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Stefano Gugliotta

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(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

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No tav: retata all'alba

Oltre 42 ordinanze di custodia cautelare in tutta Italia

(26 Gennaio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

No tav: retata all'alba

foto: www.radiocittaperta.it

26/1/2012 - “Era da tempo nell’aria e questa mattina all’alba puntualmente è scattata un’operazione di polizia contro il movimento notav”. Con queste parole stamane sul sito notav.info si annunciava la retata avvenuta nella notte con cui la polizia ha eseguito in tutta Italia oltre 42 ordinanze di custodia cautelare in relazione agli scontri avvenuti il 27 giugno e il 3 luglio in Val Susa contro la linea ferroviaria Tav Torino-Lione. Oltre che a Torino, l'operazione riguarda le province di Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma e Modena. I reati contestati al termine delle indagini condotte dalla Digos della Questura di Torino vanno dalla resistenza, alla violenza, alle lesioni, al danneggiamento aggravati in concorso. Perquisita anche l'abitazione di un consigliere comunale di un paese della Valle di Susa, Villarfocchiardo. Il consigliere, Guido Fissore, è un attivista del movimento. Arrestati anche alcuni esponenti dell’area di movimento dei ‘Corsari’ di Milano e perquisiti centri sociali del torinese tra i quali El Paso, Barrocchio, e Mezcal. Le ordinanze sono state emesse dal Gip di Torino, Federica Bompieri, su richiesta del Procuratore aggiunto Andrea Beconi, nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Questura del capoluogo piemontese.

“Come prima risposta agli arresti avvenuti questa mattina in val di Susa e in tutta Italia – si legge ancora su notav.info - il movimento No Tav ha deciso di indire immediatamente una fiaccolata in solidarietà a tutti i fermati. La fiaccolata partirà dalla piazza della stazione di Bussoleno, cuore del movimento no tav dove inoltre uno degli arrestati, Mario, il barbiere del paese conduce uno storico negozio. Da qui si ripartirà, ancora una volta, tutti insieme, nel segno della lotta”. Arriva anche la conferma della manifestazione a Torino già prevista per sabato prossimo. Una manifestazione «confermata, anzi confermatissima» ha detto Francesco Richetto, uno dei leader del movimento. Il corteo in programma nel capoluogo torinese alle 14,30 di sabato, “assumerà ora tutta un’altra valenza” gli ha fatto eco Alberto Perino.

Numerosi i messaggi di sostegno al movimento contro la Tav.

«Piena solidarietà agli arrestati. Sono misure repressive inaccettabili. Non si risponde così a una protesta sociale come quella della Valle di Susa»: lo afferma Giorgio Cremaschi, presidente del comitato centrale della Fiom, che ha partecipato questa mattina a un incontro nella sala consiliare del Comune di Villarfocchiardo (Torino), in segno di solidarietà con il consigliere Guido Fissore, arrestato durante la notte. «Mi pare evidente se mettiamo insieme tutti gli episodi di questi giorni - ha aggiunto Cremaschi - che si vuole dare un segnale di repressione a tutte le proteste sociali che crescono e cresceranno nel Paese ed è questa la cosa più grave e inaccettabile di tutte». Ieri sera Cremaschi ha partecipato a una manifestazione a Bussoleno (Torino), alla quale erano presenti i maggiori esponenti del movimento No Tav.

“Insieme agli striscioni dei lavoratori e delle aziende in lotta, domani, alla manifestazione nazionale di Roma, porteremo anche questo: LIBERTA’ PER I NO TAV. LE LOTTE NON SI ARRESTANO”. Così Pierpaolo Leonardi, dell’esecutivo nazionale USB, annuncia la piena solidarietà da parte dei promotori dello sciopero generale di domani agli arrestati e agli inquisiti per le grandi mobilitazioni anti TAV degli scorsi mesi. “Questo Governo sta usando sempre più spesso la mano pesante nei confronti di chi lotta e di chi difende la propria vita e il proprio lavoro. Non possiamo accettarlo – evidenzia Leonardi - la USB sarà in piazza al fianco dei NO TAV in ogni iniziativa di risposta a questi incredibili provvedimenti repressivi che sarà decisa in Valle. Non possiamo accettare che la volontà evidente di tutta una popolazione di difendere il proprio territorio dalla devastazione delle grandi e inutili opere come la TAV sia attaccata in maniera repressiva per cercare di fiaccare la resistenza che, comunque, sappiamo non si fermerà”, conclude il dirigente USB.

Anche il Comitato Nazionale No Debito esprime la sua totale e incondizionata solidarietà agli arrestati: "Il comitato No Debito intende esprimere la propria solidarietà agli attivisti del movimento No Tav arrestati questa mattina. Ieri sera proprio nella Val di Susa, che da anni resiste ad una devastante, costosa e antipopolare opera come l'Alta Velocità, si è tenuta una assemblea popolare sul tema del No Debito. I No Tav sono sempre stati partecipi ed ospiti graditi nelle nostre assemblee nazionali. Riteniamo che questi arresti, legati alle manifestazioni popolari di opposizione ai lavori della Tav in Val di Susa, siano inaccettabili, così com'è inaccettabile il clima di criminalizzazione costruito dai poteri forti locali, nazionali ed europei contro questa lotta espressione di una volontà popolare estesa e radicata. Le mobilitazioni No Tav e No Debito indicano chiaramente e pubblicamente soluzioni alternative alla devastazione sociale e ambientale che Unione Europea e poteri forti finanziari intendono imporre a tutto il paese. NOI siamo solidali con gli attivisti No Tav arrestati e ne chiediamo l'immediata scarcerazione".

Netta la condanna della retata da parte della Rete dei Comunisti: "L'obiettivo è drammaticamente chiaro. Seminare il terrore intorno ai movimenti che si oppongono concretamente alle misure del governo e dell'Unione Europea e imporre l'idea che queste misure sono immodificabili, anche se invise alla maggioranza della popolazione. E' la stessa logica che intende annullare i risultati del referendum che aveva decretato il no alla privatizzazione dell'acqua". Scrive l'organizzazione politica: "Con gli arresti contro i No Tav le autorità italiane aprono la strada alla nuova fase del conflitto sociale nel nostro paese, una fase minata sin dall'inizio dalla vulnerazione della democrazia rappresentativa introdotta dal governo Monti-Napolitano e dalla subalternità ai diktat dell'Unione Europea. Il sostegno tripartizan al governo indebolirà ogni ostacolo democratico alle operazioni repressive contro i movimenti sociali, i sindacati combattivi, la sinistra antagonista. Per questo occorre essere uniti e solidali sin da subito con i No Tav.per i quali chiediamo l'immediata scarcerazione".

In mattinata è giunta anche la presa di posizione del segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero. «Gli arresti di stamane sono l'ennesimo tentativo di ridurre il movimento No tav ad un problema di ordine pubblico al fine di dividerlo e delegittimarlo. È l'ennesimo punto di continuità tra il governo Berlusconi e il governo Monti: non si riconoscono le ragioni di chi protesta, non si tratta, ma si agisce militarmente, si determina un clima di tensione e poi si processa sulla base degli scontri che avvengono» scrive in una nota Paolo ferrero. «Il 28 giugno e il 3 luglio ho partecipato anch'io alle manifestazioni in Val di Susa - ricorda - sono stato abbondantemente gasato e voglio affermare ancora una volta che - al contrario di cosa si vuol far credere - il movimento No tav non è un problema di ordine pubblico ma una grande esperienza politica in cui una comunità vuole decidere democraticamente sul proprio futuro, così come democraticamente decide le forme e i contenuti delle mobilitazioni». «Voglio quindi esprimere la mia solidarietà al Movimento No Tav e l'impegno a proseguire la lotta affinchè quello sperpero di danaro pubblico, inutile e dannoso, venga fermato e la Val di Susa non sia più una terra militarizzata», conclude Ferrero.

Radio Città Aperta - Roma

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