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L'Italia tripudia la guerra

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(5 Novembre 2010) Enzo Apicella

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Sulla manifestazione dei familiari degli ostaggi

e sulla delegazione pacifista in Iraq

(1 Maggio 2004)

Ieri si è svolta a Roma la manifestazione (alla quale abbiamo aderito) indetta dai familiari dei tre italiani in mano alla Resistenza irachena. Nonostante i goffi tentativi del governo di snaturare la manifestazione essa ha avuto un segno inequivocabile: no alla guerra, ritiro immediato delle truppe d’occupazione, solidarietà con la Resistenza irachena.

Durante questa manifestazione il Campo Antimperialista è stato contattato telefonicamente dal portavoce dell’Alleanza Patriottica Irachena, Abduljabar Al-kubaisy, che come tutti sanno si sta impegnando affinché i tre italiani prigionieri siano rilasciati al più presto.

Al-kubaisy ha affermato che per il buon esito di questa vicenda sarebbe opportuno che una delegazione di esponenti di spicco del movimento italiano contro la guerra, pacifisti e antimperialisti, si rechi a Bagdad per prendere in consegna Umberto Cupertino, Salvatore Stefio e Maurizio Agliana.

Egli ha infatti sottolineato che i tre non potranno essere consegnati a rappresentanti che siano, direttamente o indirettamente, riferibili o collegabili al governo italiano - che oltre a essere forza belligerante e occupante dell’Iraq, per bocca del primo Ministro Silvio Berlusconi, ha irresponsabilmente reiterato non solo la sua volontà di ubbidire alle direttive di G.W. Bush, ma anche di mantenere le truppe italiane in Iraq oltre il 30 giugno.

Non appena ricevuta questa notizia, certi dell’autorevolezza del fratello Al-kubaisy, abbiamo provveduto a dare questa importantissima notizia ai parenti dei tre italiani prigionieri ed ai mezzi di comunicazione presenti alla manifestazione.
Grazie all’impegno dei compagni Disobbedienti si è subito svolto presso la sede della CGIL un incontro con gli esponenti del Forum contro la Guerra.

La delegazione del Campo Antimperialista perorando la proposta giunta dall’Iraq, ha spiegato che tutto il movimento contro la guerra, a prescindere dalle sue divisioni, assumendosi le proprie responsabilità, avrebbe dovuto (come chiaramente specificato da Al-kubaisy) indicare entro la notte i nomi di coloro disposti a recarsi a Bagdad per prendere in consegna i tre prigionieri italiani.

Dopo circa un’ora di riunione a porte chiuse il Forum contro la Guerra adotta una laconica posizione: non indica alcun nome proprio ma soltanto una disponibilità genrica, per altro condizionata alla verifica della attendibilità della richiesta di cui eravamo latori.

Tuttavia già nella tarda serata di ieri esponenti di altissimo livello e prestigio del movimento contro la guerra, ci contattavano per segnalarci la loro disponibilità a far parte della delegazione indipendente.

Così, data la richiesta stringente giunta da Bagdad di comunicare nell’arco della notte i nomi della delegazione, noi abbiamo ritenuto doveroso -proprio allo scopo di non perdere tempo prezioso e di dare un forte segnale di disponibilità alla Resistenza irachena- di comunicare a Bagdad i nomi di coloro che hanno accettato di far parte della delegazione indipendente.

In tanti ci chiedono perché siamo così determinati a dare il nostro modesto contributo affinché i tre prigionieri italiani tornino a casa. Lo facciamo per le ragioni opposte a quelle di certi ambienti guerrafondai (non solo italiani), i quali sperano che questa dolorosa vicenda si concluda tragicamente per giustificare la loro aggressione all’Iraq, trovare un alibi per mantenere le loro truppe d’occupazione e alimentare la caccia alle streghe antiterrorista.

Siamo certi che i guerriglieri iracheni hanno compreso che l’eventuale rilascio dei tre prigionieri ad una delegazione indipendente sarebbe una sconfitta letale per il governo Berlusconi e quindi una vittoria della Resistenza non solo irachena, ma anche italiana e internazionale.

Fuori le truppe imperialiste dall’Iraq!
Solidarietà con la Resistenza Irachena!
Autodeterminazione e libertà per tutti i popoli oppressi!


Assisi, 30 aprile, ore 17,00

Campo Antimperialista

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