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Acqua

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(18 Novembre 2009) Enzo Apicella
Il senato approva la privatizzazione dell'acqua.

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Mantova, la Provincia privatizza l'acqua ex pubblica

Alla faccia del referendum PD & soci iniziano dall'unica provincia lombarda che amministrano!

(5 Gennaio 2012)

Sulla stampa locale le critiche piovono addosso alla giunta provinciale ed al PD mantovano che, impunemente ed alla faccia del referendum; ma l'avvocato difensore sempre sulle colonne locali, lo fa SEL, con una difesa talmente accorata che lungi dall'apparire d'ufficio, sembra addirittura sostenuta.
E non si sa se il fine sia quello di salvarsi l'anima politica in una vicenda quanto meno scabrosa per un partito che aveva sventolato il vessillo della partecipazione ai comitati per il referendum (ma da molti era stato però cacciato per tempo) o di avvalorare il proprio asservimento totale al PD anche nel territorio, mettendo in atto il diktat del proprio capo che, proprio qualche giorno fa, ha dichiarato che non avrebbe di certo sacrificato l'alleanza con Bersani a causa di Monti....
Mentre i comitati decidono l'autoriduzione delle bollette aumentate già da luglio 2011, l'affanno per spiegarci che la legge regionale della Lombardia impone l'istituzione dell'azienda speciale, ovvero di un ente composto da "nominati" che rispondono direttamente ai partiti ed ai loro interessi (sic! ma non viviamo in un paese il cui regime giuridico è retto dal principio della legge superiore sovraordinata, cioè quella dello stato che, dopo il referendum, impone la ri - pubblicazione del servizio?) rasenta il patetico.
SEL ci invita a fidarsi dei propri ordini del giorno e mozioni che prevedono l'introduzione del “principio solidaristico” nella gestione di tutte le acqua del ... globo!. C’è veramente da chiedersi se ci sono o ci fanno, visto che non si vede che solidarietà ci debba essere nel pretendere la semplice esigibilità per tutti i cittadini di un diritto sancito!
Ma le parole nuove coniate nella fabbrica del nulla, non cedono alla tentazione di confondere, per non dire di peggio, pur di avvalorare tesi altrettante nulle, o meglio deleterie per i lavoratori e i loro interessi.
Come minimo ci sarebbe da interrogarsi su come mai, visto che si sapeva che la Lombardia mai avrebbe abrogato la propria legge sulla privatizzazione proposta dalle destre e passata col consenso del PD (proprio come per l’illustre precedente della privatizzazione della sanità ex pubblica), SEL, IDV e parte del PD (l'altra, quella dei Colannino, Chiamparino, Ichino, D'Antona ecc... era schierata per il NO, cioè per privatizzare!), abbiano partecipati ai comitati per raccogliere le firme e, in piena campagna elettorale, invitato a votare per l'abrogazione delle legge.
Non sarà che vogliano mettere in pratica la forma originaria della democrazia borghese? Ovvero quella forma di governo in base alla quale le decisioni assunte non conta assolutamente nulla, se gli interessi da difendere sono quelli dei ceti popolari?
E infatti, mentre SEL prosegue a blaterare, PD e centristi della giunta mantovana non perdono tempo: a loro interessa la "governance", dice l'assessore alla partita: in soldoni, quale sarà il privato che affiancherà e gestirà di fatto il servizio, gli affari, per dirla con il loro nome. E ancora alla faccia del referendum!

Non siamo così illusi da aspettarci un po' più di coraggio istituzionale e coerenza politica da chi sa solamente sventolare la demagogia delle "parole nuove", ma un po' di decenza si, visto che a farne le spese saranno, come sempre, i cittadini e in particolare quelli a basso reddito, che vedranno aumentare a dismisura le bollette dell'acqua, sempre ovviamente in attesa che i buoni propositi forgiati nella favolosa fabbrica di Niki si realizzino anche per i comuni mortali!

Monica Perugini

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