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Carpe Diem

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(29 Giugno 2011) Enzo Apicella
Il governo Berlusconi studia una manovra economica da 47 miliardi, che dovrà essere realizzata ... dal prossimo governo

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FIAT di MELFI, A.T.M. di Milano, ALFA ROMEO di ARESE

Gallarate: Assemblea pubblica con i protagonisti delle lotte

(17 Maggio 2004)

29 maggio ore 10.00
Gallarate – Malpensa (VA) – Via Pasubio 8

- La lotta dei lavoratori paga?
- Perché è cambiato il modo di protestare dei lavoratori e delle lavoratrici?
- Cosa cambia con la Legge 30 (Biagi) per i lavoratori dipendenti
- Quale prospettiva per il rilancio delle lotte dell’intera classe lavoratrice


La protesta dei lavoratori (ormai in quasi tutti i settori) assume sempre più un carattere autorganizzato, dal basso, la lotta esce dai margini abituali che le burocrazie sindacali hanno cercato di contenere con la concertazione.

Le controparti e il governo per primi hanno prevaricato il cosiddetto “ ambito delle corrette relazioni sindacali”, imponendo spesso autoritariamente regole, ritmi e leggi che hanno peggiorato le condizioni di lavoro e di vita sociale, rendendole più precarie e meno pagate, spesso intervenendo con la forza quando a questo ci si è ribellati (vedi Melfi).

A partire dalla ormai storica lotta dei lavoratori dell’Alfa Romeo di Arese, che hanno reso reale la possibilità di resistere lottando; dalla imprevedibile lotta dei lavoratori ATM, la cui pratica ha di fatto travolto ogni freno imposto dalla Legge 146 sull’”autoregolamentazione” di sciopero ed a cui è giunta la solidarietà dei

lavoratori sia pubblici che privati, generalizzando un senso di ribellione sociale, fino all’inattesa protesta dei lavoratori della FIAT S.A.T.A. di Melfi (PZ) per affermare la dignità dei lavoratori, diritti e salario come gli altri stabilimenti Fiat.

In tutte queste lotte il compito di CGIL,CISL,UIL è stato solo quello di fermare la protesta laddove era debole o di contenerla dove acquistava carattere di rivolta (vedi Melfi) o apertamente contro dove condotta dallo Slai. L’elemento comune dei confederali è stato quello di non unificare la lotta, anzi in alcuni stabilimenti si sono attivati contro la protesta ed in altri l’hanno cavalcata sugli stessi contenuti.

Ripartiamo dalle lotte dei lavoratori della Fiat di Melfi, dell’A.T.M. e dell’Alfa Romeo.

E’ necessario:
- Valorizzare la pratica autorganizzata dei lavoratori, dando una adeguata organizzazione e collegamento a queste forme di lotta;
- Unire le lotte delle grandi aziende alle lotte, che pure ci sono anche se meno visibili, delle piccole e medie fabbriche e del pubblico impiego.

non mancherà la presenza di legali che operano a fianco dei lavoratori.

Per organizzare al meglio la riuscita dell’assemblea preannunciare la partecipazione entro il 26 maggio 2004 ai seguenti numeri telefonici: cell.335203251 fax 0331/772337

Verrà organizzato il trasporto dalla stazione ferroviaria di Gallarate e dall’aeroporto di Malpensa alla sala dell’assemblea.

PROMUOVONO: Cobas Alfa Romeo di Arese e Cobas A.T.M. Milano

Slai Cobas Provinciale Varese

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