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Pro mutuo mori

Pro mutuo mori

(19 Settembre 2009) Enzo Apicella
In un attentato a Kabul, sono colpiti due blindati italiani, uccidendo 6 parà della Folgore

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    (Go home! Via dell'Iraq, dall'Afghanistan, dal Libano...)

    Yankees go home!!!

    (19 Maggio 2004)

    La guerra imperialista angloamericana continua. Invano tenta di tagliare la testa alla resistenza delle masse arabe che fa tremare la terra sotto i piedi ai maggiori capitalisti del petrolio che ancora non sono riusciti a controllare i giacimenti di oro nero perché i pozzi vengono incendiati. Bush fa sempre più fatica a nascondere il ritorno delle bare (speriamo sempre più numerose!) sotto la bandiera a strisce e stelle. L'imperialismo si sta indebolendo di fronte alla possibilità che la scintilla della resistenza iracheno-palestinese incendi la lotta per l'emancipazione di tutti i popoli oppressi, considerati dai padroni della terra “popoli di troppo” da eliminare pur di uscire dalla crisi economica, ormai irreversibile, del sistema di produzione capitalista. Nessuna bugia che ha offerto il pretesto all'attacco statunitense, come le armi di distruzione di massa, il diavolo di Saddam, il terrorismo, è rimasta nascosta dal potere del moloc massmediatico.

    La missione Enduring Freedom si e rivelata essere Enduring Violence, creando un fronte popolare di opposizione alla guerra.

    Le immagini dei corpi iracheni straziati dalla tortura raggelano i nostri cuori e le parole sono insufficienti a descriverne la rabbia e il dolore, ma non ci colgono purtroppo impreparati. Sappiamo quanto avviene nel carcere di Guantanamo, nelle carceri palestinesi, turche, afghane dove le violenze non hanno nulla da invidiare a quelle naziste. Del resto la tortura è sempre stata usata dalla borghesia in tutte le carceri imperialiste contro i prigionieri politici e di guerra, come nel caso dei militanti comunisti e anarchici.
    Non ci deve ingannare lo “sdegno” di facciata del governo italiano, servo degli interessi americani tanto da ospitare il 4 giugno il boia Bush nel suo salotto, che continua a sostenere i militari e i mercenari a Nassiriya nel loro sporco lavoro. Conosciamo molto bene le “missioni di pace” dell’esercito italiano, come quelle della divisione Folgore in Somalia, durante il governo Prodi, che si è distinta per sevizie, stupri e umiliazioni contro il popolo.

    Tutto intorno a noi è guerra, ma tutto vive anche di Resistenza.
    Il popolo iracheno-palestinese continua a rinascere dai corpi dei suoi martiri, le donne partoriscono partigiani perché diversamente non può essere per quei bambini che nascono in una culla di filo spinato, che giocano a palla tra le macerie e i corpi deflagrati dalle bombe intelligenti.

    Oggi opporsi alla guerra imperialista significa sostenere la resistenza dei popoli oppressi e respingere le menzogne del centro sinistra che predica il ritorno dell'ONU o l'avvio di un processo di pace, ma che, nei fatti, disarma la lotta e avalla la politica israelo-americana di annessione dei territori in Palestina, la costruzione del muro dell'apartheid e il non ritorno dei profughi.

    Oggi opporsi alla guerra imperialista significa rafforzare il fronte interno d'opposizione alla guerra, dare battaglia all'imperialismo italiano e al suo governo guerrafondaio che aiuta gli Yankees in Iraq con l'occupazione e, in Italia, con la caccia a fantomatici “mostri” arabi, sbattuti in galera con l’ingiusta accusa di “terrorismo”. Il vero terrorista è l’imperialismo!

    Dobbiamo trasformare la mobilitazione contro la guerra imperialista in mobilitazione rivoluzionaria, avanzando verso la costruzione del partito comunista

    FUORI LE TRUPPE DALL'IRAQ!
    SOSTENIAMO LA RESISTENZA IRACHENO PALESTINESE!
    LIBERTA' PER I RIVOLUZIONARI PRIGIONIERI!


    VENERDI’ 28 maggio ore 21.00
    PRESSO LA SALA DI QUARTIERE IN VIA MICHELE S. MICHELI (dietro stadio Appiani – Padova)
    PROIEZIONE VIDEO “CHE NESSUN PIANGA” SULLA STRAGE DI JENIN
    SEGUIRÀ IL DIBATTITO

    Centro di documentazione Comandante Giacca
    via Varese 10 Padova
    Tel/fax 0498723630

    Fonte

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