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1° Maggio 2004: solidarietà tra i lavoratori ed i popoli contro la guerra e lo sfruttamento

(5 Maggio 2004)

CONTRO LA GUERRA DI AGGRESSIONE NEOCOLONIALE ALL’IRAQ
CONTRO LE AGGRESSIONI POLIZIESCHE AGLI OPERAI FIAT DI MELFI
CONTRO LA VISITA DI BUSH IN ITALIA IL 4 GIUGNO


IRAQ:
I fatti dimostrano ogni giorno che quella contro l’Iraq è una guerra di aggressione coloniale contro cui tutto un popolo resiste: l’unica cosa che preme a Bush è il petrolio, la cui estrazione infatti è raddoppiata in un anno e si vuole decuplicata in altri due. Intanto i costi della guerra crescono ogni giorno e vengono pagati con migliaia di vite umane e il peggioramento delle condizioni di vita per tutti. La vicenda degli ostaggi dimostra solamente che i nostri cinici governanti trattano come stracci i loro “strumenti” e sono prontissimi a sacrificarli per i loro interessi.

Noi chiamiamo tutti ad opporsi alla guerra, a chiedere il ritiro immediato dei militari e di tutti i faccendieri, a firmare la petizione nazionale per il ritiro immediato dei militari e di tutti i faccendieri, a manifestare a Roma il 4 giugno contro la visita di Bush, aderendo anche all’invito dei pacifisti americani di mobilitarsi tutti assieme.
Via subito dall’Iraq! L’ONU è una cinica scusa. Non deve diventare un puro paravento dell’aggressione USA, un maggiordomo che gli rimette in ordine la casa. A causa dell’embargo ONU sono già morte, in Iraq, oltre un milione di persone dal 1992 al 2002. Basta con le guerre coloniali. Viva la solidarietà tra i popoli di tutto il mondo.

MELFI- LA FIAT E LE GUERRE

La Fiat ha fatto la sua fortuna con le guerre. Nella Prima Guerra Mondiale ha decuplicato la produzione e gli affari, mentre le condizioni degli operai si aggravavano fino al punto di doversi rivoltare. La Fiat ha fatto sparare dall’esercito sugli operai in lotta nell’estate del 1917,un massacro.
Nelle guerre d’Etiopia, Spagna, nella Seconda Guerra Mondiale altro balzo della Fiat, altri guadagni, altre lotte operaie di valore generale, gli scioperi del marzo 1943.
In questa terza crisi generale del sistema troviamo ancora la Fiat in prima fila nelle forniture agli eserciti imperialisti e nell’attacco alla condizione operaia. Ma ancora una volta un settore importante di operai Fiat, i 5000 del modernissimo stabilimento di Melfi, secondo per produttività in Europa, hanno risposto con la lotta e sono stati repressi. Un ministro ex democristiano, Pisanu, è venuto in soccorso dell’ex onorevole democristiano Umberto Agnelli ed è stato aiutato prontamente dai maggiori sindacati della collaborazione-concertazione.
Ma le cariche, le denuncie, gli inviti al crumiraggio non hanno piegato la lotta. Ancora una volta il picchetto di massa è stato un luogo di resistenza e di ricomposizione. Stavolta il picchetto ha tenuto compatto. Nessuno è entrato. Lo sciopero continua.

VIVA LA RESISTENZA DEGLI OPERAI DI MELFI, VIVA I PICCHETTI DI LOTTA
I TRANVIERI, LA FIAT DI MELFI, L’ALITALIA: NON E’ PIU’ IL TEMPO DELLA RASSEGNAZIONE E DELLA SCONFITTA. I POPOLI E I LAVORATORI RESISTONO E COMINCIANO A VINCERE.

VIVA LA RESISTENZA DEL POPOLO IRACHENO, VIVA LA RESISTENZA DI FALLUJA E DI NAJAF
VIA SUBITO TRUPPE E FACCENDIERI DALL’IRAQ
MANIFESTIAMO A ROMA IL 4 GIUGNO CONTRO LA VISITA DI BUSH IN ITALIA


Padova 1 maggio 2004

Circolo Comunista “Gastone Foco”
Soccorso Popolare di Padova

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