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(20 Aprile 2004)
Il segretario generale della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione relativa alla situazione che si è creata nel sito di San Nicola di Melfi (Potenza).
“A Melfi, le lavoratrici e i lavoratori sono in sciopero per affermare migliori condizioni di lavoro e per richiedere la riapertura di un confronto nazionale sulle prospettive della Fiat in Italia.”
“La reazione della Fiat è la solita, quella della chiusura ad ogni confronto e di scelte antisindacali come il ripetersi dei provvedimenti di ‘messa in libertà’ delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti dalle azioni di sciopero delle aziende terziarizzate nel sito Fiat, come accaduto in questi giorni per Arvil e Magneti Marelli.”
“Continua in questo modo la politica che la Fiat ha perseguito nel corso di questi anni e che ha portato all’attuale situazioni di crisi.”
“Noi appoggiamo la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici di Melfi ai quali esprimiamo tutta la nostra più ampia solidarietà in questo grave momento di crisi perché le loro lotte sono l’espressione più corretta e vera per riaffermare la giustizia nel mondo del lavoro.”
“Ci auguriamo che la Fiat sia in grado di comprendere che non si può rispondere a queste richieste solo con i provvedimenti disciplinari, come ha sinora fatto.”
Roma, 19 aprile 2004
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
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