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(9 Gennaio 2012)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it
Occupare la fabbrica, cacciare i dirigenti della multinazionale ALCOA, porre la produzione dell’ alluminio sotto il controllo dei lavoratori. In sintesi Nazionalizzazione senza indennizzo sotto controllo operaio, questa è la ricetta del Partito Comunista dei Lavoratori per opporsi alla chiusura dello stabilimento ALCOA di Portovesme.
La decisione della multinazionale Americana esige una risposta dura e radicale tanto quanto è quella prospettata dall’Alcoa (la chiusura degli impianti entro sei mesi).
Ancora una volta, il capitalismo, vuole scaricare la sua crisi sui lavoratori, è ora di opporsi non solo per mantenere i siti produttivi aperti ma per rovesciare questo sistema iniquo e fallimentare.
Il Partito Comunista dei Lavoratori sarà in prima fila con i propri militanti nelle iniziative che verranno prese dai lavoratori, come fece nella lotta che mantenne lo stabilimento aperto nel 2009.
Invita alla più ampia e radicale mobilitazione tutte le forze sociali, politiche e sindacali, vicine al movimento operaio.
09/01/2012
PCL Sardegna
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