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(10 Luglio 2012) Enzo Apicella

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Pisa:questura e dirigenze sindacali unite contro il dissenso dei lavoratori

(12 Dicembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it

Oggi si è consumato a Pisa l'ennesimo atto di repressione nei confronti di qualunque forma di dissenso dalle litanie istituzionali che vengono ripetute quotidianamente da ogni organo di stampa e per voce di ogni esponente del centrodestra, del centrosinistra e delle segreterie dei sindacati padronali e concertativi.

La polizia è stata schierata sul lungarno mediceo per impedire ad un centinaio di lavoratori della sinistra Fiom e Fiom Piaggio, del Cobas e altri senza appartenenza sindacale di raggiungere piazza Mazzini, luogo del comizio congiunto di Cgil Cisl Uil e Ugl. Dopo essere stati costretti a raggiungere piazza Mazzini per vie secondarie e alla spicciolata, i lavoratori sono stati nuovamente bloccati e spintonati dalla polizia davanti alla prefettura. La Polizia ha di fatto agito da servizio di sicurezza, garante della sacralità e della inutilità dei comizi di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. I burocrati di questi sindacati si riempiono la bocca parlando di unità finalmente raggiunta, ma l'unica unità che gli interessa è quella delle loro segreterie nella ricostruzione della concertazione unitaria e subalterna agli interessi di confindustria e delle banche. Questo stesso sciopericchio di tre ore non aveva altro fine che quello di ricollocare Cgil, Cisl,Uil e Ugl nel ruolo di referenti istituzionali dei padroni.
Come Partito comunista dei lavoratori eravamo in piazza a fianco di quei lavoratori e quelle lavoratrici che scioperando hanno detto no non solo alla manovra Monti, ma anche alla logica perversa che porta i sindacati confederali ad indire uno sciopero di tre ore che non ha alcun effetto sulla manovra stessa e che serve solamente alle loro burocrazie come dote da portare al tavolo della concertazione. Per questo continueremo a lavorare in ogni lotta ed in ogni vertenza perchè si costruisca un vero sciopero generale polungato sino al ritiro della manovra.

La repressione subita oggi dai lavoratori scioperanti si colloca in perfetta continuità con il clima pesante che l' amministrazione comunale attraverso la polizia municipale ha creato in città contro il legittimo diritto di espressione e l' agibilità politica dei vari settori di movimento. In particolare da settimane viene leso il diritto di propaganda politica attraverso i volantinaggi o l' ingresso alla assemblee comunali. Ne hanno fatto le spese l' associazione Italia Cuba e Rebeldia, ma anche il PCL al quale è stato impedito un volantinaggio contro la manovra Monti.

PC Lavoratori sez. Pisa
PC Lavoratori coordinamento della Toscana

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