali militari che in 10 mesi hanno mandato 12.000 compagni e compagne a marcire nelle carceri, della censura, della tortura, rapimenti e perfino dell'eliminazione fisica selettiva di attivisti. La gente è stanca del fatto che il consiglio militare continua a dirottare la rivoluzione, per mantenere la vecchia dittatura con altri mezzi. La gente è stanca del settarismo che il CSFA genera per distogliere ldei a nostra attenzione dalla vera lotta per la giustizia, per l'uguaglianza, per la libertà.

    L'imperialismo ha decretato una "transizione ordinata" alla democrazia in Egitto. L'esercito si è dimostrato obbediente nel rendere effettivo questo disegno. Il popolo egiziano esige la fine della dittatura e lo sradicamento di ogni vestigia dell'odiato regime di Mubarak. La gente in Egitto vuole sentire, finalmente, che il paese è gestito da loro, per loro.

    Gli anarchici in Egitto, e con loro il movimento internazionale di solidarietà con i rivoluzionari libertari, danno il loro incondizionato sostegno alla giusta lotta del popolo egiziano perché esso continui la rivoluzione, e deplorano il massacro dei manifestanti, che dimostra che il CSFA non è diverso da Mubarak in alcun modo.

    A differenza di altri settori che ancora nutrono illusioni sulla democrazia borghese, noi crediamo che la democrazia e lo Stato siano incompatibili. La vera democrazia si è vista quando il popolo egiziano ha formato dei comitati popolari che hanno gestito le proprie comunità, le proprie città, le proprie attività, dal basso verso l'alto. Noi facciamo appello perché questi comitati popolari si potenzino, perché il paese venga decentralizzato, perché ogni singola posizione politica sia revocabile da parte dei comitati qualora i detentori non eseguano il mandato popolare.

    Crediamo inoltre che le aspirazioni alla democrazia siano incompatibili con il sistema capitalista, che si basa sul controllo da parte dell'elite dell'economia e dei mezzi di vita, condannando alla morte per fame ogni giorno ben 25.000 esseri umani. La vera democrazia è possibile solo quando l'intera società gestisce democraticamente l'economia e l'industria di una nazione. Perché questo sia possibile, è necessaria la proprietà collettiva della terra e delle industrie nonché la loro gestione diretta da parte degli operai e dei contadini stessi. Finché i pochi continuino a controllare la ricchezza del mondo, i pochi avranno sempre il potere sulla maggioranza. Il mercato libero è solo una forma più sottile della dittatura.

    Facciamo appello, dunque, perché i sindacati e i lavoratori svolgano un ruolo di guida nella lotta attuale, perché vengano occupati i luoghi di lavoro, perché questi vengano trasformati in cooperative dei lavoratori e perché si prepari la completa autogestione dell'economia egiziana.

    La crisi in Egitto non si risolverà con delle soluzioni tiepide e incerte. Serve l'impegno della gioventù, delle donne, della classe lavoratrice perché si poss sradicare ogni germe di tirannia e violenza nel nostro paese: il sistema capitalista e lo Stato. Uniamoci tutti e tutte sotto la bandiera della lotta contro il governo militare, ma difendiamo l'alternativa rivoluzionaria e libertaria per le masse egiziane.

    25 novembre 2011

    Movimento Socialista Libertario (Egitto)
    Federazione dei Comunisti Anarchici (Italia)
    Organisation Socialiste Libertaire (Svizzera)
    Workers Solidarity Movement (Irlanda)
    Zabalaza Anarchist Communist Front (Sud Africa)
    Workers Solidarity Alliance (USA)
    Confederación Sindical Solidaridad Obrera (Spagna)
    Grupo Libertario Vía Libre (Colombia)
    Centro de Investigación Libertaria y Educación Popular (Colombia)
    Instituto de Ciencias Económicas y de la Autogestión (Spagna)
    Federación Comunista Libertaria (Cile)
    Revista Política y Sociedad (Cile)
    Common Struggle - Libertarian Communist Federation (USA)
    Unión Socialista Libertaria (Perù)
    Common Cause (Canada)
    Confederación General del Trabajo (Spagna)
    Coordination des Groupe Anarchistes (Francia)
    Melbourne Anarchist Communist Group (Australia)
    Libertære Socialister (Danimarca)
    Motmakt (Norvegia)

    Fonte

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