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Istat: cresce ancora il costo della vita, mentre i salari restano al palo

(29 Novembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Istat: cresce ancora il costo della vita, mentre i salari restano al palo

foto: www.radiocittaperta.it

29/11/2011 - I grafici che l’ISTAT pubblica sul suo sito parlano piu’ di tante parole: dicono che la forbice tra l'aumento delle retribuzioni contrattuali orarie e il livello d'inflazione è la piu’ ampia almeno dal 1997. Nel mese di ottobre l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie registra infatti “una variazione nulla rispetto al mese precedente e un incremento dell'1,7% rispetto a ottobre 2010” spiega l’Istituto di Statistica. La differenza con il livello d'inflazione (+3,4%), tocca un divario pari a 1,7 punti percentuali, che lascia dunque i salari al palo rispetto al costo della vita. Nella media del periodo gennaio-ottobre 2011, aggiunge la nota, l'indice è cresciuto dell'1,8% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.

Con riferimento ai principali macrosettori – precisa l’Istat - a ottobre le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale dell'1,9% per i dipendenti del settore privato e dello 0,6% per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a ottobre presentano gli incrementi maggiori rispetto allo stesso mese dell'anno precedente sono: militari-difesa (+3,7%), forze dell'ordine (+3,5%), gomma, plastica e lavorazioni minerali non metalliferi e attività dei vigili del fuoco (per entrambi +3,1%). Si registrano, invece, variazioni nulle per ministeri, scuola, regioni e autonomie locali e servizio sanitario nazionale. Nel mese di ottobre, nessun accordo in attesa di rinnovo, tra quelli monitorati dall'indagine, è stato siglato. Alla fine di ottobre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 33,1% nel totale dell'economia e del 12,9% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è, in media, di 22,4 mesi nel totale e di 23,4 mesi nell'insieme dei settori privati.

Alla fine di ottobre risultano in vigore 47 contratti di lavoro, che regolano il trattamento economico di circa 8,7 milioni di dipendenti. A questi corrisponde il 61,7% del monte retributivo complessivo. I contratti in attesa di rinnovo sono 31, di cui 16 appartenenti alla pubblica amministrazione, relativi a circa 4,3 milioni di dipendenti. RCA News [MP

Radio Città Aperta - Roma

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