">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Zuccotti Park

Zuccotti Park

(16 Novembre 2011) Enzo Apicella
New York. Il sindaco Bloomberg ordina: via da Wall Street. Sgomberato Zuccotti Park. 200 arresti

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Lotte operaie nella crisi)

3 gennaio 2012 - le notizie di oggi di radio citta' aperta

(3 Gennaio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Servirail: bloccato treno a Messina. A Milano i lavoratori ancora sulla torre

Venti ex lavoratori della Servirail, la società che si occupava dei servizi cuccette e che sono stati licenziati dopo i tagli di alcuni vagoni a lunga percorrenza, hanno bloccato nel tardo pomeriggio di ieri nella stazione centrale di Messina il treno Intercity arrivato da Roma. Alcuni convogli del treno si sarebbero dovuti dividere per andare a Siracusa, mentre gli altri avrebbero dovuto continuare la loro strada verso Palermo. La protesta dei lavoratori sarà ad oltranza. E' intervenuta la polizia. Intanto, in mancanza di una soluzione per tutti gli 800 e più lavoratori licenziati in tutta Italia, continua la protesta e il presidio alla Stazione di Milano. «Non demordiamo, l'accordo non va assolutamente»: così, mentre scoppia la polemica tra sindacati sull'intesa in Regione per la ricollocazione di 152 lavoratori lombardi ex Wagon Lits, i lavoratori sulla torre e quelli in presidio al binario 21 in stazione Centrale, hanno ribadito il proprio no alla soluzione parziale e incompleta prospettata da Cisl e Uil e istituzioni locali. Ed hanno quindi deciso di rimanere accampati dentro la Stazione Centrale di Milano, mentre i loro 3 colleghi rimangono arrampicati a 40 metri d'altezza, sulla torre faro, dalla quale non sono scesi nè a Natale nè a Capodanno. Di pari passo con la protesta continua anche la raccolta firme e ad oggi sono oltre 5mila quelle raccolte nel solo scalo milanese, 30mila in tutta Italia. I lavoratori che si alternano al desk allestito all'ultimo binario raccontano che a fermarsi a firmare sono soprattutto gli utenti del servizio, «ma anche tanti colleghi e cittadini che sono venuti al corrente della situazione».

Fincantieri: secondo giorno di sciopero a Palermo

Non si ferma la protesta degli operai della Fincantieri di Palermo. Dopo la giornata di mobilitazione di ieri, oggi gli operai si sono nuovamente riuniti in assemblea davanti al cantiere navale. Le tute blu scioperano contro il piano aziendale che prevede, solo nel capoluogo siciliano, 140 esuberi. Ieri il corteo di lavoratori aveva percorso le strade di Palermo, passando davanti alla Prefettura, e arrivando sino alla Stazione Centrale, dove per un'ora aveva bloccato il traffico ferroviario. "Fincantieri ha raggiunto un accordo separato con Cisl Uil, Ugl e Cisal, accordandosi per 140 esuberi che costituiscono un punto di partenza - spiega il delegato Fiom Giuseppe Pirrotta -. Tutti i lavoratori hanno detto no a questo accordo perché è nato senza la loro partecipazione. Dietro ogni esubero c'è una famiglia, figli, bambini da mandare a scuola. Loro non possono con una firma cancellare una vita".

Arriva la tassa sui migranti

Inizia male il 2012 per gli immigrati. Dal 30 gennaio prossimo, infatti, grazie a un provvedimento del governo Berlusconi, entrerà vigore una norma, firmata a ottobre 2011 dagli allora ministri dell'Interno Roberto Maroni e dell'Economia Giulio Tremonti, che impone a tutti i migranti di pagare una cospicua tassa per poter chiedere o rinnovare il permesso di soggiorno. Una novità già bollata come ingiusta, odiosa e incomprensibile dalle associazioni di tutela dei migranti. L'importo di quello che si chiama “contributo per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno” varia in base alla durata del permesso: 80 euro se è compresa tra tre mesi e un anno, 100 euro se è superiore a un anno e inferiore o pari a due anni, 200 euro per i “soggiornanti di lungo periodo”, la cosiddetta “carta di soggiorno”. L'esborso si aggiunge al contributo di 27,50 euro per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico. La metà degli introiti che se ne ricaveranno servirà a finanziare il “Fondo rimpatri”, quello cioè dal quale lo Stato attinge per rimandare in patria i migranti che arrivano in modo irregolare.

Ferito un neofascista a Tivoli

Francesco Bianco, 51 anni, ex Nar e neofascista piuttosto conosciuto, è stato ferito in strada da tre colpi di pistola ieri sera intorno alle 20.30 a Tivoli, vicino Roma. La vittima, che non è in pericolo di vita ed è stata trasportata all'ospedale di Tivoli, è stata ferita a un braccio e alle gambe da due persone a bordo di uno scooter. Francesco Bianco era vicino agli ambienti dei Nar ed è stato coinvolto in passato nella vicenda di parentopoli dell'Atac. Bianco è stato processato per rapina, omicidio e tentato omicidio insieme ai fratelli Fioravanti. Nel 1978 partecipò, guidando l'auto, alla rapina all'armeria Centofanti durante la quale rimane ucciso l'esponente dei Nar Franco Anselmi ed era anche l'autista del commando fascista che uccise sempre nel 1978, il giovane di sinistra Roberto Scialabba. Gli investigatori, che stanno indagando sull'agguato, non escludono la pista politica e neppure quella del movente di carattere personale.

Ad Atene si rivede la troika. Medici e farmacisti in sciopero

Dalla parti di Atene si rivede la cosiddetta “troika”. Il trio di creditori internazionali della Grecia (Ue, Fmi e Bce) sta infatti per fare ritorno. L'arrivo è previsto per il 15 gennaio. Dall’esito delle “trattative” dipende la concessione o meno della prima tranche del nuovo pacchetto di “aiuti” alla Grecia, deciso dal vertice europeo del 26 ottobre, da 89 miliardi di euro. Il prossimo 20 marzo lo Stato greco dovrà ripagare titoli per 14,5 miliardi di euro. Intanto scioperano in questi giorni medici e farmacisti. Tutti gli ospedali pubblici greci si limiteranno ai casi di emergenza fino a giovedì, mentre i farmacisti manterranno le serrande abbassate fino a mercoledì per manifestare il proprio dissenso contro il pacchetto di misure nel settore della sanità pubblica.

Ungheria: migliaia in piazza contro la nuova Costituzione

Decine di migliaia di ungheresi sono scesi in piazza ieri sera a Budapest contro la nuova costituzione entrata in vigore con il nuovo anno. A migliaia hanno protestato davanti all'Opera, chiedendo le dimissioni del primo ministro conservatore Viktor Orban. Orban e i suoi ministri erano all'interno dell'edificio, a celebrare l'entrata in vigore della Costituzione che sostituisce la Carta del 1989 e che è stata approvata in aula dove il partito Fidesz ha la maggioranza dei due terzi. Secondo i critici, la nuova costituzione minaccia la democrazia perchè ha eliminato il sistema di controlli ed equilibri nato nel 1989 con la dissoluzione del regime socialista. La nuova carta costituzionale dell'Ungheria ha suscitato anche le critiche dell'Unione Europea, del Dipartimento di Stato statunitense, del Fondo monetario internazionale (Fmi) e di numerose organizzazioni non governative. In modo particolare, le istituzioni finanziarie internazionali sono preoccupate del controllo statale sulla banca centrale.

Radio Città Aperta - Roma

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Lotte operaie nella crisi»

Ultime notizie dell'autore «Radio Città Aperta - Roma»

3217