">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Comunisti e organizzazione    (Visualizza la Mappa del sito )

Psicocomunista

Psicocomunista

(14 Novembre 2010) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

Il nostro futuro è il mondo nuovo, il comunismo

Dichiarazione di 19 Organizzazioni europee della Gioventù Comunista 20 anni dopo la controrivoluzione

(26 Gennaio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in it.kke.gr

Dichiarazione di 19 Organizzazioni europee della Gioventù Comunista 20 anni dopo la controrivoluzione

foto: it.kke.gr

Le Organizzazioni della Gioventù Comunista firmatarie fanno appello ai giovani d'Europa e del mondo intero, in occasione del 20° anniversario della dissoluzione dell'URSS e della caduta del socialismo.

Questo anniversario, per i governi e i partiti borghesi, per le forze del capitale, è occasione per calunniare il socialismo e il suo contributo, per promuovere l'"eternità" e il "benessere" capitalista. Sono quelli che con la loro politica hanno riportato indietro tutti i diritti dei giovani, hanno fatto decine di guerre imperialiste e altre ne hanno in serbo; ci hanno condannato alla povertà e alla disoccupazione; hanno criminalizzato l'ideologia comunista.

Dalla nostra parte, quella dei lavoratori, dei popoli e della gioventù del mondo, questo anniversario è l'occasione per ricordare ed evidenziare le conquiste del socialismo, il suo contributo all'umanità, la possibilità di trarre conclusioni significative dalla sconfitta degli anni 1989-1991.

Ci rivolgiamo ai giovani, per far conoscere e diffondere la verità sul socialismo; per dire loro che il nostro futuro è il mondo nuovo, il socialismo-comunismo.

Il 20° secolo ha portato il successo della Rivoluzione Socialista di Ottobre in Russia nel 1917, punto di partenza per una delle più grandi conquiste della civiltà nella storia dell'umanità, l'abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Dopo la seconda guerra mondiale, un certo numero di paesi in Europa, Asia, ma anche nel continente americano, ossia quasi 1/3 del mondo, ha conquistato il potere ponendosi come obiettivo la costruzione del socialismo.

Nel 1991 la contro-rivoluzione ha interrotto il corso di questo primo tentativo di costruire la nuova società. Ciò che era stato conquistato - la presa del potere da parte della classe operaia e dei suoi alleati e della ricchezza prodotta nelle sue mani - nonostante le sue debolezze, fu rovesciato dall'alto e non dal basso.

I rovesciamenti sono stati di natura contro-rivoluzionaria, cosa che equivale a una battuta d'arresto sociale, una vittoria del sistema di sfruttamento e di oppressione di classe contro il tentativo di edificare una società libera dallo sfruttamento. Cosa confermata nel peggiore dei modi per i popoli, nel corso degli ultimi 20 anni.

I capitalisti e i rappresentanti politici dei monopoli hanno festeggiato la loro vittoria di classe, una vittoria non solo contro i paesi socialisti e i loro popoli, ma contro i lavoratori di tutti i paesi. Questa vittoria è temporanea però, perché lo sviluppo sociale non può arrestarsi. La volontà dei popoli farà del socialismo nuovamente una realtà.
Hanno promesso uno sviluppo capitalista "perpetuo" che avrebbe presumibilmente portato prosperità e pace. Hanno parlato di "fine della storia" e della lotta di classe perché i popoli si riconciliassero. Sono stati smentiti. Non solo la lotta di classe non è cessata, ma si è acuita. E' forza motrice della storia e avrà un esito vittorioso per la classe operaia.

La barbarie capitalista non può essere umanizzata, va rovesciata Nei primi anni del XXI secolo, a 20 anni dalla sconfitta, è stato dimostrato che non solo il capitalismo è incapace di soddisfare le esigenze della classe operaia, ma condanna i popoli allo sfruttamento e alla povertà. Tutto ciò che è stato detto dalla borghesia e dai suoi apologeti ha dimostrato di essere fallace.

La controrivoluzione ha reso il capitale più aggressivo, le conquiste popolari ottenute con lotte e sacrifici sono state spazzate via; sono deflagrate nuove guerre imperialiste e l'antagonismo per l'occupazione e la spartizione dei mercati si è fatto rabbioso. I popoli dei paesi socialisti si sono trovati nel mezzo della restaurazione capitalista, i loro standard di vita sono crollati; mentre i popoli degli altri paesi capitalistici hanno perso il loro sostegno, il contrappeso alla barbarie capitalista.

La crisi che attualmente affligge il mondo capitalista porta alla classe operaia, agli strati popolari e ai loro figli, disoccupazione dilagante, povertà e miseria. Essa dimostra, nel modo più evidente possibile, che il capitalismo è un sistema marcio, obsoleto, che impedisce il progresso di tutta l'umanità. Il suo tentativo di rimanere in vita sta succhiando la linfa di milioni di lavoratori.

Le crisi sono parte integrante del sistema, perché è un sistema in cui la produzione non è a profitto di chi lavora, ma a profitto e nell'interesse del capitalista. Con il loro sudore, la forza delle loro mani e la loro intelligenza, gli operai del mondo producono beni e ricchezze enormi, sufficienti per loro e i loro figli. Questa ricchezza è depredata da una manciata di parassiti capitalisti che oggi invitano i popoli, provocatoriamente, a fare sacrifici per salvare la plutocrazia.

La crisi del capitalismo in Europa e nella zona euro si aggrava. E' dimostrato in pratica che l'Unione europea è un'unione transnazionale imperialista, un "blocco oscuro" del capitale contro i popoli. La rivalità tra i gruppi monopolisti e le nazioni capitaliste in Europa e a livello internazionale è esacerbata. E' probabile che questa competizione si tradurrà in guerre, tipiche della natura del capitalismo. Non intendiamo scegliere tra imperialisti vecchi e nuovi, né tra le loro coalizioni vecchie o nuove. Non diventeremo la loro "carne da cannone", per la spartizione dei mercati. La lotta per il rovesciamento del potere dei monopoli, della borghesia di ogni paese, sotto qualsiasi condizione, è compito vitale per ogni giovane uomo e donna della classe operaia.

Il socialismo è più attuale e necessario che mai La nostra generazione è cresciuta in questi 20 anni in un quadro di distorsione della verità storica, di anticomunismo e di menzogne. Attraverso i libri di testo scolastici, attraverso i giornali e le loro emittenti, il capitale, gli Stati borghesi e i loro apparati stanno cercando di riscrivere la storia. Viene diffamato il contributo eroico di milioni di comunisti e il potere operaio nei paesi dell'edificazione socialista, nonché il loro contributo nel mondo capitalistico per la liberazione dalle catene dello sfruttamento di classe. Conducono un attacco massiccio contro un nemico che dicono di aver battuto. Questo dimostra la loro paura. Se la "fine della storia" fosse arrivata, se il capitalismo fosse davvero "invincibile", perché sprecare così tante forze per combattere un nemico che non esiste più.

Dicono che la vittoria del capitalismo ha dimostrato il fallimento del socialismo.
La storia ha dimostrato che nessun sistema economico-sociale è per sempre. Lo dimostra la storia del dominio del capitalismo. Lo sviluppo delle forze produttive e il carattere sociale del lavoro sono incompatibili con qualsiasi sistema economico in cui una minoranza domina la maggioranza. La battuta d'arresto, tuttavia, ha un carattere temporaneo nello sviluppo sociale. La ruota della storia non si ferma. Il nostro è il periodo di transizione dal capitalismo al socialismo, e questo non cambia a causa della temporanea vittoria della controrivoluzione, nemmeno a causa del rapporto di forze sfavorevole, che sta mutando.
La necessità del socialismo emerge dall'aggravarsi delle contraddizioni del capitalismo stesso. Deriva dal fatto che nella fase imperialista dello sviluppo capitalistico, caratterizzato dal predominio dei monopoli, le condizioni materiali necessarie per portare la transizione verso un sistema economico-sociale più alto, sono pienamente mature.
Il capitalismo ha socializzato la produzione su scala senza precedenti, mentre ha privatizzato i profitti che da questa produzione derivano. I mezzi di produzione, i prodotti del lavoro sociale sono privati, costituiscono la proprietà capitalistica. Questa contraddizione è la matrice di tutti i fenomeni di crisi delle moderne società capitalistiche. Quando le crisi economiche si verificano, esplodono disoccupazione e povertà.

Questa contraddizione mostra anche la via d'uscita: l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, a partire da quelli concentrati, la loro socializzazione e utilizzo nella produzione sociale per la soddisfazione dei bisogni sociali, la pianificazione centrale dell'economia da parte del potere socialista e rivoluzionario dei lavoratori e il controllo operaio.

Ciò che è scritto con il sangue, non può essere cancellato da volgare inchiostro La classe operaia, in particolare i giovani delle famiglie dei lavoratori, dovrebbero studiare le esperienze della costruzione del socialismo nel XX secolo. Devono conoscere il suo enorme contributo per i popoli, e trarre conclusioni dai motivi che hanno portato alla sua caduta.
La verità è che, nonostante tutti i problemi, gli errori, le deviazioni dai principi della costruzione del socialismo, il sistema socialista, che si è formato, ha dimostrato la sua superiorità, gli enormi vantaggi per la vita dei lavoratori e della gioventù.

L'abolizione dei rapporti di produzione capitalistici ha liberato l'uomo dalle catene della schiavitù salariata; ha aperto la strada alla produzione e allo sviluppo della scienza al fine di soddisfare i bisogni popolari. Allo stesso modo a tutti è stato assicurato il diritto al lavoro, all'assistenza sanitaria e all'istruzione pubbliche e gratuite, alla fornitura di servizi pubblici accessibili, all'alloggio, alla ricreazione intellettuale e culturale.

È stato garantito tempo libero ai lavoratori per il riposo e per la loro partecipazione al potere operaio e nella gestione delle unità di produzione. È stato sviluppato un più alto livello di democrazia con la partecipazione rappresentativa dei lavoratori al potere e nella gestione della produzione, l'opportunità di eleggere e revocare i rappresentanti dei lavoratori negli organi del potere.

La prima urgenza dello stato socialista è stata la sicurezza sociale. Il potere socialista ha posto le basi per l'eliminazione della disuguaglianza delle donne, garantita, in pratica, dalla natura sociale della maternità, dall'assistenza sociale per il bambino.
Si tratta di conquiste garantite decenni fa nei paesi socialisti, che ora sembrano un sogno inafferrabile per i lavoratori e i giovani in tutto il mondo capitalista.

L'Unione Sovietica e il sistema socialista mondiale costituì l'unico vero contrappeso all'aggressione imperialista. Il ruolo che l'Unione Sovietica giocò nella Vittoria Antifascista dei popoli è stato decisivo. Più di 20 milioni di cittadini sovietici hanno dato la vita per la Patria socialista e la Vittoria Antifascista, circa altri 10 milioni sono stati feriti o mutilati, oltre alle enormi distruzioni materiali.

Il nuovo attacco sarà vittorioso

La controrivoluzione in URSS non venne da un intervento militare imperialista, ma "da dentro e dall'alto".

Nel corso dell'edificazione furono compiute scelte sbagliate, violate le leggi dello sviluppo del nuovo sistema, sostituite da nuove misure estranee all'economia socialista.
La spinta contro-rivoluzionaria non muta il carattere dell'epoca.

Il XXI secolo è il secolo di una nuova spinta del movimento rivoluzionario internazionale e di una nuova serie di rivoluzioni sociali.

Due sono i tracciati aperti davanti ai popoli: il mantenimento, a costo di interminabili sacrifici per i popoli, del marcio sistema del potere borghese e della proprietà capitalista o la lotta per il rovesciamento rivoluzionario del capitalismo volta al potere operaio, per il socialismo-comunismo.

Tra la formazione economico-sociale capitalista e quella socialista-comunista, non c'è altra formazione, nessun altro sistema. Il potere sarà dei lavoratori oppure dei capitalisti.

La costruzione del cosiddetto "socialismo del XXI secolo" o "socialismo democratico" nega il potere dei lavoratori, la socializzazione dei mezzi di produzione e la pianificazione centrale. Non ha nulla a che fare con il socialismo scientifico. E' uno strumento del sistema per la manipolazione dei popoli, per l'arresto della lotta di classe.
I popoli avranno l'ultima parola!

I giovani lavoratori e le giovani lavoratrici, i giovani degli strati popolari non possono aspettarsi niente dal vecchio, obsoleto sistema capitalista, che è giunto alla sua ultima fase imperialista. Il loro futuro per una vita migliore, per la soddisfazione dei loro bisogni è legato alla loro partecipazione e contributo allo sviluppo della lotta di classe, al rovesciamento della barbarie capitalista, alla costruzione del nuovo sistema socialista.
Davanti a noi vi sono grandi lotte di classe.

Le rivoluzioni imminenti saranno quelle del Socialismo.

09/01/2012

Organizzazioni europee della Gioventù Comunista firmatarie

KJO Austria
COMAC Belgium
YCL Britain
KSM Czech Republic
YCL Georgia
SDAJ Germany
KNE Greece
Left Front - Communist Youth Alliance Hungary
Conolly Youth Movement Ireland
Communist Youth of Luxembourg
CJB Netherlands
UNGKOM Norway
KMP Poland
RKSM(B) Russia
SKOJ Serbia
CJC Spain
UJCE Spain
SKU Sweden
Youth TKP Turkey


Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Dopo il fallimento della sinistra governista. Quali prospettive per i comunisti?»

Ultime notizie dell'autore «Partito Comunista di Grecia (KKE)»

7524