">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale, ambiente e salute    (Visualizza la Mappa del sito )

OGM

ogm

(21 Settembre 2012) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Il saccheggio del territorio)

Labaro, è rivolta contro la “Casa Lazio” nella pineta

(27 Gennaio 2012)

Manifesti, sit-in e striscioni tra gli alberi nella vecchia Pineta di Labaro. Iniziano i lavori per il nuovo centro sportivo della Lazio Volley, cemento per 50 mila metri quadrati, e il quartiere si ribella. «La mattina del 6 gennaio ci siamo accorti che erano stati istallati dei pali di recinzione per l’avvio del cantiere» raccontano «e il giorno seguente ci siamo recati dai vigili dell’Ufficio Tutela Ambientale e abbiamo fatto un esposto. Il progetto prevede la costruzione di un palazzetto dello sport con l’eliminazione di ben 103 alberi del parco e servizi molto invasivi come parcheggi e strade di accesso». Subito scatta la rivolta. «All’inizio eravamo sbalorditi, meravigliati e confusi» scrivono in un blog «perché il Parco Labaro è un polmone verde caro a tutti noi ed è stato selezionato per questo progetto in quanto lo hanno considerato addirittura “area degradata”. Ma come è possibile far passare questo scempio per una riqualificazione?». E così è sorto spontaneamente un movimento di protesta guidato da un gruppo di cittadini, che, ribadiscono, «hanno a cuore il destino della pineta». Subito è stata aperta una pagina su Facebook dal titolo “Salviamo il parco dei Colli d’Oro, con un indirizzo mail per raccogliere notizie, ed è stato deciso di organizzare un presidio con il quale hanno bloccato i lavori per un giorno. «Solo il 21 gennaio gli operai hanno messo in sicurezza l’area. La campanella d’allarme è suonata però quando sugli alberi sono comparsi dei segni rossi che ne indicano chiaramente la destinazione ad essere abbattuti». Le parole d’ordine della protesta sono dure: evitare il taglio anche di un solo pino, bloccare tutti i lavori all’interno del parco, chiedere che i cittadini siano consultati per l’utilizzo del territorio pubblico ed infine cambiare in modo definitivo la destinazione d’uso del Parco di Labaro da “area verde attrezzata” a “parco pubblico”. E la battaglia è continuata con una raccolta di firme e con l’iniziativa “adotta un albero”. Prossimi appuntamenti domani e sabato 4 febbraio, sempre nella Pineta. A denunciare la vicenda del centro sportivo della Lazio Volley, ora in costruzione dopo la vittoria di un bando il 20 settembre del 2006, con la giunta Veltroni, è Legambiente Lazio. Afferma Mauro Veronesi, responsabile del Territorio dell’associazione: «É battezzato Centro Comunale, pur essendo realizzato da privati, e la durata della concessione dell’area è di 45 anni. Dov’è l’interesse pubblico nell’operazione lanciata dall’ex giunta e riconfermata da Alemanno?». E Lorenzo Parlati, presidente regionale degli ambientalisti: «No alla colata di cemento nel verde, che tra l’altro potrebbe servire al patron Lotito per togliere metri cubi dall’“operazione nuovo stadio” sulla Tiberina e farsela così approvare».

Paolo Boccacci - La Repubblica ed. Roma

3218