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Cile: da "dittatura" a "regime militare" per Pinochet... un esempio di riscrittura della storia

(8 Gennaio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Cile: da "dittatura" a "regime militare" per Pinochet... un esempio di riscrittura della storia

foto: www.caunapoli.org

È di questi giorni l’affermazione - o provocazione?- del neo-ministro dell’ Istruzione cileno, Harald Beyer, di voler sostituire la parola “dittatura” con la meno evocativa “regime militare” per indicare gli anni, 17 per la precisione, della dittatura – e noi lo diciamo e lo sottolineiamo più e più volte - di Augusto Pinochet. Un periodo in cui migliaia di persone ritenute “sovversive” sono state giustiziate, torturate, costrette all’esilio e al carcere duro. Questo è solo uno dei tentativi di riscrivere la storia e di non far conoscere i fatti come sono successi veramente.

Di creare una realtà a-storica, conforme ed adeguata alle esigenze di chi ci governa: non è un caso, infatti, che questa proposta viene dal governo di centro-destra guidato da Sebastiàn Pin?era, fratello di José, ministro del lavoro ai tempi di Pinochet stesso. Lo stesso processo a cui siamo sottoposti noi studendti quando siamo costretti a studiare che Israele, con cui l’Italia e l’Occidente intrattengono stretti rapporti politici ed economici, è l’unica democrazia in Medio Oriente quando, invece, sappiamo bene che è uno stato di apartheid e perpetra un genocidio quotidiano nei confronti dei Palestinesi.
A questo specifico tentativo cileno- e qua bisogna riconoscere che non è stato un’avanguardia come invece lo è stato per l’adozione delle politiche liberiste negli anni ‘70- ne precedono tanti altri: dal più famoso e triste Negazionismo (con cui, appunto, si nega l’esistenza dell’ Olocausto), alle affermazioni dell’ex Ministro Gelmini che qualche anno fa voleva eliminare la Resistenza partigiana che ha lottato contro il regime fascista dai libri di scuola. Fra qualche giorno, inoltre, assisteremo ancora una volta, al ricordo dei caduti delle foibe, uno degli esempi massimi di revisionismo storico in Italia. Giorno in cui dei repubblichini o collaborazionisti con il regime nazi-fascista vengono ricordato come se fossero vittime innocenti dei famigerati partigiani titini della Jugoslavia.

Di fronte a tutto questo il nostro compito è di far conoscere sempre il vero corso della storia, da che parte stanno la verità e la giustizia: dalla parte di chi è stato sfruttato, ha sofferto nei campi di concentramento, ha lottato per la liberazione dai regimi nazisti e fascisti ed è stato torturato in un piccolo paese dell’America Latina. E resistere ai tentativi del potere e della classe dominante ad imporci la loro verità ed ideologia.

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