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Emergenza ceneri...

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(17 Aprile 2010) Enzo Apicella
La nuvola di ceneri del vulcano Eyjafjallajokull arriva sull'Italia. A Roma manifestazione in solidarietà a Emergency

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Tutti in piazza per la pace e la solidarietà col popolo iracheno!

Il vero ricatto è quello del governo berlusconi! Il vero terrorismo è quello imperialista!

(27 Aprile 2004)

Con l’ultimo comunicato i guerriglieri iracheni che tengono prigionieri gli italiani Salvatore Stefio, Umberto Cupertino e Maurizio Agliana:

- prendendo atto che il governo Berlusconi è a tal punto asservito a Bush da essere privo di ogni autorevolezza e autonomia decisionale;

- denunciando che esso “non ha preso alcuna iniziativa per cercare di liberare gli ostaggi”;

si rivolgono direttamente al popolo italiano affinché, in aperto dissenso col proprio governo, esprima un gesto tangibile di solidarietà con la lotta di liberazione del popolo iracheno “e quella di tutti gli uomini liberi del mondo” per il ritiro immediato delle truppe d’occupazione italiane.

Questa lucida posizione politica è stata irresponsabilmente bollata dallo sgangherato schieramento bipolare: “inaccettabile ricatto” e “indegna provocazione di un manipolo di volgari terroristi”.

Questi politicanti, che un giorno si e uno no si fregiano di essere antifascisti, dimenticano che anche la Resistenza italiana è dovuta ricorrere alla cattura dei nemici per scambiarli coi partigiani prigionieri.

L’atteggiamento di questo redivivo e ipocrita “fronte della fermezza” è di una inaudita gravità politica e morale:

- disprezza palesemente la volontà del popolo italiano che a più riprese ha manifestato la sua volontà di pace;
- suona come una cinica condanna a morte dei prigionieri;
- calpesta brutalmente i sentimenti dei familiari dei sequestrati.

L’unico ricatto che abbiamo di fronte è in realtà proprio quello di questo nostrano “fronte della fermezza”, la cui sfrontata sordità verso la legittima lotta del popolo iracheno (che sembra mutuata dai proclami isterici dell’imperatore in pectore G.W. Bush) è una pistola puntata sulla tempia del movimento per la pace, che non da oggi si oppone alla guerra imperialista.

E’ urgente respingere il terrorismo psicologico del regime bipolare asservito ai dettami nordamericani e manifestare subito per chiedere il ritiro dei soldati italiani e porre fine alla sanguinaria occupazione dell’Iraq.

Visto il servilismo di questo Esecutivo imbelle è un bene che la parola passi ora ai cittadini italiani. Di fronte alla scelta tra la pace e la guerra, tra la vita degli italiani catturati e quella del governo Berlusconi essi non esiteranno a fare la cosa giusta: “che muoia Berlusconi e tutti i filistei” con l’elmetto!

Se la pace è meglio della guerra, la causa del popolo iracheno è mille volte più preziosa della sorte di questo governo che si tiene a galla grazie ad uno Stato di polizia le cui armi principali sono la repressione sistematica e illegale del dissenso, l’imbavagliamento e la censura dei mezzi di informazione.

Per quanto ci riguarda non abbiamo dubbi di sorta: saremo in tutte le manifestazioni contro la guerra, a partire da quella che si svolgerà a Roma giovedì 29 aprile promossa dai familiari dei prigionieri, i cui scopi umanitari possono e debbono sposarsi non solo con l’anelito alla pace ma con la solidarietà alla Resistenza irachena che si batte per affermare i sacrosanti diritti del martoriato popolo dell’Iraq.

Fuori le truppe imperialiste dall’Iraq!
Solidarietà con la Resistenza Irachena!
Autodeterminazione e libertà per tutti i popoli oppressi!


27 aprile 2004

Campo Antimperialista

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