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Da pescara a roma via groenlandia

(7 Febbraio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it

Da pescara a roma via groenlandia

foto: www.cobas.it

L’episodio dell’altra notte, in cui un gran numero di passeggeri della Roma-Pescara- Roma è rimasto prigioniero per una notte intera dentro un treno, mentre fuori imperversava la bufera di neve, è la naturale conseguenza, come ben sanno i pendolari soprattutto della tratta Avezzano Roma, del disinvestimento sistematico di Trenitalia nel sistema trasportistico abruzzese in particolare, oltre che nella dorsale adriatica in generale.

Preda del sacro fuoco del “businnes”, il signor Moretti (a.d. di Trenitalia) ha trasformato un servizio pubblico in una occasione per fare profitti, riservando gli investimenti solo ai servizi ed alle tratte ove il ritorno economico è garantito, lasciando nell’abbandono tutte le altre da cui non si può trarre profitto. In tal modo un servizio pubblico, pagato dai cittadini (anche abruzzesi), diviene una macchina da soldi (per privati).

E per andare da Pescara a Roma sotto la neve, si incontrano gli stessi problemi come se si attraversasse la Groenlandia!

I Cobas da tempo denunciano il progressivo processo di smantellamento del servizio di trasporto pubblico in Abruzzo, la cui punta dell’iceberg è la tratta ferroviaria Sulmona-Avezzano-Roma, ma che investe anche il trasporto pubblico su gomma.

Perciò hammo proclamato per Venerdì 10 Febbraio un primo sciopero di 4 ore del TPL in Abruzzo (GTM, SANGRITANA, ARPA) e, meteorologia permettendo, un presidio nel pomeriggio del 10/2 di fronte alla stazione centrale di Pescara

per protestare :

- CONTRO I TAGLI DI TRENITALIA OPERATI SULLA DORSALE ADRIATICA, CAUSA DI NOTEVOLI DISAGI PER LA MOBILITA’ A LUNGA PERCORRENZA E, INDIRETTAMENTE, DI AUMENTI DEI BIGLIETTI FERROVIARI.

- CONTRO IL DEPOTENZIAMENTO DELLA TRATTA PESCARA-ROMA- PESCARA, CHE GENERA DISAGIO ALLE POPOLAZIONI DELL’INTERNO DELL’ABRUZZO ED E’ FONTE DI DISECONOMIE CONSISTENTI PER L’ABRUZZO INTERO


Per chiedere

1) Un piano regionale del trasporto pubblico, con armonizzazione del ferro- gomma, attraverso la costituzione di una azienda unica regionale del TPL (GTM+ARPA+SANGRITANA) e la conseguente implementazione di un tal piano del TPL, in modo che nessuna parte della regione rischi l’isolamento

2) La garanzia del diritto alla mobilità regionale ed interregionale, utilizzando, in una ipotetica azienda unica regionale del TPL, la Sangritana come vettore ferroviario, sostitutivo di Trenitalia

3) L’introduzione di tariffazione del TPL vantaggiosa per le fasce deboli della popolazione ed una politica di fidelizzazione all’uso del mezzo pubblico ,con l’introduzione di abbonamenti agevolati, per lo meno per coloro che usano il mezzo di trasporto pubblico nella loro quotidianità

4) L’introduzione di una tariffazione valida su tutto il territorio regionale, con possibilità di utilizzo dei vari mezzi di trasporto.

I Cobas Abruzzo, nel ribadire la loro solidarietà ai vari comitati che da tempo si battono in Abruzzo per affermare il diritto ad una mobilità non da terzo mondo, dichiarano di essere disponibili ad aprire una interlocuzione basata sul rispetto reciproco con tutti coloro che vogliono costruire una “vertenza trasporti per l’Abruzzo” e ad organizzare scadenze di lotta per questo servizio, che, secondo i Cobas, costituisce uno dei “beni comuni” (insieme ad acqua, sanità, scuola, ambiente,...) da difendere contro i tentativi imperanti di privatizzazione degli stessi.

Confederazione Cobas Abruzzo

Fonte

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