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La Fiom e la Fiat

La Fiom e la Fiat

(29 Dicembre 2010) Enzo Apicella
La Cgil attacca la Fiom per essersi opposta al ricatto di Marchionne

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    Le picconate di Monti e Marchionne

    (14 Dicembre 2011)

    L'anno che si sta chiudendo è stato un anno orribile per tutti noi. Le singole mazzate che ci hanno scaraventato addosso vanno considerate come un disegno unico. Il ricatto del Piano Marchionne (oggi firmato da tutti i sindacati gialli filopadronali), le manovre estive ed autunnali del governo Pdl-Lega, l'ultima, in ordine di tempo, del governo Monti hanno lo stesso criminale significato complessivo: il furto ulteriore di reddito e salario, la riduzione dei diritti e dei servizi, l'allungamento della vita lavorativa.
    Se guardiamo ai comportamenti effettivi dei diversi soggetti protagonisti dell'attacco che ci viene mosso, non riusciamo proprio a trovare differenze fra l'azione di Marchionne, di Confindustria, governo ed opposizione, sindacati dalla penna facile che hanno firmato ogni proposta della controparte.

    Il programma del “nuovo” governo, che chiamano “tecnico” si racchiude per noi, per i “molti”in una sola parola “sacrifici” Sacrifici per continuare a mantenere i privilegi di “pochi”!

    Col governo Monti siamo giunti al capolinea di tre decenni di sottrazione della ricchezza che produciamo ogni giorno, di arretramento nei diritti e nella possibilità (sia pure parziale) di decidere
    della nostra vita.
    Vent'anni di concertazione e di delega ci hanno tolto progressivamente quella forza, quel livello di vita, quei diritti, quei servizi che altri prima di noi hanno strappato con più di dieci anni di lotte ininterrotte. Ora in pochi mesi molti di noi scoprono di essere precipitati in un “mondo nuovo”, in un incubo dove non ci sono più certezze, non solo per il futuro ma nemmeno per il presente.
    Ritorneremo a spiegare nei particolari cosa cambierà per noi dopo il “nuovo” contratto del “gruppo Fiat” (Pomigliano esteso a più di 80.000 dipendenti) e cosa significheranno le manovre Bossi-Berlusconi-Monti. Ora è importante cogliere subito il cambiamento generale che hanno imposto alle nostre vite.

    Un cambiamento che significa una sola cosa: siamo obbligati a resistere, a lottare, a trovare tutti gli alleati possibili che vivono la nostra stessa situazione. Nessuno lo farà al posto nostro!

    Il primo appuntamento, la prima scadenza che abbiamo davanti è per il 15 febbraio prossimo, quando scade la Cassa integrazione straordinaria. Che succederà dopo? Non ci sono progetti, oggi vediamo solamente un rimpallo di responsabilità tra Fiat e Regione.

    Il programma del governo di “unità nazionale”, di Confindustria e di Monti è fin troppo chiaro!
    Quale dev'essere il nostro programma?
    Intanto dobbiamo capire che senza forza non abbiamo né presente né futuro. Dobbiamo riconquistare la capacità di resistere, di lottare, di unirci e organizzarci.

    CONTRO LA RIDUZIONE DEL POTERE D'ACQUISTO, LA CASSA INTEGRAZIONE, LA PRECARIETA' E LA DISOCCUPAZIONE:
    VOGLIAMO IL DIRITTO AD UN SALARIO E AD UN REDDITO CHE CI CONSENTA UNA VITA DEGNA

    CONTRO LA GIUNGLA DEI CONTRATTI (ORAMAI ANCHE INDIVIDUALI) CHE SERVONO SOLO A DIVIDERCI E A INDEBOLIRCI:
    VOGLIAMO UN CONTRATTO CON GARANZIE DI BASE COMUNE A TUTTI I LAVORI E A TUTTI I LAVORATORI

    CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE E IL TAGLIO DEI SERVIZI:
    VOGLIAMO L'ACCESSO AI SERVIZI DI BASE PER TUTTI

    ORA BASTA! SU LA TESTA!

    Il volantino lo potete scaricare da:http://www.conflittimetropolitani.org/media/kunena/attachments/48/13-12-2011-Volantino-r.pdf

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