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Libia. Il silenzio della voce del padrone

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(5 Ottobre 2011) Enzo Apicella

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    Colombia. Gli studenti insegano: la lotta paga!

    (30 Novembre 2011)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

    Colombia. Gli studenti insegano: la lotta paga!

    foto: www.caunapoli.org

    In Colombia il movimento studentesco ha ottenuto una vittoria. Parziale, ma importante.
    Ce l'avete presente la Colombia? Quella del record dei sindacalisti uccisi, quella dei paramilitari legati a doppio filo alle più alte cariche del governo; quella del Plan Colombia, miliardi e miliardi di dollari con cui l'imperialismo statunitense inonda Bogotà per cercare di arrestare la guerriglia e i movimenti sociali. Ebbene, proprio lì, in quello che molti definiscono regime narco-fascista, il movimento studentesco è riuscito a costringere il governo a ritirare la riforma dell'università.

    È una notizia che deve riempire di speranza. In un paese in cui gli spazi per l'opposizione politica alle ricette del grande capitale sono ristrettissimi, in cui molti davano per dispersi i movimenti sociali nei centri urbani, si è vinta una battaglia.
    La lotta non era semplicemente sull'approvazione o meno di una riforma del sistema universitario:

    “Perdere le università equivale a perdere uno degli ultimi spazi della resistenza. La sinistra è cosciente di ciò e lo è anche lo Stato. Non si tratta – come dicono ingenuamente alcuni radicali da salotto – di una semplice lotta per più o meno fondi per l'istruzione superiore. Si tratta di un'offensiva strategica che i potenti hanno intrapreso, tra le altre ragioni, per eliminare uno dei settori più attivi e critici dell'opposizione negli ultimi cinquant'anni, il Movimento Studentesco.

    […] Oggi la lezione l'hanno data i giovani e le aule sono state le strade: una cattedra di disobbedienza alla tirannia. Gli studanti insegnano e istruiscono, mostrano il cammino. Hanno obbligato l'oligarchia a prendere una lezione di rispetto nei confronti della furia del popolo […].” (tratto da: Colombia.Los estudiantes enseñan: un año de insurrección universitaria)

    Per comprendere il significato del successo si può riprendere un passaggio di un comunicato dell'ELN (Ejercito de Liberaciòn Nacional, una delle formazioni guerrigliere, assieme alle FARC, che operano sul territorio colombiano):

    “Gli studenti, a differenza degli anni precedenti, sono stati capaci di confluire in uno spazio organizzativo nazionale, in alcuni punti di base per una piattaforma ed in un'agenda. Questi aspetti hanno contribuito alla forza ed alla simpatia che il movimento ha conquistato nella sua lotta contro la riforma universitaria del governo e per un'istruzione pubblica e di qualità.
    Senza dubbio, il solo fatto che il governo si è visto obbligato ad arretrare, anche se fosse solo per il momento, sul progetto presentato al Congresso, è un trionfo cui va dato risalto, considerato che non si conseguiva da molti anni.”


    La vittoria è arrivata dopo mesi di mobilitazioni, cortei, scontri di piazza, blocco delle attività universitarie. Ma il movimento non si è fermato. Forse il più bel segnale è stato dato il 24 novembre. A ritiro del progetto di riforma già acquisito, gli studenti e le studentesse colombiane sono scesi di nuovo in strada per esprimere solidarietà al movimento studentesco cileno e a quelli sudamericani. Un bel modo di dimostrare che la lotta continua...

    Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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