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Usciamo di casa

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(28 Settembre 2012) Enzo Apicella
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(Lotte operaie nella crisi)

Ex Ascot di Sandrigo (Vicenza). La lotta paga.

Non luogo a procedere per 24 lavoratori accusati di violenza privata per aver difeso il proprio posto di lavoro

(30 Novembre 2011)

Il 15 aprile 2010 Usb insieme ai lavoratori della ASCOT srl che gestiva un impianto di riciclo della plastica per conto di SIT (consociata AIM) organizzò una manifestazione contro i licenziamenti di 24 lavoratori.
L'iniziativa venne condotta con (dalla requisitoria del PM) "..alcune catene e lucchetti applicati a cancelli che bloccavano gli stessi... questo mentre all'interno era in corso una normale attività lavorativa di alcune lavoratrici".. " , allo scopo di compiere una azione sindacale per protestare contro il fatto che 24 lavoratori erano stati lasciati a casa dalla nuova società subentrata alla vecchia; visto che l'azione sindacale "è stata di durata limitata, dalle ore 10 alle ore 13 e che i dirigenti hanno potuto entrare ed uscire mentre alcuni camion di conferimento rifiuti erano bloccati sia all'interno che all'esterno della ditta" .."visto il fatto che non ci sono stati danni a persone e cose, che i carabinieri intervenuti hanno controllato la situazione rimuovendo catene e lucchetti, non paiono ravvisabili gli estremi di reato di violenza privata ne di interruzione di pubblico servizio" con queste motivazioni la PM Dal Martello chiede l'archiviazione della denuncia. Archiviazione accolta dal tribunale giudice Giuffrida.
Per comprendere bene la situazione ecco come la stampa riportò la vicenda:

"Protesta alla Ascot sono 24 gli operai senza occupazione. I dipendenti della cooperativa licenziati dopo il periodo di prova

Mattina di protesta ieri a Sandrigo: davanti alla ditta Sit in zona industriale e adibita al riciclaggio e alla selezione della plastica, hanno manifestato gli operai recentemente licenziati, sostenuti dall'Rdb sindacato di base.
Fino allo scorso dicembre in questo impianto, braccio operativo dell'Aim lavoravano 36 persone della Cooperativa Mag Europe, con alle spalle quattro anni minimi di esperienza nel settore. «Alla fine del 2009 la Sit decise di cambiare partner - ha affermato il rappresentane del sindacato USB, Roberto Galvanin - scegliendo la Ascot come nuova Cooperativa. Dal cambio gestione fino al 15 marzo gli operai non hanno più lavorato e in quella data furono chiamati a sostenere un mese di prova prima della vera e propria riassunzione sotto la ditta Ascot».
Ora il mese sta per scadere e durante questi trenta giorni sono stati lasciati a casa ben 24 dipendenti. «Potevano andare a lavoro solo quando venivano chiamati - ha proseguito Galvanin - con uno stipendio di quattro euro all'ora e le attrezzature e l'abbigliamento necessari a proprio carico».
I manifestanti hanno sostenuto che l'unica motivazione per il loro licenziamento è stata il non aver superato il periodo di prova. La direzione della Sit si è giustificata affermando che sono stati fatti controlli sulla produzione: per la ditta, i nuovi assunti producono di più dimostrando anche una maggiore competenza. «Ora noi non ci fermeremo - ha concluso Galvanin - continueremo a manifestare per poter ridare il posto a chi è stato tolto». M.B gdv del 16 aprile 2010"


La vertenza ebbe una conclusione positiva; parte del personale venne riassunto alla ASCOT altri presso il Centro riciclo di Monselice grestito dalla stessa società, altri asssunti da altre società del settore.
Questa lotta ci insegna che la determinazione dei lavoratori a volte paga oltre che nel raggiungere risultati concreti anche sul piano del diritto giuridico.
Lo diciamo oggi in presenza di una crisi che vede migliaia di lavoratori licenziati.
L'archiviazione riconosce che gli operai che hanno fatto questo tipo di lotta non sono delinquenti ma titolari di un diritto.
Bisogna osare perchè il diritto al lavoro e al reddito è un diritto primario che arriva prima del profitto economico e del rispetto "burocratico" delle leggi vigenti.

Raniero Germano
usb vicenza

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