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Next stop: Napoli

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(4 Ottobre 2012) Enzo Apicella
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L'Europa e la sinistra

Assemblea a Magrè di Schio (VI)

(19 Maggio 2004)

Dal 1 maggio 2004 la nuova Europa è costituita da 25 membri. Con l’ingresso di ben 12 nuovi membri gli abitanti del vecchio continente passano da 375 a 450 milioni di abitanti con un incremento della popolazione pari al 12 % ed un incremento del PIL del 5 %. Ma la vita reale non è la stessa nei 15 paesi dell'Unione europea e nei 10 nuovi che vi aderiscono, soprattutto quelli dell'Europa dell'est. La nuova unione permetterà la libera circolazione dei capitali come si conviene a un vasto mercato unico; per il resto Bruxelles accorderà delle sovvenzioni alle regioni più arretrate ma non si occuperà affatto né della situazione né della politica sociale dei nuovi membri. La UE diventa un gigante economico, il maggior mercato del mondo, ma scopre ben presto di avere i piedi di argilla. Oltre ai problemi più o meno diffusi con il Patto di stabilità, è tutto il sistema produttivo continentale a battere la fiacca e mostrare preoccupanti limiti di crescita.

La libera circolazione dei capitali permette alle grandi imprese occidentali di delocalizzare i loro stabilimenti nei nuovi paesi dove la manodopera è a buon mercato e il sistema fiscale molto debole. La debolezza dei sindacati inoltre permette di licenziare senza incontrare la minima protesta.

Un paio di esempi per chiarire quale sia la situazione reale: la banca francese Société Générale ha recentemente acquisito la più grande banca ceca Komercni Banka, la vendita si è conclusa con il licenziamento della metà del personale - da 16.400 a 8.000 dipendenti - senza un solo minuto di sciopero. A Varsavia invece i professori a metà della carriera guadagnano 450 euro al mese. Sono costretti a cercare un posto supplementare nelle università private per arrivare alla fine del mese. Stessa situazione a Praga. E dire che gli intellettuali sono fra i privilegiati.

Segnali positivi provengono invece dalla Spagna laddove con il trionfo di Zapatero ed il successivo ritiro delle truppe, si rafforzano la speranze per la costituzione di un asse contro la guerra in Iraq e si riapre con forza il dibattito sulla Costituzione Europea .

In questo contesto generale è doveroso interrogarsi su quale sia il futuro dell’Unione Europea e su quale sia il ruolo che le sinistre anticapitaliste italiane ed europee intendano e possano assumere in futuro. Pochi giorni fa a Roma si è celebrata la costituzione di un nuovo soggetto politico : LA SINISTRA EUROPEA. Basterà questa operazione per ridare slancio alle lotte operaie ed ai movimenti in atto contro guerra e neo liberismo ? Quale ruolo potrà effettivamente giocare questa forza politica di fronte a questa fase di congiuntura economica negativa ? Quali saranno gli obiettivi strategici da perseguire ? Quali le possibilità di successo ?

Di certo possiamo dire che la situazione a livello internazionale non è mai stata così seria dal dopoguerra ad oggi . Guerre, aumento della povertà, disastri ambientali; problemi di una portata enorme che andrebbero affrontati seriamente e senza lasciar niente al caso. La realtà invece dimostra che L’UE oggi è un’unione fatta di banche e poco altro. La necessità invece sarebbe quella di un’ EUROPA forte ed in grado di esprimersi con una sola voce in campo internazionale ma il cammino per esprimere una tale unità, e con delle parole d’ordine giuste quali pace, equità sociale e sviluppo sostenibile, è ancora molto lungo e difficile. In questa assemblea proveremo a discuterne assieme.

Sabato 22 maggio ore 15,30
Presso il circolo operaio Il Bruco di Magrè di Schio (Vi)
Assemblea Pubblica (Nell’ambito della quinta edizione della festa dei Giovani Comunisti di Rifondazione)
Interverranno :
EZIO SIMINI candidato a Sindaco di SCHIO – PRC
MARCELLO LIMOLI Sinistra Verde - SCHIO
GIANNI FRESU ricercatore all’Università di Urbino - GIOVANI COMUNISTI
LEONARDO MASELLA candidato elezioni europee PRC

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO PIETRO TRESSO – SCHIO

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